Capitolo 20

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Levi's pov

Dopo essermi fasciato per bene le nocche, controllando anche se ci sia qualche goccia di sangue, mi lascio cadere sul pavimento freddo del bagno , rilasciando un sospiro tremante e poggiando la schiena vicino alle piastrelle fredde del muro.
Non importandomi del fatto che questo bagno , molto probabilmente ,avrà più germi delle lenti degli occhiali di Hanji. Mi passo una mano sulla faccia , facendola scivolare via per poter poggiare il gomito sul mio ginocchio. Forse...nei suoi confronti, dovrei fare l'indifferente se voglio stare così tanto lontano da lui.
Mi alzo lentamente dal pavimento e riapro il getto dell'acqua del lavandino. Con la mano buona, mi spuzzo un po' della sostanza sulla faccia e la struscio leggermente , inumidendomi le palpebre, le guance e la bocca.
Sbuffo, sputando dell'acqua che era entrata dentro la mia bocca e raddrizzo con la schiena.
I miei occhi sono leggermente umidi, e non è per colpa dell'acqua.
Non posso scoppiare ora a piangere , se andassi da Hanji mi prenderebbe per una checca, vedendomi con le lacrime agli occhi.
Scuoto velocemente la testa , tirandomi poi un paio di schiaffi sulle guance e smettendo fin quando non appaiono dei segni rossi .

-Stronzo

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-Stronzo.-
Ringhio e , con la mano buona , tiro un pugno allo specchio, facendolo frantumare in mille pezzettini alcuni dei quali entrano nelle nocche della mano . Stringo i pugni, strizzando gli occhi e stringendo la mano vicino al petto , per poter recuperare delle fasce con una pinzetta.

Eren's pov

Hanji tira fuori la radiografia nuova di zecca , per potermela far vedere e spiegare così se ho qualcosa alla gola. Spegne le luci dello stanzino, mentre aziona i monitor sulle pareti per ingigantire la cosiddetta "foto", perché lei la chiama così.
la ispeziona accuratamente , massaggiandosi il mento tra due polpastrelli , e mugugna .

-cos'ho ?-
Tossisco appena , portando una mano sulla gola per cercare di alleviare il dolore che sembra corroderne le pareti .

-Nulla , solo un piccolo graffio interno ... se fossi entrata un secondo dopo ,probabilmente, ti avrebbe ucciso.-
Deglutisco a fatica , dato che mi è impossibile anche fare quello, e mi alzo lentamente

e seguo Hanji con lo sguardo che prende tra le mani quel pacchetto di pillole che mi ha mostrato prima

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e seguo Hanji con lo sguardo che prende tra le mani quel pacchetto di pillole che mi ha mostrato prima.
Mi viene vicino e me lo porge :-Sta attento.- mi raccomanda per la seconda volta , come se fosse una madre alla quale il figlio sta per uscire di casa la prima volta.
Sfortunatamente, io non ho mai provato questa sensazione.
Anche se, per caso, mi drogavo ai miei non importava una beata sega .
Le sorrido , raccogliendo il pacchetto con una mano e mettendolo nella tasca del jeans.
La porta della stanza si apre , rivelando la figura del corvino che si dirige al centro della stanza , dove c'è la scrivania , per raccogliere il suo giubbotto ed indossarlo.
Raggiungendo a passi veloci la porta.

-Levi.-
La voce grave e preoccupata della castana lo fa fermare davanti ad essa , ma con le spalle voltate verso di noi.
Lei si avvicina a lui e fa per poggiargli le mani sulle spalle.
Subito un impeto di gelosia si impossessa del mio corpo e sento il respiro che viene a mancare.
Merda.
Prendo il pacchetto di pillole e ne ingoio una , calmandomi da subito.
Il corvino scosta le mani di Hanji con una spallata , borbottando acidamente un :-Non toccarmi.-

-Perché quelle bende ?-
Gli chiede lei , riuscendolo a voltare verso di se ma , nonostante le proteste del corvino, gli prende le mani e guarda le bende .

Noto qualcosa di strano .
Ogni azione che fanno appare sfocata , man mano che passa il tempo, insieme all'ambiente circostante.
I rumori mi giungono sempre più ovattati alle orecchie .

-Hanji...-
Riesco a balbettare prima di vedere completamente nero .
Il mio corpo viene a contatto con qualcosa di morbido e sento la voce preoccupata della donna urlare il mio nome.

Il rumore dell'umoreOnde as histórias ganham vida. Descobre agora