Cap. 9

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"Lo so" rispose.
Quelle due parole mi rimbombarono nella testa per parecchi secondi.
Cosa significa che lo sa?
Il suo sguardo, fino a poco prima sereno, divenne cupo e triste.
Non riuscivo a capire.
"Non capisco Justin, come sai che Jake non ti ha visto?" domandai curiosa ma allo stesso tempo leggermente timorosa.
Il biondo sospirò e mise entrambe le mani all'interno delle tasche dei jeans, abbassando il viso.
Perchè reagiva così? Cosa mi stava nascondendo?
"Justin... Ti prego dí qualcosa. Ti sembra una cosa normale? Noi eravamo lì a... E poi...".
Il ragazzo riprese a camminare senza dire una sola parola. Lo seguii per un breve tratto ma poi mi fermai di colpo.
Se lui non voleva spiegare, avrei preso io l'iniziativa.
"Senti, sai cosa ti dico? Non mi importa! Anzi, meglio così se nessuno ci ha visti. Non avrò nessun problema col mio ragazzo" esclamai convinta, stringendo più contro al mio petto i libri che tenevo fra le mani.
Justin si voltò di scatto a guardarmi.
"Che significa? Vuoi lasciar perdere? Ci siamo baciati, questo non conta niente per te? " sbottò avvicinandosi di nuovo.
Oh, ora ti arrabbi?
Lo guardai negli occhi contrariata. Come si permetteva di alzare la voce così?
"È stato uno sbaglio. Uno sbaglio che per fortuna non ha causato conseguenze negative" risposi. "Scusa ma adesso devo proprio andare".
Con queste parole mi allontanai e mi diressi verso casa a passo spedito, facendo cadere la conversazione.

Durante tutto il tragitto cercai di rimuovere l'episodio di poco prima, ma senza successo.
Il fatto era che avevo mentito. Non era vero niente che non mi importava. Mi importava eccome. Quel ragazzo, ancora semi sconosciuto, mi aveva rapita come mai nessun altro aveva fatto. Nemmeno Jake era riuscito a rubarmi il cuore in così poco tempo.
Justin...
Quel nome collegato a quel viso angelico era il mio tormento, ma anche la mia fissazione continua.
Riuscivo ancora a percepire le sue labbra sulle mie in modo così vivido come se ci fossimo baciati solo qualche secondo prima.
Eppure, la cosa che più mi preoccupava era il fatto di essere passati inosservati da Jake. O meglio, lui era passato inosservato.
Il mio ragazzo stava forse impazzendo? Come diamine aveva fatto a non vedere Justin? Si dà il caso che sia un tipo che si nota, e poi, geloso com'è, Jake di sicuro non sarebbe stato con le mani in mano nel vedere la sua ragazza baciare un altro.
Scossi la testa e presi le chiavi di casa per poi entrare.
I raggi del sole filtravano dalla finestra riflettendo una figura astratta sul pavimento. Lanciai lo zaino sul divano e corsi in camera per poi buttarmi sul letto a pancia in giù.
"Cosa sta succedendo?" chiesi a me stessa in un sussurro.
Mi misi seduta e, senza nessuna voglia e senza la minima concentrazione, iniziai a studiare fin verso le cinque, quando il suono del campanello mi fece alzare gli occhi dai libri.
"Strano, Jake dovrebbe tornare alle sei..." mormorai avvicinandomi al balconcino del salotto.
Aprii la finestra e chiesi chi fosse.
Al posto di una risposta, una sagoma si fece avanti.
Cosa vuole ora?
"Ciao Justin, che c'è?" domandai senza particolare entusiasmo.
"Devo assolutamente parlarti Claire, ti prego" disse alzando il naso all'insù, verso la mia direzione.
Sembrava preoccupato, ansioso e... aveva un'aria sconvolta.
"Okay, ti apro"
Mi precipitai correndo ad aprire e in men che non si dica me lo ritrovai di fronte. Era paonazzo e aveva gli occhi lucidi.
"Ehi, ma che hai? È successo qualcosa?" domandai posandogli una mano sul viso. Era bollente.
"Claire io... Credimi non è facile da dire e da spiegare, ma... so perchè il tuo ragazzo non mi ha visto ieri" spiegò sedendosi sul divano.
Mi misi accanto a lui e gli afferrai le mani.
"Sta calmo, okay?" sussurrai accarezzandogli la pelle coi pollici.
"Non posso. Non posso stare calmo perchè dopo quello che ti dirò ho paura di perderti..."
La cosa stava iniziando a preoccuparmi. Non sarà che invece di Jake, ad impazzire fosse Justin?
"Cosa dovrai mai dirmi di così tragico?" domandai con superficialità, sorridendo.
I suoi occhi, che fino a pochi istanti prima erano fissi sul tappeto orientale ai piedi del divano, ora mi guardavano con grande preoccupazione, tanto da incutermi un leggero terrore.
Mandai giù la saliva e un brivido mi percorse tutta la schiena, poi con un cenno del capo lo esortai a continuare.
"Tra miliardi di persone, tu sei l'unica che può vedermi"
La sua frase mi lasciò senza parole e anche senza fiato. Sentii il cuore accelerarmi improvvisamente e le gambe iniziarmi a tremare.
Tra miliardi di persone, tu sei l'unica che può vedermi.
Non so perchè ebbi quella reazione, era ovvio che stava scherzando.
Ed era anche ovvio che la mia ipotesi che fosse lui a stare impazzendo era fondata.
Mi appoggiai allo schienale e lo osservai.
Già, ma se era uno scherzo perchè era così serio? Perchè non rideva? Erano già passati circa due minuti, era un tempo sufficiente per far durare una simile cazzata.
Accennai quindi un sorriso e mi alzai.
"Bel tentativo Justin" fu la mia risposta.
Il biondo scattò in piedi e mi afferrò le spalle.
"No. Non capisci, è tutto vero. Non ti sei chiesta come mai la tua amica stamattina fuori da scuola non mi abbia nemmeno degnato di uno sguardo?"
Shay... In effetti non l'ha nemmeno guardato.
Il suo viso così vicino al mio, mi provocava giramenti di testa.
Era tremendamente serio e fu in quel preciso istante che cominciai a credere realmente alle sue parole.
Jake non l'aveva visto, Shay non l'aveva visto, le ragazze della scuola nemmeno.
"Come... come è possibile?" sussurrai sedendomi di nuovo e tenendomi una mano sulla fronte.
"È ridicolo, ci siamo presi per mano, baciati, insomma tu..." le parole mi morirono in gola perchè lui continuò la mia frase.
"Io non esisto Claire"

Quello furono le ultime parole che udii, prima che attorno a me calasse il buio.

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now