Cap. 23

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JUSTIN POV

Il mattino seguente, aprii gli occhi solo quando un rumore assordante mi  arrivò ai timpani così forte da svegliarmi di soprassalto.
Mi portai una mano alla fronte, confuso.
Quella non era la stanza di Claire.
Poi mi venne in mente Jennifer e la sua idea di farmi restare da lei per un po'.
Mi rilassai, capendo di non essere stato rapito o drogato, e mi misi seduto sul letto.
Il lenzuolo che copriva il mio corpo scivolò, lasciando scoperto il mio petto. Nudo.
Solo allora mi accorsi che quella non era l'unica parte di me a non indossare indumenti.
Cazzo. Dimmi che non è vero.
Mi alzai di scatto e trovai i miei vestiti a terra, insieme ad un reggiseno e ad un perizoma.
"Perchè? Perchè sono così idiota?" urlai in preda al panico, capendo l'accaduto della notte precedente, rivestendomi.
Pochi istanti dopo, dei passi riempirono la stanza, seguiti da una voce femminile.
"Ehi, tutto okay?"
Voltandomi, vidi quella... sì, quella zoccola dai capelli rossi come il fuoco, manipolatrice e seduttiva, coperta dalla mia maglietta.
"Tutto okay un paio di palle, cazzo! Levati la mia maglia immediatamente!" gridai avvicinandomi a lei e puntandole il dito contro.
"Calmati, pensavo ti fosse piaciuto ieri, siccome..." rispose facendo spallucce per poi iniziare a sollevare lentamente l'indumento bianco che aveva addosso.
Guardai in basso, e appena vidi la sua intimità la bloccai, spostandole le mani con uno strattone.
"Ferma! Siccome cosa? Finisci la frase!" ordinai in modo tutt'altro che gentile.
La ragazza fece un sorriso, leccandosi subito dopo le labbra rosse come il sangue.
"Il tuo amico lì sotto ha gioito due volte"
Mio Dio, quanto l'avrei presa a sberle in quel momento.
Affondai le mani nei capelli e ne tirai le punte con strazio. Indietreggiai fino al letto e vi caddi seduto sopra.
"Justin tranquillo, Claire non verrà mai a saperlo"
Ora Jennifer mi toccava la spalla, come farebbe una madre o una buona amica.
"Levami-quella-mano-di-dosso" sussurrai a denti stretti. Mi alzai, afferrai la mia giacca, lasciando a lei la decenza di tenersi la mia maglia addosso, e scesi le scale con l'intenzione di andarmene.
Quando passai dalla cucina, notai a terra i cocci di un piatto andato in frantumi.
Probabilmente era lui ad aver provocato quel rumore improvviso poco prima, facendomi tornare ad una realtà che mai avrei voluto scoprire.

CLAIRE POV

Quel giorno, il risveglio fu davvero faticoso. In realtà ero già sveglia da un pezzo a causa degli avvenimenti della sera prima.
Continuavo a pensare a Jake, al suo viso coperto di lacrime, e alle parole dette poco prima di andarsene.

"Non ti ho mai dimenticato. Dal giorno in cui mi hai lasciato, non faccio altro che pensare a te e a quanto sono stato stupido a non darti le attenzioni di cui meritavi. Non ti ho dimostrato il mio amore come avrei dovuto, ma ti ho amato Claire, e ti amo ancora"

Sospirai e aprii gli occhi. La mia stanza era ancora buia, il che non aiutava a placare i miei tristi pensieri.
Mi alzai e andai ad aprire subito le finestre.
Con piacere notai che la pioggia aveva cessato di cadere, per lasciare spazio a un bel sole invernale.
Sorrisi, e il pensiero di Justin prese il posto di quei ricordi brutti e tristi che avevano affolato la mia mente per tutta la notte.
Justin.
Saltellando come una ragazza innamorata, quale ero ovviente, afferrai il cellulare e cercai il numero di Jennifer.
Dopo qualche squillo, la sua voce rispose.
"Pronto?"
"Ciao, sono Claire, mi passi Justin per favore?"
"Justin non è qui"
Sentendo quelle parole, arricciai le labbra, perplessa. 
"E dove si trova?"
"Non so, è uscito poco fa. Forse sta venendo da te"
La ringraziai e chiusi la chiamata.
Se solo quel ragazzo possedesse un dannatissimo telefono, eviterei di dover chiamare quella troietta.
Mentre attendevo l'arrivo di Justin, scesi a fare colazione.
Era domenica, e come sempre i miei genitori erano già seduti intorno alla tavola con il giornale tra le mani.
"Buongiorno" li salutai.
"Ciao tesoro" esclamarono in coro.
"Stavamo parlando di quello che è accaduto al padre di Jake, è terribile" disse mia madre con un filo di voce. I miei genitori e quelli di Jake, erano amici fin dai tempi del college, ma una volta che i Fulton si trasferirono a Dallas, si erano un po' persi di vista.
"Già.." mormorai inzuppando un biscotto nel the ancora bollente.
"È un bene però che Jake studi qui all'università, potrai stargli vicino. Secondo me ne ha bisogno. Anche se con te si è comportato male" aggiunse mio padre.
Annuii e finii di fare colazione nel silenzio più assoluto.

Una volta in camera, per poco non mi venne un infarto.
Justin era seduto sul mio letto, con la testa bassa e le mani incrociate.
"Ehi, mi hai fatto prendere un colpo!" dissi, sorridendo subito dopo.
Ero felice che fosse lì.
Alzò il viso e mi guardò accennando un sorriso.
Mi avvicinai a lui e lo baciai con dolcezza, mettendogli le mani intorno al collo.
"Mi sei mancato amore" sussurrai sulle sue labbra carnose.
Non disse nulla.
Mi staccai un poco per poterlo osservare meglio in volto.
Solo allora notai la sua espressione, per niente rilassata, ma al contrario piuttosto tesa.
"Tutto okay? Hai una faccia!"
Gli accarezzai una guancia, spronandolo a parlare, e prima di farlo il biondo deglutì.
"Ho fatto sesso con Jennifer"
Mi cadde il mondo addosso.
Il cuore perse un battito, per cominciare ad accelerare a dismisura fino a ritrovarmelo in gola.
Dagli occhi cominciarono a scivolare lacrime, che raggiunsero perfino il mio collo.
Si voltò verso di me e l'unica cosa che mi sentii di fare fu mollargli uno schiaffo in pieno volto.
"Come hai potuto?" urlai. "Mi fai schifo Justin, mi fai schifo!"
Gridai con tutto il fiato che avevo. Lo colpii più volte in viso e sul petto, ma lui se ne stava fermo, a subire le mie ritorsioni, senza dire una parola.
"Sei solo un fottuto pezzo di merda. E io che credevo che fossi speciale e diverso da chiunque altro! Vattene via!"
La mia voce cominciava ad andarsene per via dei decibel troppo alti.
Presi a pugni la porta, l'armadio, finchè non arrivarono di corsa i miei genitori e tentarono di calmarmi senza successo.

Due ore dopo ero ricoverata su un lettino di ospedale per crisi respiratoria e attacco di panico.



Spazio Autrice
Okay, chi come me odia Justin?
Su le mani.
A parte le mie solite minchiate, come vi sembra il capitolo?
Secondo voi cosa succederà nel prossimo?
Justin si farà perdonare o tornerà a consolarsi da Jennifer?
Alla prossima girlz 😘😘

Ps: ringrazio hvnterenee per il manip che vedete in foto ❤❤

My Essence || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now