Capitolo 10

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Raggiungo la mia camera, alle mie spalle passi mi seguono .
Non me ne preoccupo, so che è Spike .
Afferro la borsa raccogliendo i pochi oggetti che mi appartengo .
Tutto ciò che mi rimane .
-Cosa stai facendo?- chiede il ragazzo alle mie spalle .
Mi volto ad incontrare i suoi occhi grigi -Non lo vedi tolgo il disturbo - rispondo per poi voltarmi e controllare di aver preso tutto .
-Mi era sembrato di capire che non avessi più niente e nessuno - risponde portando la mano sul ciuffo castano .
Probabilmente Dereck gliene ha parlato ieri sera dopo che sono andata a letto .
-È così! Ma non starò in un posto, dove la mia presenza non è gradita .- rispondo piccata, facendo passi nella sua direzione .
Lui si mette di fronte sbarrandomi la strada - Ascolta, qui almeno hai un tetto sulla testa - cerca di farmi ragionare .
Ha ragione, ma oramai ho preso la mia decisione .
Restare significherebbero troppi guai, cosa di cui non ho bisogno al momento .
Penserò ad un'altra soluzione per mantenere la mia promessa .
-Grazie ma passo, meglio un tetto stellato che avere a che fare con quello stronzo e la sua schizzata- non so da dove vengano fuori queste parole, prima non mi sarei mai espressa così.
Prima.
Come se fosse passato chissa quanto tempo .
Ho a che fare con questo mondo da meno di ventiquattro ore e già mi sto trasformando... In una di loro .

Questa casa mi sta cambiando .
Ma chi voglio prendere in giro?
La vicinanza di quell'insopportabile impertinente fa uscire il peggio di me, è solo colpa sua .
-Sai cosa stai facendo? Quando avrai fame e non avrai soldi, cosa farai?- ritenta .
-Cercherò una mensa per i poveri e se non troverò nulla mi fermero' a chiedere l'elemosina - lo sorpasso dandogli una spallata mentre lui mi da' un'occhiataccia .
Non è lui il motivo della mia rabbia, ma se resto ad ascoltarlo ancora un po , ho paura di non rispondere piu' di me .
Non si arrende e mi segue.
Dannato ragazzo cocciuto.
Mi volto lasciandogli uno sgardo sbrigativo -Grazie per il tuo interessamento, se fossimo in una differente situazione sono sicura saresti stata una persona interessante da conoscere . Ma ora come ora non sono propensa a fare conoscenze .Grazie ancora per tutto . Ci si vede -dico tutto d'un fiato, cercando di porre fine alla sua testardagine, mentre dalla cucina vedo sbucare il ragazzo di costituzione robusta che era con lui la sera precedente .
Mentre sento quest' ultimo chiedere -Ma che ..- io mi dileguo oltre la porta.
L' aria fresca del mattino mi sbatte sul viso.
Faccio un bel respiro, e mi allontano velocemente .
Non so dove mi trovo, la sera prima era troppo buio e io ero in uno stato confusionale, per notatare i dintorni .
Scelgo a caso, stradine su stradine, tanto prima o poi da qualche parte mi condurranno .
E non avendo una meta prestabilita, posso andare ovunque voglio .
Sorpasso case diroccate o semplicemente mal tenute, bimbi che giocano in mezzo a strade e giovani che al mio passaggio tentano di attirare la mia attenzione, ma io accelero il passo senza soffermarmi a nulla .
Meglio essere prudente .
Sono in un posto che è completamente l'opposto di cosa sono abbituata e tutto mi incute un certo timore .
Arrivo ad uno stradone enorme e mi interrogo quale lato scegliere .
Magari potrei arrivare fino a Las Vegas e trovare lavoro lì.
Non sarebbe male l'idea, devo solo trovare un passaggio e il gioco è fatto .
Uffi!! Sbuffo infastidita.
Se solo avessi la mia macchina.
La macchina come ho fatto a non pensarci prima .

