Capitolo 4

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Levi's pov

Stringo il cuscino ed inarco la schiena in avanti , ansimando.

-Fa male !-
Ringhio, stringendo forte il cuscino tra le mie mani.

-Quante storie per una ceretta .-
Sbuffa Hanji , mettendomi altra cera sulle gambe .
Poggia la striscia e tira via i peli.
Urlo .

-Non dovresti essere l'uomo più forte dell'umanità ?-
Ridacchia.

-Se tu ci metti poca delicatezza nel fare cose non è colpa mia .-
Sputo con disprezzo.
La sento di nuovo ridacchiare .

-Dai, Manca un altro po'.-
Mi alza i boxer , che vanno a coprire le mie natiche , e sparge altra di quella roba così appiccicosa .

-Ti odio.-
Dico a denti stretti , una volta che tira via.

-Fatto !-
Esulta felice .
Sento tutte le gambe bruciare.
Non farò mai più la ceretta in vita mia .

-Ma era proprio necessario ?-
Mi porge dell'olio, dicendomi di metterlo sulle gambe e così faccio .

-Potevi anche passarti
la lametta .-
Ridacchia e rimette l'olio nella borsa .
La fulmino con lo sguardo:- sei una stronza .-

-Lo so. Ed ora .- si volta verso la borsa e rovista all'interno, cerco di intravedere , sporgendomi un po' , ciò che sta cercando .-è l'ora del trucco !-
Tira fuori una trousse e pennelli di varia lunghezza .

-Voglio morire .-

[...]

È troppo stretto .
Non entra .
Trattengo il respiro e lo infilo per bene .
È caldo.

-Levi, esci che sono curiosa di vederti !-
Urla Hanji fuori dalla mia stanza .
Stringo i pugni, guardandomi un'ultima volta allo specchio; per fortuna , Hanji non mi ha truccato troppo , solo un leggero filo di trucco , ma ha esagerato con il rossetto facendomi sembrare una puttana .
Ha fatto i boccoli alla parrucca nera .
Esco fuori , cercando di essere più femminile possibile che se i gancetti del reggiseno premono sulla pelle della mia schiena e le mie gambe danno alcuni segni di cedimento a causa dei tacchi.

-Ma come sei carina !-
Poggia le mani incrociate sul petto e le si illuminano gli occhi .

-Muori.-

Si vola e si dirige verso la sua borsa , tirando fuori un paio di auricolari neri ed un microfono con un filo dello stesso colore .
Inarco un sopracciglio.

-Se sentisse la tua voce maschile si
insospettirebbe molto.-
Spiega accuratamente , porgendomi tutto.
-Cos'è ?-
-L'ho preso nel laboratorio, tu muovi solo la Bocca , poi me la vedo io.-
Mi dà anche un piccolo pugnale incastrato in una cinghia.
-Nascondilo sotto al vestito.-
Alzo il vestito e stringo la cinghia sulla coscia .
-Non avevi detto che non c'eri stasera ?-
Inarco un sopracciglio, mentre lei si mette un auricolare dietro l'orecchio .
-Ti aiuterò . Ho fatto spostare l'appuntamento .-

[...]

La villa è immensa e maestosa .
Quando arriviamo li , Hanji aspetta nella macchina , annuendomi mentre mangia un pezzo di pizza , ed io scendo dall'auto, raccomandandole di non sporcare nulla dato che è la mia fottuta macchina .
Controlla i miei spostamenti tramite una piccola telecamera incastrata sul corpetto del mio vestito, che funge da lustrino .
"Devi solo ammaliare Erwin Smith con il tuo fascino."
Mi ha raccomandato prima di lasciare il mio appartamento .
Rischio di inciampare un paio di volte .
-Dannati tacchi .-
Impreco a bassa voce e , quando rialzo la testa , mi ritrovo davanti alla porta della villa, che si apre , rivelando la figura di un uomo alto e slanciato.
Le spalle abbastanza larghe vengono messe in risalto dalla camicia bianca con sopra un panciotto nero .
Ha , inoltre , i pantaloni bianchi stretti sulle caviglie e , ai piedi, delle scarpe nere come il panciotto .

-Tu devi essere la signorina Lavinia Ackerman?-
Gli annuisco.
-Lavinia.-
Ridacchia Hanji , nel mio orecchio , tramite l'auricolare .
Che nome di merda che mi ha scelto.
-io sono Erwin Smith, la stavamo aspettando, si accomodi .-
Si fa da parte , mentre io entro velocemente .
Mi guardo intorno e rimango estasiato dalla bellezza di quella
villa .
L'interno il soffitto ad arco a botte dove sopra c'è un murales dipinto che raffigura vari soggetti .
Ai lati dell'entrata ci sono due mobiletti posti ai lati.
Sulla destra , invece , c'è un arco , accentuato dal legno, che porta verso quello che è il salone dove ci sono vari invitati a questa specie di festa .
-Ricordati, devi ammazzare e non divertirti.-
Mi dice Hanji .
Erwin afferra il mio braccio, conducendomi verso il buffet .
-Si serva pure.-
-Lui è il sospettato per tutti quegli omicidi.-
Continua a dire Hanji .
Guardo verso Erwin , non trovandolo più .
Mi volto , vedendo solo gente ridere e bere .
Avviato una chioma bionda .
Eccolo lì , il parrucchino che cammina .
Scanso varia gente , mentre lui si guarda intorno e si avvicina ad una porta , facendo attenzione a non essere visto da nessuno .
Entra all'interno .
Mi avvicino alla porta e la apro , entrando .
Vengo afferrato da due mani sui miei fianchi.
Dei baci umidi si appiccicano sul mio collo.
-Sapevo che saresti venuta .-
Sussurra Erwin al mio orecchio, mentre infila una mano sotto la mia gonna .
Deglutisco, cercando di staccare la sua presa che ancora persiste .
Riesco ad afferrare il coltello sotto la gonna e lo tiro fuori, puntandoglielo poi alla gola .
-Lasciami stare , verme .-
Ringhio, spingendo al lama sulla sua pelle.
Attacca la schiena al muro, con un'espressione spaventata e sorpresa dipinta sul volto .
-Levi !- urla Hanji .- ti sei fatto scoprire . -
La ignoro .
Lo guardo negli occhi .
-Sei trans ?-
Balbetta lui.
Levo la parrucca , ringhiando.
-Sono un uomo , idiota .-
-Mi
Puoi lasciare ?-
Balbetta .
-No, prima devi rispondere ad un paio di domande .-

#spazioautrice
Buona festa della donna !:D e poi c'è ... Mia madre che , invece di farmi la mimosa ( che me l'ha fatta ma sh ) , mi regala un pesciolino rosso.

Il rumore dell'umoreWhere stories live. Discover now