Cap. 10

2.5K 151 18
                                    

"Claire? Ehi, Claire?"
Una voce indefinita e un leggero tocco sulla mia pelle mi costrinsero a sollevare le palpebre.
Avevo la vista annebbiata, ma riuscii comunque a riconoscere la sagoma di un ragazzo moro chinato su di me, che chiamava il mio nome.
"Claire! Amore come ti senti?"
Jake mi posò una mano sotto al collo e mi sollevò con delicatezza.
Ero seduta sul divano, ma non ricordavo cosa fosse successo. Almeno in quel momento.
Mi passai una mano sulla fronte, e una miriade di immagini e parole confuse mi invasero la memoria.
Miliardi di persone, sei l'unica che può vedermi, io non esisto.
Justin.
"Justin..." sussurrai chiudendo gli occhi di nuovo.
"Chi? Chi è Justin?" domandò Jake inclinando appena la testa.
"Mmh?"
L'avevo detto sul serio?
"Oh... Niente amore, sono così confusa... Che è successo?" chiesi appoggiandomi alla sua spalla.
"Sono tornato e ti ho trovato sul pavimento, svenuta" spiegò.
Certo, dopo quello che mi aveva detto Justin, era ovvio che fossi svenuta.
Dopo qualche minuto ricordavo tutto: lui fuori da scuola, Shay che si ferma per chiedermi se voleva un passaggio e non lo nota, la nostra mini discussione e infine lui che mi dice tutte quelle cose senza senso logico.

Con il getto della doccia caldo che mi picchiava sulle spalle e le goccioline d'acqua che mi ricadevano su ogni parte del corpo, ripensai ad ogni singola parola pronunciata dal biondo.
E se avesse avuto ragione? Se davvero fossi stata l'unica a vederlo? Insomma, in fin dei conti, sia Jake che Shay avevano rivolto gli sguardi solo su di me.
Ma come cazzo è possibile? Sto forse impazzendo?
Mi misi a terra con le ginocchia premute contro il petto. Alcune lacrime iniziarono a scendermi sulle guance e a confondersi con l'acqua che mi bagnava il viso.
Come puoi non esistere se ti sento così vivo? Come puoi non essere reale se ho sentito le tue labbra sulle mie così morbide e... la tua lingua toccare la mia?
Le lacrime divennero più insistenti e i singhiozzi più marcati.
Piangevo perchè ero convinta di essere pazza o perchè ero convinta di non esserlo?
Ma poi chi cazzo era Justin? Da dove era spuntato fuori?
Mi alzai di scatto e spensi il getto per poi uscire. Mi asciugai velocemente il corpo e i capelli, poi andai in camera dove trovai Jake disteso sul letto a studiare.
A passo sostenuto andai verso di lui e mi ci misi accanto. Gli presi il viso fra le mani e posai le labbra sulle sue con violenza, dando inizio ad un bacio desideroso di molto altro.
Lui era il mio ragazzo. Lui soltanto.
Eppure, mentre i nostri corpi si muovevano uno sull'altro nel modo meno dolce e romantico possibile, la mia testa era altrove.
Il viso di Justin, poche ore prima, bagnato di lacrime e paonazzo per l'agitazione, era impresso saldamente nella mia mente.
Avevo preso le sue mani fra le mie e le avevo sentite, proprio come sentivo ora le mani di Jake che mi toccavano i fianchi.
Giunta al culmine del piacere mi spostai e mi lasciai cadere accanto al ragazzo.
"Wow amore, cosa ti succede oggi?" sussurrò cercando le mie labbra.
Gli lasciai un bacio casto poi mi voltai dandogli le spalle, senza rispondere.
La verità era che mi volevo solo sfogare. Fare sesso con lui era stato un modo per liberare la mente, in qualche modo.
"Senti ma... Chi è quel Justin?" chiese poi abbracciandomi da dietro.
No ti prego, non ne voglio parlare.
"Nessuno, devo essermi confusa, volevo chiamare te" risposi.
Sì, e lui secondo te è così scemo? Quale ragazza chiama il suo ragazzo con un altro nome? Claire sei un'idiota.
"Non mentire.. Chi cazzo è sto qua?"
Il suo timbro di voce si fece di un tono più alto.
Impallidii.
"Nessuno, solo uno che ho incontrato a scuola oggi" dissi voltandomi verso di lui accennando un sorriso. "Non preoccuparti amore"
Dall'espressione sul suo volto capii che si era tranquillizzato.
Mi addormentai tra le sue braccia, senza pensare a niente, fino all'ora di cena.

________

Il giorno seguente era Sabato.
Mi alzai di buon umore e, siccome non c'era scuola, mi ero messa d'accordo la sera prima con Shay per andare a fare colazione al Brew, il nostro bar preferito.
Mi vestii con una gonnellina a fiori sopra il ginocchio e una magliettina bianca. Presi la giacca, salutai Jake e i miei genitori che erano già svegli, ed uscii tenendo il cellulare in mano.
Scrissi a Shay che sarei arrivata da lì a poco e continuai a camminare verso la mia meta.
Una volta seduta al tavolino del bar, il solito, quello vicino alla vetrata, mi misi a guardare fuori aspettando che Shay facesse la sua entrata.
La gente passava chi veloce, chi lenta per andare a lavorare o chissà in quali altri posti.
I miei occhi vagavano, seguivano prima una donna anziana, poi un bambino su un passeggino, infine si fermarono all'angolo di una via.
Fermo al semaforo c'era lui. Il ragazzo misterioso.
Stranamente non mi stava fissando. Sembrava non avermi notato e, appena apparve la luce verde, si mosse diretto dall'altra parte della strada.
Devi andarci a parlare.
Dovevo davvero?
Sì che devi cazzo. Te lo stai anche a domandare?
Afferrai la borsa e uscii da lì, digitando un rapido messaggio di scuse da inviare alla mia amica.

Seguii quindi il ragazzo senza farmi notare. Se lo avessi fermato nel bel mezzo della confusione, chiunque mi avrebbe preso per una pazza scappata dal manicomio.
Era così tremendamente bello che non potevo credere che non fosse reale. Ma poi dove cavolo ero finita? In un film?
Scossi la testa e continuai a camminare, osservando i suoi glutei muoversi armoniosamente all'interno di quei jeans a vita bassa.
Mi morsi il labbro.
È così sexy.
Finalmente entrò all'interno del parco dove eravamo andati insieme due giorni prima e, per mia fortuna, non c'era nessuno.
Così affrettai il passo e lo raggiunsi.
"Justin!" esclamai affiancandolo.
Si bloccò di colpo, e appena mi vide accennò un sorriso.
"Che ci fai qui?" chiese stupito.
"Io.. ti ho visto al semaforo e.. Possiamo parlare?"
Justin annuì sedendosi sulla panchina lì accanto.
"Stai bene? Ieri mentre stavamo parlando hai perso i sensi.. Ti ho pensata tutta la notte sai?" sussurrò.
Il suo viso così dolce.
"Sto bene" confermai.
"Mi dispiace per quello che ti ho detto, ma... è la verità" spiegò abbassando il viso.
Lo guardai con attenzione e allungai la mano verso il suo volto.
Ti prego fa che sia reale, fa che sia reale.
La mia mano sfiorò la sua pelle ed io rabbrividii.
Appoggiai i polpastrelli sulla sua guancia e la accarezzai delicatamente mentre lui, chiudendo gli occhi, si lasciò cullare dal mio palmo.
"Lo so, ti credo... L'unica cosa che non capisco è come mai, se davvero solo io riesco a vederti, riesca a sentirti così reale. Sento il calore della tua pelle Justin, come lo spieghi?" domandai curiosa e allo stesso tempo affascinata.
Scosse la testa. "Questo non lo so. Forse è perchè ci credi davvero" rispose guardandomi negli occhi.
Sì che ci credevo.
"Credo che tu esista Justin, altrimenti non potrei nemmeno toccarti e.. non avrei sentito le tue labbra sulle mie"
Alzò le spalle in segno di resa. "Dimmi che non ti perderò. Dimmi che crederai in me per sempre"
Mi afferrò le mani e se le portò sulle labbra.
"Tu mi senti, vero?" chiesi sussurrando.
Lui esitò a rispondere ma poi annuì.
"Ti prego, baciami Claire. Ho bisogno solo di questo"
Il colore dei suoi occhi era qualcosa di indescrivibile. Le sue labbra così rosee e carnose mi invogliavano a fiondarmi su di lui, ma rimasi ferma.
"Non posso" risposi con voce rotta dal dispiacere.
Il suo sguardo interrogativo, mi esortò a continuare.
"Ho paura di innamorarmi di te"








Spazio Autrice
Ma Kia sei impazzita a pubblicare dopo solo un giorno? Vuoi farci morire?
Oh no, miei amori, non voglio far morire nessuno. Il fatto è che questa storia mi sta entrando nelle vene e si sta impossessando di me. Quindi se d'ora in poi non scriverò più niente è probabile che anche io sia diventata invisibile come Justin :D
Bando alle ciance, ero molto ispirata perciò ho pensato di pubblicare anche oggi tutto qua!
Come vi sembra la storia? Continua a piacervi?
Spero di sì.
Un mega super extra bacio :3

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now