Trentotto

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Nel tardo pomeriggio, alla fine delle lezioni universitarie, io e Veronica fummo "convocate" in casa Fiore-Ramírez per conoscere e presentarci alla zia di Juan.

Fu Juan ad aprirci la porta, e non appena entrammo in soggiorno la nostra attenzione si spostò su Fernando e zia Lucía che sembravano discutere animatamente.

«Zia, è impossibile! Ti rendi conto che abbiamo meno di tre giorni?» protestava Fernando.

«Niente è impossibile, Fernando. Basta volerlo fare» ribatté decisa la zia.

«Ehm, è proprio questo il punto...»

Osservando la scena mi rivolsi a Juan. «Che è successo?»

«Nostra zia vuole a tutti i costi mettere in scena e registrare l'ultimo atto de La casa di Bernarda Alba in modo da farlo vedere ai suoi alunni... Fernando sta cercando di spiegarle che in tre giorni sarebbe praticamente impossibile fare qualcosa di decente.»

«Ma è fissata con García Lorca!» farfugliò Veronica.

Juan annuì. «Fissata è dire poco. E il bello è che non ci sono personaggi uomini nell'ultimo atto, quindi a noi toccherebbe aiutarla con l'organizzazione.»

«Oh mio Dio, è vero» impallidii «Quindi vuoi dire che saremo tutte noi ragazze a recitare?»

«Ehm, a quanto pare.»

«Scusa, Juan, ma non possiamo rifiutarci?» obiettò Vero.

Scosse il capo. «Rifiutarsi con zia Lucía? Imparerete a conoscerla...»

Prima che potessimo replicare, la zia ci notò e richiamò la nostra attenzione.

«Juan! Sono arrivate?»

«Sì, sì, adesso» annuì il nipote mentre avanzavamo nella sala.

Ci presentammo rapidamente e ci sedemmo sul divano vicino, seguite da Juan, dopo che la zia ci illustrò le sue intenzioni.

«Siete voi che studiate lingue, vero?» ci chiese Lucía a bruciapelo.

Rivolgemmo un'occhiata ai due fratelli e annuimmo, titubanti.

«Bene, tu fai Adela e tu fai Martirio» concluse in tono fermo indicando prima Veronica e poi me.

«Cosa?! In tre giorni?» sbraitò la mia coinquilina.

«In tre giorni.»

«Ma è impossibile fare tutto per bene in tre giorni...»

«Visto? Lo dicono anche loro!» si inserì Fernando.

A quel punto zia Lucía scattò in piedi. «Ragazzi, non ammetto il vostro rifiuto. La rappresentazione si farà, punto. Prima iniziamo e prima finiamo! Chiaro?»

Sospirammo amareggiati, guardandola risedersi con improvvisa tranquillità.

***

«Ahò, sono a casa!»

Eravamo ancora tutti in sala a discutere con i copioni in mano, quando Valerio rientrò.

Encanto [INCONCLUSA] (2015-2017)Where stories live. Discover now