Capitolo 42

24.1K 1.4K 146
                                    

Ho lo stomaco in subbuglio: non sono riuscita a mangiare niente della deliziosa cena messa in piedi da Ginger e Jayden. Ho assaggiato qualche boccone e poi mi sono limitata ad osservare gli altri gustarsi enormemente il tutto. Non riesco a capire come mai è così difficile per noi comunicare? Non dovrebbe essere così difficile trattare con qualcuno ma tra me ed Harry esiste una barriera impenetrabile. Quando ci siamo baciati, entrambe le volte in cui è accaduto, ho avuto la netta impressione che quella muraglia fosse crollata, ma era solo una sensazione falsa. Se così fosse, se avessimo distrutto quell'invalicabile muro, anche solo per un istante, non lo ergeremmo più. Ho sollevato gli occhi verso di lui, ed ho notato i suoi su di me, poi sul mio piatto pieno. 

E' rientrato poco dopo di me. Sono corsa di sopra, ho tolto la sua felpa e l'ho gettata in un angolo prima di tornare dai ragazzi.

"Allora- inizia Jay- Harry, qual è la calda notizia?" prende un sorso di birra facendogli un cenno.
Tutti noi volgiamo gli occhi ad Harry che, seduto a capotavola, si lascia andare lentamente contro lo schienale della sedia. Si schiarisce la gola, i suoi occhi si fissano nei miei per un istante piccolissimo prima che parli.

"Dovete sapere che domani partirò."enuncia. 

"Parti?" Esclamano quasi in coro. "E per dove scusa?" Sean alza un sopracciglio guardandolo.

"Non a fare una vacanza di sicuro, tu che dici Hernandez?" E, ridacchiando, gli lancia il tappo della sua bottiglia. "Devo scoprire delle cose. E devo ricorrere a vecchi trucchetti." Sospira quasi troppo immerso nei suoi pensieri. Tutti lo osserviamo ma non penso che qualcuno sia rapito come me dalla sua persona. 

"Snyder?" Chiede la voce di Gwen che, appoggiata la guancia sulla mano, lo fissa interessata.

"Proprio così. Arthur pensa che stia seriamente valutando l'idea di creare un esercito di mutati. Con mio orrore, anche io me ne convinco sempre di più. Abbiamo bisogno di prove, però, prima di saltare a conclusioni affrettate."

"Come farai a scoprire che cosa ha in mente Snyder? Nessuno lo ha mai nemmeno visto, Harry." Ginger quasi sussurra l'ultima parte e ci guarda tutti quanti per trovare il nostro assenso.

"Un secondo- sussurro corrugando le sopracciglia- Cosa vuol dire che nessuno ha mai visto Snyder?" domando in modo retorico.

"Nessuno." conferma Sean.

"Cosa? E come fate a-a fare i poliziotti della situazione senza conosce nemmeno il sospettato?Può anche essere morto per quello che ne sapete." ridacchio nervosa alla fine. Mi hanno sempre parlato di Snyder come di una persona in vista: aveva mani nel fatto della centrale e ha mani in molti altri affari pubblici, è incredibile che nessuno sappia a che volte corrisponde. 

"Testa di fuoco sta dicendo delle cose giuste. Non vorrei che ci stessimo muovendo per nulla, anche se, come ho già detto, sono più che convinto che sia vivo e vegeto. Come sono sicuro che sia facendo fare ad altri il lavoro sporco. Ci servirà sapere a chi lo fa fare, e forse a quel punto capiremo anche il perché." Harry mi guarda, e questa volta non distolgo gli occhi.

"Dove andrai?" gli chiede Jayden.

"Dove potrò trovare qualcosa su di lui." Harry fa spallucce.

"Hai un piano non è così?" sorride Gwen.

"Si, ma non so quanto tempo ci metterò." sospira il ragazzo riccio mentre si rigira la bottiglia di birra tra le mani. Ha lo sguardo assente, come se nella sua testa stesse valutando i pro e i contro di tutto quello che lo aspetta. Sarà da solo contro un nemico che non vede. Lo guardo e inizio ad immedesimarmi nei suoi panni e rivalutare il modo sbrigativo e nervoso con cui mi ha trattata poco fa. Ai miei occhi questo lo giustifica, almeno in parte. Nemmeno io sarei dell'umore migliore se sapessi di dover affrontare una cosa simile. Una piccola parte di me si ritrova a desiderare segretamente che lui me ne avesse parlato, in modo da non chiudere l'allenamento in quel modo. 

SheolTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang