Capitolo 5

8.4K 611 310
                                    

-Mh ... Sei sicuro di non sapere niente più ?-
Chiedo a quel pervertito, poggiando la punta delle scarpe sul suo cazzo e facendo pressione con il piede, mentre è legato alla sedia.
Scuote la testa frettolosamente , mugolando .

-Giuro.-
Balbetta .
-Ti prego, liberami .-
Punzecchio il polpastrello del dito con la punta del coltello e lo guardo, assottigliando le palpebre.
Quest'idiota pompato mi ha detto poco e niente .
Con le sue informazioni mi ci posso pulire il culo.
Levo il piede dal cavallo dei suoi pantaloni e lo appoggio a terra, riponendo poi il coltello nella cinghia legata sulle gambe.

-Ti libero, ma ad una condizione ... -
Mi guarda con gli occhi lucidi :- tutte le condizioni del mondo, basta che non mi ammazzi.-
Mi dirigo dietro la sedia, tirando fuori il coltello e mettendo la lama affilata sulle corde:- non devi parlarne con nessuno, se no ti taglio il cazzo e puoi dire anche addio alla tua vita sessuale attiva
.-
Taglio le corde , mentre Hanji ridacchia al mio orecchio, e prendo la parrucca per potermela rimettere sulla testa.

-Non ne parlerò con nessuno. Promesso.-
Balbetta spaventato.

-Sarà meglio per te.-
Dico, voltandomi e camminando verso la porta per aprirla in modo tale da potermene andare via da quel posto .

Rientro nella macchina , dopo essermi assicurato che nessuno mi abbia visto quando sono uscito da quella villa , e ricevo un'occhiata minacciosa da parte di Hanji che , a dirla tutta, mi
fa abbastanza paura .
Non ho
Paura di nulla , ma mai far incazzare Hanji ... Ti puoi considerare un uomo morto e puoi anche prepararti la tomba.

-Che cazzo ti è preso ?!-
Sbuffo, incrociando le braccia al petto, e lei mette in moto , sgommando sull'asfalto.

-Mi stava quasi per violentare !-

-Ti stavi alle sue avance .-
Rotea gli occhi, scalando di marcia e voltando all'angolo .

-Il mio culo è troppo prezioso per essere usato da uno come quello... -
Borbotto.
-... L'hai visto, no ?!-
-L'ho visto e come , ed è anche abbastanza figo.-
Sussurra lei.
-Tsk... Come il bagno di casa mia .-

Dopo un po' di tempo, parcheggia davanti casa mia e scendo, salendo poi le scale per arrivare davanti al mio appartamento.

[...]

Ho bisogno di calmarmi .
Ogni volta , non posso arrivare stizzito al lavoro solo perché uno dei miei serpenti rompicazzo cerca di mangiarmi già a prima mattina , quando ho un'erezione bella grossa da soddisfare.

Entro nel bar , sbattendo la porta che per poco non colpisce un povero cliente di passaggio che per giunta mi versa anche il caffè addosso.
Alzo gli occhi , scontrandoli con quelli verde prato di un moccioso che inizia a balbettare delle
scuse .
Non potendolo prendere a calci, me ne vado dietro al bancone , indossando poi la mia divisa da lavoro .
Mi metto alla mia postazione di lavoro, con Oulo che mi dice come dirigere i miei movimenti , e vedo che quello stupido ragazzino si incammina verso di me.
Sta parlando con un tizio biondo , forse il suo amico, e della mia presenza dietro il bancone non se ne proprio accorto.
Infatti, quando mi nota , sgrana gli occhi ed il colorito sulle sue guance diventa color porpora.

-Un caffè .-
Risponde l'amico , solo quando nota che il ragazzo castano ha difficoltà nel parlare .
Annuisco e preparo un caffè , ma , prima di porgerglielo , gli dico:- mi raccomando, non versarlo di nuovo addosso a me che i miei vestiti già sono stati lavati .-
Sbuffo e ritorno a lavare le tazzine.

Eren's pov

Che tizio strano.
Antipatico e pure basso.
Lo guardo con la coda dell'occhio , assottigliando le palpebre, mentre bevo il mio caffè .

-Armin.-
Mi volto verso il biondo che subito ricambia il mio sguardo.
-Andiamocene.-
Poggio i soldi sul bancone e , senza nemmeno salutare , me ne vado fuori da quel bar.

Quel cameriere non merita proprio di vivere .

-Eren.-
La voce di Armin mi riporta sulla terra, strappandomi dai miei pensieri .

Ho molti modi per far soffrire un bastardo come quello.
Stringo i pugni e cerco di donare un sorriso amichevole al ragazzo vicino a me .

-Cosa ne dici di andare in sala giochi ?-
Annuisco.

Dopotutto, sparare con un pistola ( anche se è finta ) può farmi rallegrare un po' la giornata.

Il rumore dell'umoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora