Cap. 29

2.6K 156 154
                                    

L'indomani mattina mi svegliai con un tremendo mal di testa. Avevo dormito male, come da molti giorni capitava, e in più ero ancora sconvolta per via di quel sogno. Continuavo a ripetermi che era impossibile che avessi solo sognato, che Justin era davvero lì, nella mia stanza, e stava davvero per baciarmi.
Claire, torna alla realtà, pensai alzandomi a fatica dal letto, dopo che il suono della sveglia mi aveva dato il suo trillante buongiorno.
Andai verso il bagno a passo di zombie e una volta davanti allo specchio non potei fare a meno di notare le enormi borse che avevo sotto gli occhi. E non stavo parlando di due Louis Vuitton.
"Non posso andare a scuola ridotta così" sussurrai tra me e me, quindi afferrai il correttore e diedi una leggera spennellata sulle parti desiderate. Applicai un filo di matita e anche due passate di mascara, giusto per rendere il tutto un po' più presentabile.
Scesi a fare colazione con una tazza di latte e cereali, dopo di che me ne tornai in bagno a lavarmi i denti e infine in camera a vestirmi: jeans sbiaditi, maglietta bianca con un cactus disegnato sul seno sinistro,  una felpa grigia e le mie amate e vissute converse nere. Molto easy.
Afferrai lo zaino buttato ai piedi del letto e uscii di casa diretta alla fermata dell'autobus.
Mentre aspettavo seduta sulla panchina, mi arrivò un sms.

Da Shay: sono già a scuola e sembra che da oggi avremo un nuovo compagno. Un po' tardi per iscriversi no? Dove sei comunque?

Un nuovo compagno alla metà di Marzo? Che strano. In ogni caso, risposi solamente all'ultima domanda.

A Shay: sto aspettando l'autobus. A dopo.

Dopo pochi secondi dall'invio, il grande mezzo si fermò davanti a me, permettendomi così di salire.

