Chi sei?! - "Eh?!"

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"Y/n, dimmi immediatamente chi è questo ragazzo oppure vi sbatto tutti e due fuori di casa!"
Mamma era infuriata. Che cosa era saltato in mente a Karma?!
"Mamma! Mamma! Calmati!" Dissi a mia madre, mentre cercavo di capire chi fossi e facevo il download dei ricordi della sera prima. "Lui è...Karma." Sospirai. In quei tre secondi di silenzio, cercai di inventarmi una semi storia di copertura. Nel frattempo, Karma era sdraiato a terra, sul tappeto, con la testa sopra un vecchio cuscino rovinato del divano, completamente vestito, a parte la camicia. Indossava la fantomatica maglietta a V. Mi voleva far impazzire fin da prima mattina?Dormiva della grossa e non si era accorto di nulla. "Ehm...In pratica ieri siamo usciti tutti prima da scuola, all'ora di pranzo, e quindi ho approfittato per aiutarlo a studiare: era una cosa che mi chiedeva da un po'." Mi accorsi che finalmente si era svegliato, lo salutai e ripetei tutto, per fargli capire la storia che avremmo raccontato a mia madre. "Quindi abbiamo studiato tutto il pomeriggio, e solo verso le 7 di sera ci siamo accorti che era tardi: alla fine si è fermato qui a mangiare. Quindi abbiamo studiato anche dopo cena e si è fatto tardissimo: erano le 11, non poteva andare a casa da solo. Perciò, io sono andata a letto e lui si è sdraiato qui perché non voleva dare fastidio...ehm...Al divano."
Mia mamma aveva una faccia che poteva essere l'immagine del disgusto. Non era un buon segno.
"E tu ti aspetti che ci creda, sporcacciona? Se questo è il tuo ragazzo, giuro che..."
"No, mamma." Attinsi al mio più profondo autocontrollo, anche se fremetti un pochino quando lo disse. Effettivamente, Karma lo era o no? Non avevamo parlato di questo: ci eravamo baciati e mi aveva detto ti amo, ma non mi aveva parlato di questo.
"Hmm...Sembri sincera. Forse mi posso fidare di te...Forza, y/n! E anche tu...Come ti chiami? Karma?" Lui annuì, ancora mezzo addormentato. "Bene allora, forza tutti e due, svegliatevi! Fate colazione e poi andate!"

Il sentiero per arrivare a scuola era impervio, ma con lui accanto era tutto più facile.
"Tua mamma è troppo simpatica..." Disse Karma con un sorriso amaro. "Quanto vorrei averne una come la tua..." Io gli sorrisi e infilai la mano nella sua. "Te la meriteresti molto più di me, fidati." Gli diedi un bacio sulla guancia.
"E per prima...Quando ti ho "rinnegato"...Ti devo chiedere scusa...Sai, mia mamma è calmissima su tante cose, ma fidanzati, ragazzi o altro proprio non li sopporta." aggiunsi.
"Non preoccuparti," mi strinse la mano, "Hai fatto benissimo. Ma ora che ci penso...Che cosa siamo noi?" Il suo sguardo puntava lontano, e cercava di non guardarmi: aveva paura di come avrei reagito a questa domanda. Probabilmente ci stava pensando da stamattina, se non dalla sera prima.
"Me lo chiedevo anche io..." Mi morsi il labbro indecisa. Cosa potevo dirgli? Che sarei morta per lui? Che l'avrei seguito in capo al mondo? Queste domande mi frullavano nella testa mentre salivamo il sentiero per arrivare a scuola, mano nella mano.
"A me piacerebbe molto stare insieme a te, y/n" Disse Karma a bassa voce. Mi girai di scatto e gli risposi veloce: "Anche a me..."
Mi diede un bacio fermo nel tempo, uguale all'altro unico bacio che avevamo condiviso; le sue labbra sapevano di caramella. Mi tirò di nuovo più vicina, come la sera prima. Era bellissimo...
Unico problema fu...

"Eh?!" Tante voci...

Kiss me or I'll do it Onde histórias criam vida. Descubra agora