Cap. 20

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JUSTIN POV

Non potevo credere di essere salito in macchina con una sconosciuta, per giunta amica di Claire. Ma dovevo scoprirne di più.
Volevo essere sicuro che la mia mente non stesse giocando brutti scherzi.
"Quindi tu sei Jennifer?" domandai voltandomi verso di lei.
La rossa si girò a guardarmi e sorrise.
"Esatto. E tu sei Justin" disse sorridendo.
"Già" risposi scrutando a fondo il suo viso lentigginoso.
"Bene Justin, se mi dici il tuo indirizzo ti riporto a casa" disse senza staccare gli occhi dalla strada.
Quella domanda mi costrinse a riportare lo sguardo fuori dal finestrino.
"Ancora qualche isolato e ci siamo" mentii.
La ragazza annuì, continuando a guidare.

Dopo poco, giunti in prossimità di una stradina ricca di villette colorate, le dissi di accostare la macchina. "Ecco, sono arrivato. Adesso posso andare anche a piedi, ti ringrazio per il passaggio"
Feci per aprire la portiera, ma mi fermai subito dopo. Rimasi in macchina e voltai il viso verso il suo. La guardai intensamente negli occhi, prima di porgerle la domanda che tanto mi assillava.
"Quindi davvero riesci a vedermi?"
Il suo viso, ovviamente, assunse un'espressione stupita."Certo che riesco a vederti, hai qualche dubbio?" esclamò ridendo.
Glielo dico o lascio perdere?
"Beh si, siccome solo tu e Claire sembra riusciate a vedermi"
Detto ciò, Jennifer si appoggiò meglio il sedile. L'espressione sul suo volto ancora più confusa.
"Posso dimostrartelo" dissi scendendo finalmente dalla macchina.
Mi diressi verso la direzione opposta a dove aveva parcheggiato l'auto, e affiancai una signora a piedi con il cane. Mi fermai a pochi metri da lei e la salutai con la mano. Ma ovviamente, la donna non si accorse della mia presenza e tirò dritto per la sua strada.
Nel preciso momento in cui la donna mi superò, la ragazza scese dall'auto con la bocca spalancata. Tornai verso di lei con le mani nelle tasche dei jeans, e mi appoggiai al cofano dell'auto.
"Oh mio dio! Non è possibile! Com'è... Che cosa sei? Un fantasma?"
Non era spaventata, oserei quasi dire entusiasta di ciò che aveva appena avuto modo di vedere. Allungò una mano verso di me e mi sfiorò un braccio.
"Riesci a sentirmi?"
La sentii stringere di più la presa, per poi annuire sorridendo. "Sì, in carne ed ossa"
Sorrisi anch'io insieme a lei e di colpo, senza un evidente motivo, l'abbracciai.
Forse avevo qualche speranza.
Le sue labbra, premute contro il mio petto, lasciarono fuoriuscire una leggera risata. "È strano, vero? Essere invisibili intendo" mormorò staccandosi dal mio corpo.
Annuì senza aggiungere altro.
"Quindi non è vero che abiti qui..." disse indicando la via in cui eravamo fermi da dieci minuti.
"Non abito da nessuna parte" risposi. "Comunque adesso è meglio che vada, anche se non so dove" dissi ridendo.
Jennifer si spostò una ciocca di capelli ramati dietro l'orecchio, e con voce gentile mi chiese "se vuoi ti posso ospitare a mia, tanto i miei genitori sono sempre a lavorare o fuori città"
Un normale ragazzo innamorato avrebbe risposto di no all'istante, ma io non sono normale, si sa.
Ci pensai un po' su.
"Forse prima dovrei parlarne con Claire, sai stiamo insieme da poco e non voglio che nascano subito incomprensioni" risposi cercando una giustificazione valida.
La rossa annuì. "Oh, certo. Perchè non la chiami?" propose.
Sarebbe fantastico, se avessi un cellulare.
"Ehm, non ho un telefono purtroppo..." sussurrai.
La ragazza estrasse uno smartphone dalla tasca dei jeans, fece scorrere il pollice sullo schermo e me lo passò.
"Ho già attivato la chiamata" disse per poi restare in attesa.

CLAIRE POV

"No. La risposta è no!" sbraitai camminando a grandi falcate da una parte all'altra della mia stanza.
"Ma perchè? Avrei un tetto sulla testa almeno, non ti importa?"
Come diavolo gli era saltato in mente di chiedere al mio ragazzo di andare a vivere a casa sua? Quella... Dio che nervoso!"
"Justin, se vuoi un tetto sulla testa vieni qui cavolo. Cosa c'entra lei? Anche se hai scoperto che riesce a vederti come me, non significa che puoi prenderti certe libertà" sbottai irritata.
"Piccola calmati ti prego, non sarai gelosa?!" domandò con una vocina insopportabile.
"Beh, può anche darsi" risposi sedendomi sul letto. Sbuffai.
"Beccata!" rise.
"Sì bravo ridi, perchè non hai risposto subito di no? E poi perchè mi chiami dal suo cellulare?"
Questa volta la mia voce era più calma, ma delusa.
"Amore perchè non ho un telefono, e poi sai cos'è successo l'altro giorno con tuo padre, vuoi che ricapiti? Non credo.."
Aveva ragione, ma saperlo a casa di Jennifer mi avrebbe fatto uscire di senno.
"Se hai paura che ti tradisca, beh, non succederà. Te lo assicuro" sussurrò dolcemente il biondino dall'altro capo della linea.
"Sarà meglio per te. Passami Jennifer"
Non appena la voce della rossa raggiunse le mie orecchie, la misi sull'attenti.
"Ciao Jenny. Dunque, spara: che intenzioni hai con Justin?" chiesi acida più che mai.
"Ehi tesoro, non scaldarti. Siamo amiche, di cosa hai paura?" mormorò lei di rimando.
"Io e te siamo solo in classe assieme, non siamo amiche. Comunque, apprezzo il fatto che tu voglia ospitare il mio ragazzo, ma azzardati anche solo a toccarlo o altro, e te la farò pagare. Sono stata abbastanza chiara?" chiesi minacciosa.
"Sei stata chiarissima Claire, ma non devi preoccuparti. Se lo toccherò, è perchè sarà lui a volerlo" e detto questo chiuse la chiamata.

Rimasi con l'amaro in bocca. Justin a casa di Jennifer, da soli, e quella frase da stronza prima di riattaccare.
Non mi fidavo di lei, e questo era ovvio, ma di lui mi fidavo?




Spazio Autrice
Buongiorno stelline care!!!
Dopo tipo un mese e mezzo sono riuscita ad aggiornare questa FF.
Che dire?
Questa Jennifer, immagino non vi piaccia, ma magari ha i suoi lati positivi. Chissà ;)
Lascio a voi i commenti :)
Alla prossima ragazze :*

My Essence || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora