Cap. 2

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Per un istante mi allarmai.
Dove diavolo era finito? Sembrava essersi volatilizzato nel nulla, eppure era lì un attimo fa.
Alzai le spalle e riportai la mente dove doveva essere: a Miami, col mio ragazzo e i suoi amici, pronta allo sballo totale.
In fondo, cosa mi importava di uno sconosciuto?

Jake mi prese la mano e cominciò a riempirmi di baci. Era felice di essere lì con me, glielo leggevo negli occhi.
"Allora che ne pensi?" mi chiese.
"Di cosa?" sussurrai ancora con le labbra sulle sue.
"Della casa, dei ragazzi, di tutto questo" rispose cingendomi la vita con le braccia.
"È tutto fantastico amore"
Feci appena in tempo a finire la frase che mi caricò di peso sulle spalle e si mise a correre come un pazzo verso il mare, facendomi ridere.
Gli altri ci seguirono a ruota, così facemmo il primo bagno tra schizzi, urla e risate, vestiti.
Una volta stanchi di stare a mollo nell'acqua, tornammo a riva e ci sistemammo sulla sabbia.
Mi tolsi i vestiti e li misi ad asciugare.
"Stai bene con questo costume, sei molto sexy" mi sussurrò Jake all'orecchio per poi farmi l'occhiolino.
"Anche tu non sei niente male"
Eh no, proprio niente male. Quel costumino è talmente striminzito che non ho bisogno di immaginare nulla. Ottima scelta Claire.
Quando ebbi finito di complimentarmi con me stessa per il mio buon gusto, mi infilai le cuffiette e mi stesi a prendere il sole fino all'ora di pranzo.
"Hey ragazzi! Il bagnino mi ha detto che stasera c'è una festa in spiaggia. Ci andiamo vero?" urlò Alex attirando l'attenzione di tutti.
"Certo, siamo qui per questo" rispose Jake tutto esaltato. Forse troppo.

Passammo il pomeriggio in spiaggia a giocare a beach volley e parlare. Erano tutti davvero molto simpatici ma Leyla in particolare mi aveva colpito. Eravamo molto simili, riservate, tranquille, infatti più tardi ci mettemmo a parlare da sole.
"Da quanto state insieme?" domandò spalmandosi la crema sul viso.
"Da un anno. Tu e Max invece?"
"Quest' inverno sono tre anni" mi disse sorridendo innamorata.
Ero contenta per lei, e anche io avrei voluto passare più tempo possibile con Jake.
"Venite spesso qui d'estate?" chiesi voltandomi a pancia in giù.
"Questo per me è il secondo anno, ma i ragazzi, da quanto ne so, vengono qui da quando erano piccoli. Tranne Jake ovviamente"
Annuii e la conversazione cadde.

Verso sera, iniziammo tutti a prepararci per la festa.
Io indossai un vestitino azzurro cielo con un fiocco bianco dietro all'altezza della schiena e delle scarpe col tacco nere, mentre Jake una camicia nera sbottonata fino al quarto bottone e dei jeans molto chiari.
"Mamma mia, ma dove devi andare?" dissi avvicinandomi a lui e afferrandolo per il colletto.
Sorrise e mettendomi le mani dietro al collo mi baciò con passione. "Sei stupendo"
"Mai quanto te principessa"
Adoravo quando mi chiamava così. Un po' mieloso lo so, e credetemi io odio le cose mielose, ma detto da lui... non potete capire.
"Tutti pronti? Andiamo!" urlò Vanessa dalla cucina.
Presi Jake per mano e uscimmo tutti quanti dalla residenza, dirigendoci verso la spiaggia.
La musica alta ci arrivò subito alle orecchie e i ragazzi si misero a ballare, o meglio, a fare i deficenti, prima ancora di arrivare.
Io e le ragazze rimanemmo dietro di loro.
Era pieno di gente della nostra età ma anche più vecchia che si scatenava sotto le casse.
Ci mettemmo a ballare tutti insieme per non far sentire Christian un single sfigato, anche se Jake ogni tanto metteva le mani in luoghi proibiti.
"Vado a prendere da bere!" urlai cercando di farmi capire "Volete qualcosa?"
Per fortuna tutti dissero di no, anche perchè con due mani come pensavo di fare?
Arrivai al bar passando tra la gente a fatica, c'era una calca pazzesca e un caldo soffocante.
"Dimmi pure" disse il barman dietro al bancone.
"Un long island grazie" risposi appoggiando i gomiti sul tavolo di legno.
Mentre il ragazzo si dava da fare per preparare il mio cocktail, mi guardai intorno e con mia sorpresa rividi il ragazzo biondo che quella mattina era sparito nel nulla.
Era in piedi a pochi metri da me e mi stava guardando con aria seria.
Alzai il sopracciglio come a dire 'che cavolo hai da guardare?' ma quello subito mi sorrise avvicinandosi.
"Ciao" esclamò quando mi fu abbastanza vicino.
Lo guardai meglio e dovevo ammettere che era davvero carino.
E tu quello lo chiami carino Claire? Dai, fammi il piacere. Te lo stai mangiando con gli occhi!
Stupida vocina interiore.
"Ciao" risposi accennando un sorriso.
"Come mai sei qui da sola?" mi chiese lo sconosciuto.
"Sono venuta a..."
Non terminai la frase perchè il mio sguardo si spostò ad una ragazza dietro di lui che mi guardava sbigottita.
"Ecco il tui cocktail dolcezza"
Il barman mi risvegliò dai miei pensieri, afferrai il cocktail e mi voltai verso il mio interlocutore.
"Dicevo.. sono venuta a prendere da bere. Ora devo tornare dai miei amici" dissi finendo la frase che avevo lasciato a metà.
"Come? Hai detto qualcosa?"
Una voce accanto a me, mi fece voltare.
Un ragazzo sulla trentina mi osservava con sguardo interrogativo.
"N-no, stavo parlando con lui" dissi indicando alla mia sinistra ma senza voltarmi.
Lui guardò in quella direzione poi riportò i suoi occhi su di me.
"Lui chi?"
Ma mi prendi per il culo o cosa scimmione?!
"Lui.." esclamai quasi incazzata girandomi, ma accanto a me non c'era nessuno.

Ecco, di nuovo. Il ragazzo biondo era scomparso un'altra volta.

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now