Chi inizia? - Combattimento

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Scendemmo tutti e quattro dal divano e ci mettemmo in cerchio.
"Chi inizia?" Chiese Nagisa. Sembrava agitato, e lo beccai a parlare con lo sguardo con Karma.
Mi girai verso Karma e lo guardai. Ghignava, alzando le sopracciglia e scambiando lo sguardo da Kayano a Nagisa.
Puffetta arrossì e scosse leggermente la testa.
A Nagisa piaceva Kayano...Oh.

Il mio umore peggiorò sensibilmente, ma cercai di non darlo a vedere.
"Inizia tu, Nagisa. Obbligo o verità?" Karma era proprio infido: rideva come uno sciocco. Sapevo già cosa avrebbe chiesto, sia verità che obbligo.
"V-Verità..."
"È vero che ami Kayano?"
Le orecchie di Nagisa divennero bordeaux, e le sue pupille si allargarono. Sembrava combattere una guerra contro la sua coscienza.
Un pigolio strano suonò come un 'sì!'. Kayano fece finta di niente, ma le sue guance si tinsero di rosa e sorrise come una scema per 15 minuti di fila.
"Bene..." Dissi. "Karma, obbligo o verità?"
Karma sbuffò. "Obbligo. Pensi che io sia un codardo?"
"Allora," dissi, ridendo furba, "ti do due scelte."
"Hmm?" Il ragazzo appoggiò la testa al divano, rilassato.
"A, batti Nagisa in un corpo a corpo." Gli occhi dei due scintillarono, subito pieni di adrenalina. "B, scambio di pigiama per un'ora."
"Mi piacerebbe molto la B, ma devo scegliere A" disse scrocchiandosi le dita. "Devo battere Nagisa, anche se è brutto fare violenza sugli gnomi."
"Hey! Guarda che ti butto giù, eh?" Gli occhi di Nagisa sembravano pieni di una luce interna. Era un assassino in piena regola.
Faceva paura.
La cotta stupida che avevo per Puffetta mi passò un po'.
Il ragazzo che mi voleva era dieci volte più attraente e soprattutto dieci volte meno spaventoso.

Karma si mise i parapugni, e sembrava un motociclista in pigiama. Era così carino.
"Pronto ad essere buttato giù come un birillo?"
"Certo." Nagisa sembrava un gatto: le sue pupille erano allargate, le iridi scure e tempestose. Tutti i muscoli che avevano in corpo erano tesi. "E tu sei pronto a morire?"
Brividi mi scesero lunga la schiena.
Uno stupido puffo mi terrorizzava.

L'aria della notte di febbraio era gelida e ferma. Il silenzio che caratterizza le 11 di sera ci aleggiava intorno.
Mi misi esattamente in mezzo al fazzoletto di terra che doveva fungere da arena e dissi: "Ricordate che non potete farvi davvero del male. Avete dieci minuti. Il primo che sporca l'altro con la vernice ha vinto. 3, 2, 1...Via!"
Karma si avventò su Nagisa con violenza, ma il piccoletto riusciva a schivare tutti i suoi attacchi.
Andarono avanti 5 minuti così, a far nulla di concreto, senza quasi emettere suoni, fino a quando il mio ragazzo riuscì a disarmare Puffetta. Nagisa cadde a terra, sdraiato, e Karma lo bloccò.
Tirò fuori il coltello gommoso anti-Korosensei e lo passò lentamente sul petto di Nagisa, da destra a sinistra, lasciando una linea blu sulla sua maglietta.
Si girò, sorridendo angelico mentre liberava lo sconfitto, e disse: "Ho vinto!" Si diresse verso di me e mi scompigliò i capelli. "Entriamo in casa, che prendi freddo!"
Arrossii, e fui grata del buio. Nessuno poteva vedermi. Gli sfiorai la mano mentre entravamo.
"Grazie."
Sorrise.

Io non sapevo se lo amavo ancora,
ma sapevo
che
    se
           era
    così
se
     lo
         meritava.

Kiss me or I'll do it Where stories live. Discover now