Capitolo 35

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Eren's pov

Sono passati cinque mesi dall'inizio della convivenza insieme a Levi.
Abbiamo imparato a capirci, più o meno. Le crisi sono diminuite , grazie alle pillole, recuperate da Hanji, che assumo ogni giorno .
A parte il livido sul braccio di Levi e qualche graffiatura su varie parti del corpo, se l'è cavata piuttosto bene.
Per quanto riguarda la donna , Erwin si è proposto per aiutarla nelle faccende di casa .
E , a quanto pare, tra i due c'è un grande feeling ed io e Levi speriamo tanto che si fidanzino.
Infatti l'uomo, dopo aver scortato Hanji dall'ospedale a casa sua, si è trasferito immediatamente da lei, anche per controllarla .
La pelle sta crescendo , dopotutto non dopotutto non erano molto profonde le ferite che mi sono autoprocurato.
Anche se , i miei amici continuano a domandarmi come me li sia procurati.
Afferro una fetta biscottata e la porto alla bocca .
Guardo Levi, che sta sfogliando un giornale mentre beve del tè in una tazza nera .
Faccio scorrere lo sguardo per vedere il modo bizzarro con cui afferra una tazza .
Mi incanto su i suoi movimenti , quando accarezza la tazza con i polpastrelli di quattro dita per poterla poggiare giù, sul tavolo in legno.
Volge lo sguardo verso di me .
Guardo il suo volto , più pallido del solito a causa delle mie crisi, occhiaie molto accentuate ed espressione molto stanca.

-Io devo andare a lavoro. Tu devi andare a scuola ? -
Chiede con un filo di voce, richiudendo il giornale per poterlo poggiare sul tavolo. Annuisco.
Mangio del tutto la fetta biscottata e sguscio fuori dell'appartamento. Stringo lo zaino in spalla , guardando la porta dell'appartamento della ex coinquilina e fidanzata di Levi , quella che ho ucciso io.
Ora l'ha affittato una coppia con cinque bambini che fanno chiasso dalla mattina alla sera.
anche per questo Levi è un po' stressato, tanto che la notte , invece di andare a dormire , si mette a giocare a carte e conta le volte in cui la mamma urla ai propri bambini in un giorno . Mi volto verso l'ascensore e premo il bottoncino per scendere al primo piano. Sguscio fuori dal palazzo, una volta aperte le porte , e corro sul marciapiede , per poter raggiungere la fermata dello scuolabus.
Entro dentro , proprio nel momento in cui le porte si stavano chiudendo ,e , con il fiatone , cerco con lo sguardo i miei amici.
Avvisto Armin e subito mi siedo vicino al suo posto libero.
Mi sorride e mi saluta con un cenno del capo.
Ricambio con un sorriso e mi accorgo la mancanza di una persona.

-Dov'è Mikasa ?-
Si gratta la testa e fa un'espressione imbarazzata.
-Lei è a letto con la febbre .-
Oh...solo ora mi viene a mente qualche giorno fa in cui la corvina mi annunciava che non sarebbe venuta scuola , oggi.
Mugolo in risposta e , quando lo scuolabus arriva a destinazione, entrambi scendiamo dal veicolo.
Guardo la scuola , di un grigio cupo e tetro.
Dopo la notizia del ritrovamento dei ragazzi morti, hanno aperto un nuovo edificio con un nuovo preside e dei nuovi docenti.
Incomincio a camminare verso le porte principali , quando faccia di cavallo, o meglio Jean il rompipalle , mi si piazza davanti e spalanca la porta , facendo spazio al suo amato Marco.
Roteo gli occhi al cielo, pensando che sia inutile regalare attenzioni ad un animale come lui .
Quando sto per entrare anche io , fa per primo ad affiancare Marco e mi sbatte la porta in faccia.
Sbuffo un :-Dannato Jean !-
Armin cerca di calmarmi, dato che ho alzato giusto un Po' la voce.
-Eren , calma. È solo uno stupido.-guardo il biondino , che mi fissa con occhi preoccupati , e sospiro .

Levi's pov

Prima di andare al bar , decido di fare una capatina da Hanji per vedere le condizioni in cui si trova.
Per quanto riguarda Eren, in questi tre mesi , ho solo imparato ad accettarlo. È un bravo ragazzo ma ancora ho capito cos'è quella forza interiore che lo spinge a fare atti così brutali verso persone innocenti.
Parcheggio davanti casa della bruna e , scendendo dalla macchina, mi dirigo poi verso la porta principale dell'abitazione per poter bussare alla porta del suo appartamento.
Scatta il rumore della maniglia e sulla soglia di casa appare un Erwin tutto indaffarato con le faccende di casa , con aggiunta di grembiule e spolverino in una mano.
Cerco di non scoppiare a ridere , vedendolo in quelle condizioni così ridicole , e cerco di andare sull'ironismo.

-Cos'è ti sei trasformato in un mogliettino ?-
L'omone , rotea gli occhi e si fa da parte per potermi permettere il passaggio.
Hanji sbuca dalla cucina , indaffarata con la testa tra alcune scartoffie che ha nella mano.

-Occhialuta '-
Sobbalza , facendo volare alcuni foglietti di piccole dimensioni , e mi guarda, aggiustandosi gli occhiali sul naso, che erano quasi caduti sul pavimento.

-Hey Levi ... ti stavo proprio per chiamare .-
Inclino un sopracciglio :-Per ?-

-Un omicidio che devi compiere questa sera.-


Il rumore dell'umoreWhere stories live. Discover now