Capitolo 8

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"Però sarebbe carino sai.." Mi giro dall'altra padre nel letto.

"Sky!" mi rimprovera Millicent mentre si specchia.

"Skylar, non puoi avere un'idea di 'vita sociale' pari a quella di un bradipo in estinzione." sospira Roger mentre mi lancia un cuscino.

"Io voglio solo dormire" ribadisco. "Com'è che vi risulta così difficile da comprendere?" sbuffo coprendomi la testa con un cuscino.

"Scherzi? Sono le sette di sera, le sette di sabato sera, ci si presenta una delle poche possibilità di andare a fare un giro, e tu dici di voler dormire?" Millicent sta probabilmente sgranando gli occhi.

"Questa settimana mi ha distrutta, non ne posso più, se continuo con questi ritmi non ne uscirò viva. Altrimenti verrei con voi molto volentieri." sospiro mettendomi a sedere e ricordando, con la bile che mi risale in gola, come ho dovuto affrontare, in una settimana, tutte le verifiche possibili che ai professori venissero in mente, senza contare il lavoro extra per il progetto su Thomas Dekker per letteratura inglese.

"Ovvio che sei ridotta così." fa spallucce Roger. "Ti sei scelta come compagno di squadra una delle persone più nullafacenti di questo mondo, pretendi anche che le cose siano facili?" ridacchia.

"Io non ho scelto di lavorare con Harry- bisbiglio tra i denti- e lui non è un nullafacente, ve l'ho già detto, per quanto vi possa sembrare impossibile ed incredibile si da un sacco da fare, ci tiene a salvarsi dalla Judith." faccio spallucce mentre raccolgo i capelli in una crocchia disordinata in cima alla testa.

"Woh, come diventi protettiva." ridacchia un po' nervosa Milly mentre mi guarda dallo specchio. "Allora vieni con noi o continui a fare l'asociale qui dentro?"

"Mi piace il tuo garage." le faccio la linguaccia provocando una sincera risata in lei. "Dove andremo?" chiedo mentre guardo prima uno poi l'altro. Non so chi abbia dato il permesso a Roger di frugare nella mia roba.

"C'è un pub qui vicino, è messo molto male, ma ci andiamo lo stesso perché è l'unico posto di svago da queste parti." fanno spallucce entrambi. "Così beviamo qualcosa e poi ritorniamo qui, si spera, sbronzi." ridacchiano. Mi alzo e strappo dalle mani di Roger dei jeans scuri e un maglione. "Ci sarà anche Hunter?" chiedo mentre faccio cenno a Roger di voltarsi perché io possa cambiarmi.

"Roger è gay, a Roger non interessano le tue tette." dichiara il ragazzo non muovendosi di un millimetro.

"Oh, ma a me le mie tette interessano eccome e anche la mia privacy, quindi o ti giri o mi infilo davvero a letto e dormo fino a lunedì mattina." lancio uno sguardo di sfida a tutti e due.

"Sai che hai un caratterino niente male signorina Adkins?!" nota Roger mentre ci da le spalle.

"Lo prenderò come un complimento Roger, e spero profondamente che sia tale." ridacchio sfilandomi la maglia grigia del pigiama e mettendomi il maglione nero.

"Oh, certo che si, sai.. penso sia proprio questa la spiegazione sul perché Hernandez parla con te, perché gli piace il fatto che tu tenga testa a Styles, anzi, deve piacere a parecchi del suo gruppo." annuisce.

"Cazzate, sei solo fissato con quel tipo e quindi ti sembra che io e lui siamo magicamente diventati migliori amiche per sempre, quando il massimo a qui è arrivato è 'ciao testa di fuoco Adkins' e, per la cronaca, odio quando mi chiamano così." sbuffo.

"Ma anche noi ti chiamiamo così e non ci hai mai detto che ti dava fastidio." Millicent mi guarda mentre si infila una gonna nera.

"Quando lo fate voi è diverso; so, e spero più che altro, che lo intendiate in modo amichevole, quando sono loro a dirlo mi sento come se mi deridessero perennemente." sbuffo mentre sciolgo la chioma rossa e smuovo le ciocche.

SheolWhere stories live. Discover now