Mio padre l'ha intestata a me, e sicuramente visto che non conosce il posto in cui è, non avrà neppure potuto farla recuperare.
Che stupida che sono stata, a non averci pensato prima.
Se la raggiungo dovrei avere abbastanza benzina per andare, una volta lì potrei venderla e recuperare un po di contanti .
È un'ottima idea, però mi serve lo stesso un passaggio per poterla recuperare .
Esco il pollice, come ho visto fare molte volte in parecchi film e tento di fare autostop per la prima volta in vita mia.
La prima macchina mi ignora, deviandomi.
Dannazione .
La seconda sfreccia al mio fianco .
Non devo essere un bello spettacolo, indosso il vestito della sera precedente, i miei capelli sono un groviglio caduto e il makeup sarà sparito cancellato dalle lacrime .
Sarebbe meglio se mi dessi una sistemata prima, ma dove?
Con questo aspetto nessuno si fermerebbe mai .
Mi guardo attorno alle mie spalle c'è un boschetto .
Potrei cambiarmi lì.
Mi inoltro nella boscaglia, guardandomi parecchie volte attorno, controllando che non ci sia nessuno a spiarmi .
Una volta sicura di non avere telespettatori indesiderati, lascio scivolare il vestito a terra .
Indosso i vestiti che Dana mi ha lasciato .
Cavolo sono molto peggio di quello che ricordavo !
Sciolgo i capelli e li ravvivo con le mani .
Estraggo dalla borsa lo specchietto e con le dita e un fazzolettino rimuovo i rimasugli del trucco .
Applico una leggera passata di mascara, un rossetto rosso mattone sulle labbra e metto due spruzzate di profumo che porto sempre dietro .
Non è una doccia, ma almeno ho una buona fraganza.
Cerco di sistemare il top, solo che se lo tiro troppo mi si scopre la parte superiore e se lo alzo lascia troppa pelle scoperta sopra la pancia .
Rinuncio esaperata, la via di mezzo anche se non allettante è l'unica opzione .
Per la gonna non provo nemmeno, appoggia alle anche e copre a malapena il sedere .
Mi sento una prostituta pronta per il primo turno, ma non ho altre alternative .
Metto il vestito che indossavo in precedenza nella borsa e raggiungo lo stradone .
Mi incammino per un pezzo di strada, e non appena vedo un'auto venire nella mia direzione alzo il pollice cercando di sorridere per dare un'aria amichevole .
Anche se mi sta costando una fatica incredibile .
L'auto si ferma, e la testa di un giovane, con maglia e cappellino stile rapper si affaccia .
Mi guarda da testa ai piedi con un sorrisetto compiaciuto, mostrando una dentatura che ha un serio bisogno di un dentista.
La carnagione è olivastra e occhi e capelli sono neri .
Tutto in lui grida, poco raccomandabile .
-Sali dolcezza - cerca di fare il figo facendo un cenno del capo .
-Dove sei diretto ?- sono disperata ma non stupida .
I suoi occhi sembrano volermi saltare addosso da un momento all'altro .
-Dove vuoi tu - risponde prontamente, mordendosi le labbra.
O porca vacca, tira via quei denti che mi si rivolta lo stomaco, storco il naso disgustata .
-Mi dispiace vado nell'altra direzione - rispondo senza pensare .
-Da brava sali in macchina - prova a convincermi .
-No grazie, ho cambiato idea preferisco camminare- dico allontanandomi e iniziando a camminare nel lato opposto .
Lo sento mettere in moto .
Lascio un sospiro di sollievo .
Ma la macchina anziché procere dritta fa inversione a U tagliandomi la strada.
-Cazzo, ti ho detto di salire - dice colpendo il volante .
Sobbalzo perché ha fatto persino partire un colpo di clacson .
- Ho detto no grazie, che diamine lasciami in pace - mi riprendo velocemente e alzo di un'ottava la voce .
Devo provare a uscire da questa situazione assurda e alla svelta.
Mi ignora aprendo lo sportello della macchina .
Allarmata cerco di correre via .
Cosa stupida perché l'idiota corre veloce e mi raggiunge in fretta.
-Ferma buona e sali in macchina!- dice afferrandomi per un polso .
-Lasciami - urlo disperata cercando di liberarmi .
-Fai la brava e ascoltami - dice tirandomi con lui .
Faccio resistenza, ma lui ha maggiore forza .
Non posso cedere.
Mi vedo già su un notiziario " Giovane donna trovata morta, sul corpo rinvenuti segni di violenza" .
Rabbrividisco solo al pensiero .
Con più determinazione riprovo a tirare il braccio, neanche questa volta ho fortuna .
-Mollami, se non la smetti urlero' così forte che mi farò sentire - minaccio.
-Fa come credi, non so se ti sei resa conto ma siamo in mezzo al nulla - dice ridendo sguaiato.
Ne approfitto per mollargli un calcio con gli stivaletti, sullo stinco.
-Brutta troia - digrigna i denti mentre si china sulla caviglia .
Ne approfitto per distanziarmi.
Cerco di correre il più velocemente possibile .
Lo sento ringhiare alle mie spalle.
Spingo le gambe al massimo, cosa non semplice per via degli stivali .
A poco serve perché qualche minuto dopo, mi afferra per la vita, facendomi perdere l'equilibrio .
Il rumore di una macchina sopraggiunge .
Urlo con quanto fiato ho in corpo
-Aiuto- ma come le prime due, anche questa passa, continuando per la sua strada.
Il ragazzo ne approfitta per alzarmi tirandomi con forza.
Ancora una volta cerco di fare pressione sulle scarpe .
-Non fare resistenza,che ti piaccia o meno tu entrerai in quella cazzo di macchina- dice spingendomi alla macchina .
-Perfavore no - i miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime .
Sto perdendo le speranze.
Dovevo restare dov'ero, almeno con Rider non correvo nessun pericolo .
In lontananza si sente un'altra macchina venire nella nostra direzione a tutto gas .
La vettura inizia a suonare il clacson insistente .
Il mio assalitore sobbalza ma non vuole perdere la presa .
Quando l'auto è abbastanza vicina si ferma e da questa esce Rider, che inizia a correre nella nostra direzione come un pazzo .
Non sono mai stata così felice di vederlo come in questo momento.
Forse lui è il mio porto sicuro .
Almeno per il momento.
Non sono pronta ad affrontare il mondo qui fuori .
Ora l'ho capito .


Ride OutWhere stories live. Discover now