Cap. 25

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CLAIRE POV

Le visite di Justin continuarono anche nei giorni successivi, ma oramai, non sapevo più se fossero reali o se, invece, fossero solo il frutto della mia fervida immaginazione. Ed io di fantasia ne avevo sempre avuta.
Insomma, è ovviamente impossibile che un ragazzo sia invisibile, giusto? Questo succedeva solo nei film, dico bene?
Beh, eppure in quei due mesi passati in sua compagnia, tutto mi era sembrato reale.
E poi se anche Jennifer era riuscita a vederlo, tanto da finirci a letto, significava che non ero poi del tutto impazzita.
Già, Jennifer.
Il solo nome mi faceva salire il crimine al cervello. Se me la fossi trovata davanti l'avrei tramutata in cenere con un solo sguardo, anche se ero sotto tranquillanti.
La situazione che si era venuta a creare intorno a me era insostenibile.
Justin che continuava a spuntare nella mia stanza implorando il mio perdono, io che, subito dopo che se ne era andato, scoppiavo in pianti interminabili, e infine Jake, che nonstante quello che gli era appena accaduto, aveva trovato il tempo per venire a trovarmi e assicurarsi che stessi bene, incasinandomi ancora di più il cuore.
Quindi ricapitolando: il mio ragazzo invisibile mi ha tradita con una sgualdrina di prima categoria, io gli urlo contro che mi fa schifo ma che allo stesso tempo lo amo, il mio ex ragazzo ritorna da me mandandomi in pappa il cervello e di nuovo io in preda a delle crisi di nervi.
Poteva andare peggio di così?
Ovviamente sì.
Infatti, dopo tutto questo, c'erano i miei genitori, sempre più convinti che io fossi diventata matta.
'Ma Claire con chi parli?', 'Tesoro parli sempre da sola', 'Claire contro chi stavi urlando?', 'Ma insomma chi è questo Justin?'
Non ne potevo più, e nemmeno loro, tant'è che decisero di mandarmi a fare delle terapie in un centro psichiatrico.
Non mi ero ribellata. Non ne avevo le forze.
Tutta questa situazione era diventata assurda e insostenibile.
Se davvero avevo visto un ragazzo di nome Justin e ci avevo fatto l'amore, molto bene, mi aveva in ogni caso tradita ed ora poteva andarsene bellamente da quella rossa senza ritegno.
Fanculo tutto.

JUSTIN POV

L'avevo persa definitivamente.
Avevo perso la ragazza che amavo per uno stupido errore e avevo anche perso la speranza che le cose, per me, migliorassero.
Se prima ero convinto che pian piano tutti potessero riuscire a vedermi, ora non lo credevo più.
Ero solo un fantasma, come nei film dell'orrore.
Un mostro insomma.
Avevo rovinato la vita a Claire, alla sua famiglia e a me stesso.
Quando avevo saputo che per un mese sarebbe rimasta in terapia in un centro psichiatrico, per tutto quel periodo passai il tempo rinchiuso nella sua stanza.
Osservavo le sue fotografie, i suoi quadri, i suoi genitori che entravano ed uscivano dalla camera con aria assente, come se lei fosse morta.
Sentivo le loro conversazioni, tristi, disperate. Parlavano anche di me, chiedendosi chi fossi, senza riuscire a trovare risposta.
E quando un giorno, all'ora di pranzo, il padre di Claire esclamò diretto alla moglie 'Oggi Jake è andato a trovarla. Erano così carini insieme, uno vicino all'altra e sai, si tenevano per mano' mi salì un odio verso questo Jake, da farmi diventare caldo come l'inferno.
Solo allora realizzai che non potevo lasciarla andare così facilmente.
Claire era la mia ragazza, avevo fatto una cazzata colossale sì, ma nessuno me l'avrebbe portata via. Di certo non uno sfigato come quello, che l'aveva sempre trattata come fosse la sua puttana.

_____

Andai al centro dove avevo fatto 'rinchiudere' Claire, e iniziai a cercare la sua stanza affacciandomi ad ogni finestra che dava sul cortile.
Circondai la struttura, che si ergeva su un solo piano quasi completamente, fino a quando, finalmente, la vidi seduta su un lettino a leggere un libro.
Il cuore prese a battermi più forte. Nonostante fosse pallida come un cencio, era comunque bellissima.
Ogni tanto sorrideva, tenendo gli occhi fissi sulle pagine che sfogliava. Vederla sorridere, fece sorridere anche me.
Ma il sorriso mi scomparve dal volto appena un ragazzo entrò nella stanza, facendole distogliere lo sguardo dal libro.
Jake.
Il cuore mi si strinse in una morsa di gelosia, quando lui, con sguardo perso, si sedette sul letto vicino a lei e le accarezzò i lunghi capelli castani.
Claire abbassò il viso, come faceva ogni volta quando si imbarazzava, ed io la trovavo irresistibile.
Non potevo sopportare le mani di un altro su di lei, lei era mia e mia soltanto, e per quanto fossi consapevole che in quel momento mi odiasse per ciò che le avevo fatto, ero deciso a riconquistarla di nuovo.
Mi bastò un gesto, una cenno della mano oltre al vetro che ci separava, per richiamare la sua attenzione.
I suoi occhi incrociarono i miei, oserei dire con sorpresa.
Forse non mi aspettava di vedermi lì, d'altronde mi aveva espressamente ordinato di non tornare a trovarla.
Le sorrisi, cercando di trasmetterle con la mia espressione tutte le mie scuse. Ma peggiorai solo la situazione.
Da stupiti, i suoi occhi si fecero cupi, le palpebre si abbassarono riducendoli a due strette fessure.
Distolse lo sguardo dal mio, e in un tempo che non mi bastò nemmeno a capire cosa stesse succedendo, le sue labbra erano su quelle di Jake.
Lo aveva baciato davanti ai miei occhi.
Per dispetto? Per vendetta?
Semplicemente perchè non meritavo altro.


Spazio Autrice
Sì, è corto ma.... perdonatemi :D
Per la gioia di Ilaria (lei sa), Claire l'ha messa nel culetto a Giustino ahaha
Che ne pensate? Ha fatto bene?
Che dire di altro?
A breve cambierò la copertina perchè non mi piace.
Spero vi sia piaciuto il capitolo e bla bla bla
Notte 😘

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now