Nel fondo della sua anima, Emma aspettava che qualche cosa accadesse. Come i marinai in pericolo, volgeva gli occhi disperata sulla solitudine della sua vita e cercava, lontano, una vela bianca tra le brume dell'orizzonte. Non sapeva che cosa l'aspettasse, quale vento avrebbe spinto quelle vele fino a lei, su quale riva l'avrebbe portata, né sapeva se sarebbe stata una scialuppa o un vascello a tre ponti, carico di angosce o pieno di felicità fino ai bordi.
(Madame Bovary, Gustave Flaubert)
Nota:
Non ho mai letto questo libro, però ne ho ascoltato la versione audio (interpretata da Alessandra Bedino). Ricordo molto bene questo passo. Sarà per il mare, elemento che amo, sarà per l'idea di spazio, solitudine, e vuoto che riesce a trasmettere. Flaubert, con la dimensione fisica delle sue storie, ci sapeva fare, e parecchio. Ci giocava in modo quasi cinematografico.
In anticipo sui tempi, a quanto pare.
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KAMU SEDANG MEMBACA
Passi che val la pena di leggere - [4/8]
NonfiksiQuarto volume della collana "On Writing". Il titolo dice tutto: sono appunti di un lettore, per ispirare nuovi scrittori. Le fonti? I libri più belli.