Una volta davanti al cancello dell'istituto, vidi la mia migliore amica venirmi incontro.
"Sono troppo curiosa di vedere chi è il nuovo ragazzo, tu no?"  domandò prendendomi a braccetto e trascinandomi verso la nostra classe di inglese.
"Ciao anche a te, eh" risposi sarcastica. "Comunque come fai a sapere che è un ragazzo? Potrebbe essere anche una ragazza!" aggiunsi.
Lei fece spallucce, dicendo che avrebbe preferito di gran lunga un altro compagno, dato che di oche e baldracche ne avevamo fin troppe.
In effetti non aveva tutti i torti.
Mentre aspettavamo la professoressa McCartney, raccontai a Shay cosa avevo fatto a Jennifer il giorno precedente.
"Coooosa? Tu hai rotto il naso a quella puttana? Non ci credo Claire, sei il mio mito!" disse a voce per me troppo alta.
"Cristo santo Shay, non urlare!"
Stavo per dirle anche del sogno, ma in quel momento la porta si spalancò, lasciando entrare la figura della professoressa.
"Buongiorno a tutti" iniziò, appoggiando libri e registro sulla cattedra. "Non so se lo sapete, ma da oggi avrete un nuovo compagno di corso" poi guardando verso la porta, la quale era rimasta aperta, aggiunse "vieni pure avanti"
E nell'istante in cui il nuovo arrivato si fece avanti, il sangue mi si gelò nelle vene.
Non è possibile, fu la prima cosa che pensai.
Quello era...
"Justin.." mormorai a bassa voce, sfregandomi gli occhi incredula.
La ragazza di fianco a me mi guardò scioccata.
"Come? Quello è... Oh mio dio"
Come cavolo era possibile tutto ciò? Di sicuro stavo ancora sognando ed ero ancora sdraiata nel mio letto. Doveva per forza essere così.
Quindi chiusi gli occhi e poco dopo li riaprii.
Con mia grande sorpresa ero davvero in classe e accanto alla McCartney c'era proprio Justin. Il mio Justin.
Deglutii. La testa cominciò a girarmi come un vortice e per poco non svenni.
"Allora ragazzi, questo è Justin Bieber, e sarà compito vostro fare in modo che si ambienti e che si metta in pari con voi"
Ma quindi... Era proprio lui!
Appoggiai il gomito al banco e vi appoggiai sopra la fronte. Sentii i battiti del mio cuore accelerare a dismisura.
È qui, e lo vedono tutti. Non sto sognando.
"Siediti pure ragazzo, di fianco a Forbs c'è un posto vuoto"  disse la vecchia.
Forbs.. Oh no, era proprio davanti a me. E infatti vidi Justin avvicinarsi al mio banco.
Appena incrociò il mio sguardo, divenni paonazza. Abbassai subito il viso e cercai di fare dei respiri profondi mentre Shay mi dava dei colpetti sulla spalla chiedendomi insistentemente se fosse davvero quel Justin.
Non riuscii a rispondere.
Una volta seduto, e quindi a pochi centimetri da me, il suo profumo mi pervase le narici, inebriandomi.
"Justin.. Sei tu" mormorai. La voce mi tremò.
Il cuore mi balzò in gola appena notai il suo viso voltarsi lentamente nella mia direzione e sorridere, senza però farsi notare.
Dovevo parlargli, dovevo assolutamente uscire dall'aula e sperare che lui mi seguisse.
Come era possibile che ora tutti lo vedessero? E cosa sarebbe successo con le altre ragazze?
Guardai nella direzione delle mie compagne e, come sospettavo, ogni sguardo era diretto al nuovo arrivato.
Deglutii nuovamente e alzai la mano.
"Sì Morèl, dica.."
"Non mi sento molto bene, potrei uscire qualche minuto?" domandai fingendo di stare male.
Appena ottenni il consenso, mi alzai e senza guardare nessuno uscii il più velocemente possibile dall'aula.
Ti prego, fa che mi segua.
Mi fermai davanti alla porta del bagno delle ragazze, la stessa che avevo sbattuto il giorno prima dopo la chiacchierata con quella sgualdrina da quattro soldi, e attesi impaziente.
I minuti passarono, controllavo l'orologio ogni secondo, arrivando addirittura a convincermi che lui non ricordasse niente.
Ma poi, ecco che da dietro l'angolo sbucò la sua figura slanciata, nei suoi jeans neri a vita bassa e nella sua t-shirt bianca con scollo a V.
Grazie a Dio.
I nostri sguardi si incatenarono e dai miei occhi fuoriuscì una lacrima.
"Claire.."
Il mio nome, si ricordava chi ero allora.
Presa da una smisurata euforia, mi misi a correre verso di lui e gli saltai in braccio, come nel sogno che avevo fatto. Lo strinsi forte, più che potei, e allacciai le gambe al suo bacino mentre ormai le mie guance erano bagnate dalla potenza con cui le lacrime scorrevano.
"Amore mio, sono qui" sussurrò lui, ed io continuavo a piangere dalla gioia. Non volevo staccarmene, per nulla al mondo, così gli rimasi in braccio.
"Ma.. Come è possibile? Voglio dire, tu.. Oh Justin sono così felice, non riesco a smettere di piangere"
Lo sentii ridere, e credetemi se vi dico che mai suono fu più bello di quello.
Mi mise a terra, ma non tolse mai le mani dai miei fianchi. "Non so come è successo, ma stamattina la gente per strada ha cominciato a notarmi, addirittura una signora mi ha sorriso. Lì per lì non ci credevo ma quando un signore all'angolo di una via, mi è quasi venuto addosso e mi ha chiesto scusa non ho più avuto dubbi" disse.
"È merito tuo, Claire. Tu hai sempre creduto in me, ed ora,  grazie alla tua forza e al tuo amore nei miei confronti, mi hai fatto diventare reale, dandomi quella speranza che avevo perso ormai da tempo"
Lo ascoltai con le mani sulla bocca. Ero troppo emozionata per parlare, ma una cosa riuscii a dirla.
"Ti prego baciami" sussurrai.
In pochi secondi le sue labbra furono sulle mie, le mie mani stringevano i suoi capelli e i nostri corpi emanavano un'elettricità da 500 volt.
Continuavo a sperare che non fosse un sogno, perchè se lo fosse stato, ne sarei morta.
All'improvviso, un colpo di tosse, ci obbligò a staccarci.
Era Shay, che ci fissava tra l'imbarazzato e il divertito.
"Mi spiace interrompervi piccioncini, ma la vecchia ha detto che dovete tornare in classe"
Justin mi guardò e sorrise, ed io gli accarezzai il viso delicatamente.
"Andiamo?"
Lui annuì. "Abbiamo tutta la vita per baciarci e stare insieme"




Spazio Autrice
Fine.
La storia è conclusa. Ha pochi capitoli lo so, ma spero vi sia piaciuta e soprattutto che il finale sia di vostro gradimento.
Che dire, grazie a tutte per il supporto, davvero. All'inizio pensavo che questa storia non piacesse a nessuno, ma mi sono ricreduta.
Quindi di nuovo un immenso grazie ❤
Se vi piacciono le mie storie, ricordate che ho iniziato il sequel di Saver e che continuerò anche A terrible secret.
Ora sta a voi, decidere se la vostra avventura con me finisce qui o invece continua.
A presto ragazze 😘😘

My Essence || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora