Capitolo 61

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POV di Harry 
Il viaggio di ritorno è pericolosamente silenzioso. Gli avvenimenti di questa sera sono ancora vividi tra di noi, sono esplosi con una prepotenza tale da sorprendere perfino me. Sono abituato a mettere in pericolo la mia vita, ho già fatto altre missioni, e ne ho già fatte altre in coppia, ma avere accanto Skylar ha reso il tutto decisamente più intenso. In una serata sola ho dovuto tenere sotto controllo il fatto di aver invitato gli Adkins senza averglielo detto prima, il fatto di aver messo a rischio le nostre vite, e tutto questo combattendo il suo irresistibile modo di essere. Non credo sia un'idea geniale lavorare insieme, lei offusca i miei pensieri, lede la mia lucidità.

La guardo e lei guarda fuori dal finestrino. Se non fossi ancora tremante per gli eventi passati forse riuscirei anche ad esserle di conforto e a dirle quanto sono felice che entrambi ne siamo usciti illesi. Anzi, molto più che illesi. Siamo usciti da quel palazzo con la mappa. Darei oro per sapere cosa le passa per la testa. 

Un po' mi dispiace vederla così scossa: i capelli prima perfettamente in ordine ora le ricadono sulle spalle in maniera disordinata, ha la pelle graffiata in alcuni punti, ma le ferite peggiori sono dentro. Ha scagliato quei coltelli contro i Mutati sapendo bene che li avrebbe uccisi, so che ci sta pensando. Ma sono nella posizione di esserle di conforto per quanto riguarda questo argomento? Per me è ghiaccio sottile. 

Non so che impressione io abbia fatto agli Adkins. Sembrano persone a modo, ma è chiaro che questo è il loro ruolo. Peter ed Ofelia hanno sempre avuto a che fare con questo genere di cose, appartengono a quel mondo, nonostante sia stato io ad invitarli. Forse non mi ha messo in buona luce nemmeno il fatto di non aver permesso loro di salutare la nipote. Dovrei chiederle scusa per questo. Certo le scelte non erano molte: uscire da quel posto tramite i condotti dell'aria è stato un colpo di genio ed abbiamo avuto fortuna che abbia funzionato. Con tutto il baccano che avevamo provocato non potevamo certo tornare dentro quella sala con noncuranza per i titoli di coda. 

Lancio un'occhiata alle sue mani, serrate attorno alla pergamena della mappa. La tiene come se avesse paura che possa scappare. Dopo la fatica che ha fatto per arrivarci non la biasimo affatto. Credo anche che lei instauri una specie di rapporto con gli oggetti e le persone che Possiede, ma questa è una teoria ancora grezza. Fermo la macchina davanti al motel ed è chiaro che non vede l'ora di abbandonare l'abitacolo della macchina. Scende in fretta e furia. 

"Aspettami." parlo bloccandola sui suoi passi. So che vorrebbe restare sola ma so che non sarebbe una buona idea. La raggiungo in fretta, afferro la sua mano e faccio strada nella hall di questo posto fatiscente. Quando Phill, il vecchio dietro al bancone ci vede sgrana gli occhi annebbiati dal sonno. 

"Santo Cielo! Che succede?" si alza dalla sedia a dondolo  sistema gli occhiali sul ponte del naso.

"Niente di serio Phill. Piccola rissa." ridacchio per rendere il tutto più credibile "Si sono fatti più male di noi, questo te lo assicuro." l'anziano, sebbene ancora preoccupato, sorride. Mantenere un volto severo e preoccupato a questo punto sarebbe quanto meno inopportuno. "C'è acqua calda nelle stanze?" domando, Sky si fa più vicina a me, nel tentativo forse di nascondersi dallo sguardo indagatore del proprietario. 

"Si! Si certo Signor Lankaster. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno non c'è che da chiedere." continua mentre noi ci avviciniamo sempre di più al corridoio delle camere. "Troverete anche un kit d'emergenza in bagno, nel caso ne aveste bisogno!" esclama quando ormai siamo fuori dalla sua visuale. 

"Ci vediamo domani Phill. Buonanotte!" urlo in cambio. 

"Tu avresti bisogno di farti un bagno nell'acqua ossigenata." borbotta Sky, ancora avvinghiata al mio braccio mentre raggiungiamo la nostra stanza. "Sembra tutto così surreale." la faccio entrare. Lascia la mappa sul suo letto, quindi si dirige in bagno. Io mi appoggio alla scrivania, lasciando uscire, forse per la prima volta da quando questa serata ha avuto inizio, un sospiro colmo di preoccupazione. Mi sembra di tornare a respirare. Questa camera a dir poco mediocre ha qualcosa di piacevole. 

SheolWhere stories live. Discover now