[Κεφάλαιο 10]

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«C-come ti sta tradendo?» mormorò incredula la mora, Nicole restò ferma senza muovere un arto, sembrava una bambola, con la schiena dritta e la postura rigida come un macigno

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«C-come ti sta tradendo?» mormorò incredula la mora, Nicole restò ferma senza muovere un arto, sembrava una bambola, con la schiena dritta e la postura rigida come un macigno.
«Mi sta tradendo, Sandie.» ribadì, stringendo intorno alle mani a forma di pugno la camicia incriminata, e il biglietto come forma di prova fino a quasi stracciarlo.
Avrebbe voluto distruggerlo a pezzettini, come meccanismo di difesa mentale, negando quello che c'era scritto, ma quando lesse quelle parole la giovane aprì gli occhi.

«Non so da quanto tempo lo stia facendo, ma credo da molto. Mentre stavo facendo la lavoratrice ho trovato questa camicia sporca di cosmetici femminili, odora anche di profumo, quello femminile ovviamente, e ho trovato questo bigliettino che ha scritto la sua presunta amante. Non ho idea di chi sia, so solo che in questo momento vorrei spaccare l'intera casa a brandelli.» spiegò la mora con tono robotico, quasi privo di emozioni, o forse, pieno di una delusione mai sentita prima.

Diede la camicia alla sorella maggiore, macchiata di fondotinta e rossetto, e il bigliettino dell'ipotetica amante.
Quando Sandie ebbe quel pezzettino di carta tra le mani, e lesse quelle banali frasi, le sembrava di cadere il cuore in mille pezzi con sua sorella.
Cheyenne aveva davvero fatto questo torto a Nicole?
Aveva davvero iniziato ad amare un'altra donna al posto di sua moglie?
Preferiva l'amante a sua moglie?
Forse la risposta era sì, ma Nicole aspettava la risposta dal marito per averne la certezza dei suoi pensieri.

La guardò preoccupante ed era distrutta, in quel momento si mise nei suoi panni cercando di coccolarla come aveva sempre fatto sin dan bambina quando la sorellina era triste, oppure quando la madre le si rivolgeva contro con cattiveria, e lei era sempre pronta al contatto della sorella maggiore.
Ma quando stellina le accarezzò la mano, la ragazza ritrasse immediatamente il contatto, come se in quell'instante avesse spento ogni sua emozione, ogni sentimento, sembrava che il cuore avesse smesso di emanare luce.
Una luce splendida, come quella di un sole, ma fino a che Cheyenne non le avrebbe dato la conferma del tradimento, allora si che sarebbe successo il finimondo.

«Nicole, non fare così. Lasciati andare, sfogati con me. Voglio aiutarti.» implorò la donna dagli occhi verdi.
So cosa si prova, l'ho provato anch'io.
Nicole rimase ruvida, in silenzio, ma Sandie vide il suo corpo reagire dal volto della sorella osservando le lacrime scorrere sul suo volto.
«Sfogarmi ...» parlava come se non conoscesse lo sfogo, come se fosse un neonato alle prime armi con le emozioni «Quello che voglio é un bicchiere di vodka e una sigaretta.» ammise.
«L'alcol non ti aiuterà a calmare la rabbia che hai dentro.» le ribadì.
«E come cazzo lo sai, sentiamo?» ribatté acida.
«Perché ti ricordo che l'ho provato anch'io. E sono stata malissimo, e lo sai, lo hai vissuto. Adesso stai provando le mie stesse emozioni e non hai persona che ti possa capire meglio di me, che sono tua sorella. La persona che ti ama di più al mondo, nonché tradita anche lei.» Nicole lo sapeva perfettamente quello che Sandie aveva passato con Michael, e ne era contenta che stava riprendendo i rapporti. La guardò, la studiò, era così bella, una trent'enne che neanche li mostrava i suoi attuali anni, occhi grandi verdi, e una femminilità pura elegante, talvolta sensuale.
Fu la prima volta che l'acida invidia attaccò su di lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 20 ⏰

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