Cap. 17

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Quando aprii gli occhi, mia madre era seduta ai piedi del mio letto.
Da quanto era li? Da quanto mi stava osservando in silenzio?
"Mamma?!" domandai in un sottile sussurro per poi sbadigliare.
Erano solo le...
Merda!
"Cazzo sono le 7.35. Perché non mi hai svegliato? Arriverò in ritardo a scuola!" esclamai alzandomi di scatto dal materasso.
Con grande sorpresa, la donna mi bloccò il polso con la mano.
Mi voltai, osservandola con occhi interrogativi.
"Che c'è?"
"Oggi non andrai a scuola Claire. Ti ho preso un appuntamento dallo psicologo"
Wow.
Quelle parole mi fecero sorridere ma subito dopo scossi il viso, frastornata e confusa.
Dovevo aspettarmelo.
Sospirai e mi sedetti sul letto accanto a lei.
"Mi dispiace di non avertelo detto prima, non sapevo come avresti reagito. È solo una seduta per ora"
Annuii. "Va bene, non preoccuparti mamma. Forse mi farà bene parlarne con qualcuno" risposi.

Dopo aver fatto colazione, mi andai a vestire e lavare i denti, poi salii in macchina e mi avviai verso lo studio del dottor Sanders.
Intenta ad osservare la strada che stavo percorrendo, scorsi una figura famigliare seduta sul marciapiede che stavo affiancando.
Accostai e arrestati la macchina per sporgermi successivamente ad aprire la portiera del passeggero.
"Sali!" ordinai al ragazzo.
Non appena fu al mio fianco, lo guardai dritto negli occhi.
"Devi piantarla di comparire dal nulla. Che ci facevi li?" sbottai prendendo saldamente il volante tra le mani.
"Ciao anche a te amore!" disse con non-chalance. "Ti stavo aspettando, come mai sei così in ritardo per la scuola?"
Effettivamente, non ci avevo fatto caso, ma quella era la stessa strada che facevo ogni mattina.
Sospirai, scuotendo il viso. "Vado dallo psicologo, evviva!" esclamai senza alcuna emozione, ironicamente.
Justin voltò il viso di scatto verso di me.
"Non ci credo. Glielo hai detto sul serio? Sei impazzita Claire?" sbottò con la fronte tutta corrugata.
Frenai di colpo.
"Wo wo calmati eh! Non osare gridarmi in faccia un'altra volta. Ci ho provato d'accordo? Non è andata bene, okay. Ora vado dallo psicologo e finisce qui"
Il biondo scosse la testa ripetutamente, sfregandosi le mani tra loro.
"Pensi che sia così facile? Cosa gli dirai?"
Me lo stava chiedendo sul serio?
"Quello che ho detto ai miei" risposi. Feci ripartire la macchina e sfrecciai via. "Non dire altro" lo ammonii.

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now