Capitolo 72

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 Il cammino verso la Douglas Hight School non è mai stato più desiderato di così; più mi avvicino e più realizzo che non c'è nessuno ad ostacolarmi dal restare qui, con i miei amici, a fare quello che sento giusto, come una vera adulta, senza nessuno che mi impone il suo volere.

"Sicura che sia andato tutto bene a Londra?" mi chiede Sean che cammina accanto a me fino ad entrare a scuola definitivamente. Gli rivolgo un sorriso: mi è mancato tantissimo.

"Certo che si, perché dovrei nasconderti qualcosa, vecchia volpe?" ridacchio mentre avvolge un braccio attorno alle mie spalle con fare amorevole. "Come se non sapessi, poi, che Harry ti spiffera tutto per filo e per segno." raggiungiamo il solito posto di ritrovo, tra l'armadietto di Ginger e Gwen. Osserviamo che ci stanno raggiungendo, seguite a ruota da Jayden ed Harry. Osservo quest'ultimo e seguo la traiettoria del suo sguardo fino a notare che ha gli occhi piantati su Hunter, in compagnia di Roger e Millicent, a pochi metri da noi. Più di una volta mi sono chiesta se dovessi riprovare un approccio con loro, ma credo di aver rotto quell'amicizia. Potremmo provare solo imbarazzo stando insieme, nulla di più. Non posso credere che questo sia il nostro primo rientro a scuola e che già la tensione sia così alta.

"Ehilà!" esplode l'entusiasmo di Gwen. Saluto in modo distratto i nuovi arrivati, ancora tremendamente avviluppata nel ricordo di quella che era una, tutto sommato, una bella amicizia. Quanto meno con Roger e con Hunter.

"Non ci fare caso Sky." è Ginger a parlarmi. E' l'unica ad essersi accorta che la mia attenzione non va al nostro gruppo in questo momento.

"Pensavo a come è decaduto in fretta- le spiego -quello che avevamo. Mi sarebbe piaciuto riuscire a mantenere l'amicizia con loro. Non sono stata una grande amica." noto. "Forse se mi fossi sforzata di più."

"Ehi- richiama la mia attenzione -anche loro sarebbero potuti essere più bravi nel mantenere il rapporto. Ma non ti mentirò: questo gruppo, il nostro gruppo, è difficile da ignorare. Perfino in relazione ad altre amicizie. Ma anche se fosse, anche se quell'amicizia si fosse deteriorata.." si stringe nelle spalle "Le cose finiscono. E' così o no?"

"Suppongo tu abbia ragione." e lo penso davvero.

"E poi- sorride cercando di distogliermi da quel pensiero -guardaci!" ed indica il resto del gruppo "Non siamo poi così male."

"In effetti siete proprio dei bei bocconcini." la faccio ridere.

"Jay, quando hai smesso di fare il pavone con tutta la popolazione femminile gradiremmo la tua attenzione?" lo rimprovera Gwen, alquanto divertita. .

"Ehi, lo sai che il mio scopo nella vita è far sentire tutte le donne del pianeta apprezzate."

"Cosa faremmo, signore, senza Jayden Sullivan?" domando guardando ora Gwen ora Ginger. "Non sapremmo nemmeno di essere donne se lui non ce lo ricordasse ogni sacrosanto giorno." scoppiamo a ridere.

"Allora, ci avete riflettuto? Su quello che abbiamo proposto?" chiede Harry. Le mani nelle tasche dei Jeans neri, la camicia troppo sbottonata sul davanti, lo zaino che pende da una spalla.. un'aria così trasandata da essere tremendamente accattivante, e, se non fosse per i troppi presenti, glie lo direi anche, che sta davvero bene oggi. Mi mancano un pochino i giorni in cui eravamo da soli in casa a dire il vero, quando potevo svegliami la mattina accanto a lui, fare colazione insieme senza paura di essere interrotti. Anche se sono stati solo tre giorni, dal nostro ritorno da Londra, sono stati i giorni più pacifici e felici che io abbia passato da un po' a questa parte. Lui sa rendere tutto divertente, leggero, intenso allo stesso tempo, imbarazzante, insomma.. tutto ciò che ho sempre desiderato.

Mi guarda, come se potesse leggermi nel pensiero, e sorride. Quando sono tornati i ragazzi abbiamo deciso di mantenere la nostra privacy e di non raccontare più di tanto. Anche perché non c'è nulla che debbano sapere, ancora.

SheolOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz