Cap. 3

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Quella notte non riuscii a chiudere occhio.
L'immagine di quel ragazzo sconosciuto, il suo viso, il suo sguardo, mi erano entrati nella testa e sembrava non avessero la minima intenzione di andarsene.
Chi era? Perchè compariva all'improvviso e allo stesso modo se ne andava?
Di fianco a me, Jake dormiva sonni tranquilli. Beato lui.
Mi strinsi più al suo corpo, ma nemmeno in quel modo le mie visioni scomparvero.
Dai Claire è solo un ragazzo che è qui in vacanza, perchè ti preoccupi tanto?
Sarà, ma non mi convinceva.

Il mattino seguente mi alzai prima di tutti, precisamente all'alba.
Ancora in canottiera e con le occhiaie fin sotto i piedi, mi diressi verso la cucina. Preparai una tazza di the e mi andai a sedere sulla veranda. L'aria era fresca e il vento mi scompigliava i lunghi capelli castani, arruffandomeli davanti al viso.
Da lì potevo vedere l'oceano. Quell' ammasso d'acqua blu si apriva davanti ai miei occhi come fosse un bellissimo quadro.
Devo fare assolutamente una fotografia.
Così, appoggiai la tazza che tenevo tra le mani sul tavolino lì a fianco e rientrai in casa per prendere il cellulare. Una volta di nuovo all'esterno il mio sguardo venne catturato da un punto bianco vicino alla riva che prima non c'era.
Non può essere.
Il ragazzo misterioso era di nuovo davanti ai miei occhi. Seduto in riva al mare, guardava le onde infrangersi ai suoi piedi.
Forse non mi aveva notata, o forse sì, non lo sapevo, tuttavia presi coraggio e mi avvicinai.

Quando fui abbastanza vicina, diedi un colpo di tosse per avvertirlo della mia presenza senza che si spaventasse.
Lui si voltò molto lentamente e mi guardò.
"Ciao!" esclamò vedendomi. "Finalmente sei arrivata"
Finalmente? Che significa?
Accennai un sorriso. "Mi aspettavi forse?" domandai ironica, ma la sua risposta non fu altrettanto scherzosa.
"Ti aspetto da tre giorni veramente" rispose sorridendomi.
Okay, morte a causa di un sorriso fra 3, 2, 1...
Non capii la sua risposta, ma non ci feci molto caso. Probabilmente aveva solo voglia di scherzare.
"Siediti dai". Con la mano mi indicò lo spazio vuoto accanto a lui.
"Veramente dovrei rientrare.. I miei amici tra poco si sveglieranno" lo informai rivolgendo uno sguardo alla villa.
"Sei venuta da me, un motivo ci sarà. No?"
Questa sua aria di mistero inizia a starmi scomoda.
Però aveva ragione, ero incuriosita.
I suoi occhi nocciola mi fissavano, come sempre, con insistenza.
"Va bene, okay mi siedo. Ma non guardarmi così" sussurrai mettendomi vicino a lui.
"Perchè? Ti imbarazzi altrimenti?". Rise leggermente nel pronunciare quella frase; mentre io, al contrario, avvampai visibilmente.
"No di certo.." risposi mentendo.
Seguirono lunghi secondi di silenzio prima che lui riprendesse la parola.
"Come ti chiami?" domandò di punto in bianco.
"Sono Claire, piacere" risposi allungando la mano verso di lui come fanno tutte le persone civili quando si presentano.
Con mio stupore, il ragazzo non si mosse, costringendomi a ritrarmi.
"Io sono Justin"
Il maleducato Justin vorrai dire.
"Bene, Justin, io torno in casa. Ti saluto" dissi alzandomi per poi allontanarmi.
"Aspetta!" urlò quando ero già lontana. Mi voltai verso la sua direzione in attesa che continuasse.
"Stasera c'è una serata speciale alla discoteca del centro, vieni?"
Ero perplessa. Perchè mai mi aveva invitato in discoteca se non aveva nemmeno voglia di stringermi la mano?
"Può darsi.." risposi prima di scomparire dentro le grandi pareti della villa.

[...]

"Cosa ti metti tu Claire?"
Vanessa, intenta a truccarsi davanti allo specchio del bagno, era già pronta da mezz'ora.
Alla fine, l'idea di Justin di andare a ballare mi sembrava buona, così l'avevo proposta ai miei amici che avevano subito accettato.
"Penso che indosserò un top bianco e una minigonna nera" risposi prima di accendere il phon per asciugarmi i capelli.
Dopo un'ora eravamo pronti a partire.
"Come si chiama il locale?" mi chiese Alex dirigendosi verso la macchina.
Bella domanda.
"Ehm, non ne ho idea ma è in centro" dissi ridendo leggermente.
"Ah, allora ho capito. È sicuramente il Fontainebleau " si intromise Max.
Io salii in macchina con Jake e Christian mentre gli altri con Alex.
"Come mai sai di questa festa?" mi chiese Jake dal nulla.
Cosa gli dico ora?
La verità, semplice.
"Me l'ha detto un ragazzo questa mattina. Mentre voi dormivate ancora sono andata sulla spiaggia, non riuscivo più a dormire" mormorai sperando che le domande finissero lì.
"Che ragazzo? C'è anche lui stasera?" chiese ancora.
Sbuffai mentalmente.
"Amore penso di sì, ma chissene frega. Non essere geloso" risposi rassicurandolo e gli diedi un leggero bacio sulla guancia.

Arrivati davanti al Fontainebleau c'era una fila lunghissima. Passò una buona ora e mezza prima che riuscissimo ad entrare, ma una volta all'interno si aprirono per noi le porte del paradiso.
Il locale era immenso, pieno gremito di folla, la musica spaccava, la strobosfera rifletteva ogni singolo angolo di quel posto.
Gente che beveva, ballava, si baciava.
Che figata megagalattica!
Un sorriso mi si dipinse immediatamente sul volto a quella visuale.
Chissà dove era nascosto Justin. Tra tutto quell'ammasso di gente non sarei mai riuscita a trovarlo. Ma che importava? Avevo Jake e mi bastava eccome.
Lo presi per mano e lo trascinai in pista per poi iniziare a ballare più scatenata che mai. Appoggiai le mani dietro il suo collo e iniziai a baciarlo con passione mentre i miei fianchi ondeggiavano al ritmo di Blurred Lines.
Passarono pochi minuti prima che qualcosa mi distraesse. Un profumo nell'aria mi fece voltare a destra poi a sinistra.
Questa fragranza...
L'avevo già sentita quella mattina in spiaggia, addosso a Justin.
Allora c'era anche lui, e per di più nei paraggi.
Lo cercai con lo sguardo e poco dopo lo vidi. Era proprio dietro Jake, insinuato fra due ragazze che sembravano ballare più tra loro che con lui.
Stando ben attenda a non farmi beccare dal ragazzo che stavo abbracciando, lo salutai con un gesto della mano.
Lui ricambiò e mi fece cenno di seguirlo.
Dove voleva portarmi? E poi per quale motivo?
Niente da fare quel ragazzo era tremendamente e irresistibilmente misterioso.
Mi staccai lentamente dal corpo di Jake e gli accarezzai la guancia.
"Vado un secondo in bagno amore" gridai lasciandolo lì insieme agli altri.
Justin mi precedette di qualche metro e io lo seguii facendomi largo tra la mischia finchè raggiungemmo uno spazio aperto sul retro del locale.
Un grosso gazebo bianco si ergeva al centro di quella sottospecie di giardino.
"Cosa ci facciamo qui?" domandai affiancandolo.
"Cosa ti andrebbe di fare?" sussurrò lui con voce alquanto sexy appoggiandosi al pilastro del gazebo.
Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia. "Innanzittutto vorrei sapere cosa vuoi da me" dissi girandogli attorno e squadrandolo.
"Beh, sei carina, molto carina anzi e mi piacerebbe conoscerti" rispose rilassato.
Ah! Beccato in flagrante!
"Si vede che non porti gli occhiali" dissi facendo una risatina da stronza.
"Cosa?" chiese lui cadendo dal pero.
"Beh, Justin, se portassi gli occhiali ti saresti accorto che ho un ragazzo..."
1-0 per me.
Lo sentii ridere e rimasi stupita da quella sua reazione. Ero così divertente?
"Me ne sono accorto benissimo Claire, la verità è che non mi importa"
Detto ciò, si staccò dalla colonna per avvicinarsi sempre di più pericolosamente a me. Quando fummo ad una spanna l'uno dall'altra, mi cinse la vita con le mani e mi spinse leggermente contro il muro.
I miei occhi erano persi nei suoi, le sue labbra vicine alle mie.
Era bellissimo. I capelli biondo cenere che gli ricadevano sulla fronte gli davano un'aria da seduttore ma anche da criminale.
Con le dita della mano destra mi sfiorò la guancia, facendomi chiudere gli occhi per l'eccitazione.
Avevo i brividi e i battiti cardiaci all'improvviso divennero irregolari.
Mancava qualche centimetro perchè le nostre labbra si toccassero, e credetemi lo avrei baciato, se non fosse che la voce di Jake interruppe quel momento, riportandomi alla realtà.

"Claire! Cosa stai facendo qui fuori?" chiese venendo verso di me.
Panico. Okay rilassati.
"Nulla, mi serviva un po' d'aria" risposi mentre Justin si fece da parte sorridendo.
Che cazzo hai da ridere? Il mio ragazzo ci ha appena visti abbracciati e tu ridi?
"Pensavo fossi in bagno. Ti ho cercato ovunque" disse per poi baciarmi. "Torniamo dentro"
Come se nulla fosse, mi afferrò la mano e mi trascinò di nuovo all'interno del locale.

Possibile che...?

Spazio Autrice
"Possibile che...?" Che cosa? Eheh mah, chissà cosa intendeva Claire.
Come va ragazze? Buon 8 dicembre a tutte!!!!
Nuovo capitolo, nuove emozioni (almeno spero)
Spero tanto che questa nuova storia vi incuriosisca e che vi piaccia. Sarà molto molto lunga perchè ho moltissime cose da scrivere, quindi preparatevi perchè non vi libererete di me facilmente!
Un bacione e alla prossima xx

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now