Capitolo 18

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Rider

La guardo allontanarsi a passo sicuro, incazzata nera .
Non era mia intenzione starle addosso nuovamente, ma non voglio finisca tra le grinfie di questi patetici cazzoni, pronti a vendere loro madre per una scopata.
Non riesco a controllare il bisogno di protezione nei suoi riguardi .
È troppo simile a lei .
Non perdo tempo per tornare alla gola di Spike -Che cazzo ti è saltato in mente si può sapere? Non ero stato chiaro quando ti ho detto di non portarla qui ?- fatico a trattenere il nervoso se non stesse per arrivare Roxy sono sicuro che un cazzotto non glielo avrebbe tolto nessuno .
- Ma l'hai vista? In qualsiasi posto l'avrei portata avrebbe finito per attirare attenzione - si difende lo stupido .
Ha ragione, ma qui ci siamo io e Roxy.
Non ho dimenticato il commento che ha fatto la mia donna ieri .
È come aggiungere alcool al fuoco .
So già che avrò solo casini .
- Forse hai ragione, ma qui ne ha uno in più. Roxy. - dico sbattendo i pugni sul tavolo -Tu sai come parte quando si sente minacciata e per qualche strana ragione ha deciso che Scarlett le stia sul cazzo - e' stupido o cosa ? Non ricorda cosa è successo a Masha?
-Farai bene allora a tenerla a bada, visto che lei parte solo quando vede interesse da parte tua - non riesco a trattenermi lo afferro per la maglia .
-Che cazzo stai insinuando ?- ruggisco ad un passo dal suo viso mentre Rob e Dereck cercano di farmi mollare la presa .
Con Masha non mi sono sbilanciato, se non aver riso a qualche battutina fatta da lei.
-Non ho insinuato nulla, sto solo dicendo che per il bene di Scarlett devi essere tu a girarle alla larga - rosso in viso, cambia tattica sperando di abbonirmi.
Mentre cerco la maniera per spaccargli la faccia, alle mie spalle sento una presenza.
-Che sta succedendo?- chiede Roxy facendo ritorno con due bottiglie di birre in mano .
Ci guarda circospetta, lasciando correre lo sguardo prima su di me e poi su l'idiota.
-Niente, mettevo solo in chiaro due cose che non vuole capire -rilascio la maglia .
Mi volto verso di lei e afferro la bottiglia da cui trangugio quasi metà del contenuto .
Ne avevo bisogno .
Spero solo che la bibita gelata raffreddi l'incazzatura.
- Vieni qui ?-l'attiro tra le mie braccia, volendo distrarla prima che parta con le sue cazzo di domande .
Non se lo fa ripetere, attaccandosi al mio collo cerca le mie labbra .
Ricambio il bacio, ma la mente ripercorre le parole di quel coglione .
Sono stato diretto con Scarlett, le ho fatto capire che tra noi è meglio che non ci sia nulla .
Non sono così sprovveduto.
I regali di oggi sono in parte per come sono stato duro con lei, ma l'altra parte di me lo ha fatto per ritornare a vedere quella camera come una camera .
Avevo bisogno di superare la paura.
-Bene, perché tra dieci minuti inizio il turno. Mi accompagni a mettere il costume ?- chiede tornata di buon umore .
Il suo bacino sfrega sul mio in modo casuale .
Ma so che la casualità con lei non esiste .
Tutto è intenzionale .
Di solito mi sarei tuffato senza farmi problemi, ma sta sera mi sento "of".
-Passo per ora .Ho voglia di un'altra birra - le sussurro all'orcchio.
Il suo entusiasmo si spegne all'istante .
Cerca di sorridere, ma non riesce a fregarmi .
-Ok non importa, sarà per più tardi - anche il tono la tradisce .
La bacio facendole capire che le sono grato -A più tardi- prometto
Lei mi stringe la mano, prima di portarla alla bocca e baciarla .
Poi si allontana lasciandomi un'ultimo sguardo .
-Vado da Jeff- dico allontanandomi.
Spike mi imita, stando alle mie spalle si avvicina a Scarlett ed un tipo intenti a parlare .
Gli faccio un segno con il capo, per dirgli di liberarsene .
Il tipo è sposato, ma questo non lo ferma a uscire ogni fine settimana in cerca di una notte con una sconosciuta .
Lui mi fa il cenno di aver capito e si china sul tipo .
Quello che gli mormora sembra spaventarlo, perche l'infedele dopo essere sbiancato si alza e se ne va .
L'ultima cosa che vedo è Scarlett rimproverarlo.
-Reaper - mi saluta Jeff .
-Jeff- rispondo al saluto.
Le sue mani si muovono veloci per riempire uno shots.
Mi conosce da troppi anni, sa cosa bevo e se mi avvicino è per avere il bicchierino pronto.
Me lo piazza davanti .
Lo alzo ammirando il liquido trasparente che oscilla .
Ho sempre paragonato la mia vita alla vodka, un liquido all'apparenza innocuo ma dal potere distruttivo .
Io sono così.
Aspetto solo di avere tra le mani chi voglio.
Non ci penserò due volte a finirlo con la stessa velocità con cui mando giù il mio shots.
La potenza del liquore incendia esattamente come l'odio che provo cresce .
-Tutto a posto ?- chiede Jeff, penso mi stesse parlando, ma la mia mente era troppo distante per poterlo sentire .
-Sì tutto bene - dico sbattendo il bicchierino sul tavolo, per averne ancora .
-Quella ragazza ieri mi ha raccontato cosa le sia successo - inizia a dire, mentre versa il secondo bicchiere .
-Già- rispondo solamente, mandando giù il mio drink.
Non ho voglia di parlare di Scarlett .
Lo capisce quando dalla tasca tiro fuori due pezzi da dieci e me ne vado .
Non guardo neppure dove siano quei due .
Non mi interessa .
Con lo sguardo cerco la mia donna .
La trovo mentre sale i pochi gradini, che la dividono dal palco.
La mano afferra il palo mentre inizia a giraci in torno .
Il suo numero sta iniziando .
Le sue cosce sode si stringono alla sbarra di metallo prima di prendere stabilità portando le entrambe le mani salde su di esso, cambiando posizione con maestria.
La sua testa è all'ingiu' ora e le sue gambe si spalancano .
Si lascia scivolare giù tornando a terra.
Muove sensualmente il bacino e sorride a chi la sta osservando.
Conosco il numero a menoria oramai, ma non mi stanca mai .
So la potenza di quei muscoli che sanno stringere portandomi alla perdizione .
Ammiro il completino di questa sera, nero plasificato.
Cazzo se è sexy .
La convincero' a portarsi a casa quel indumento che mi attizza .
Sento riaccendere il desiderio di possederla .
Una buona scopata è quello che mi serve.
Sorrido compiaciuto della mia idea .
Faccio passi in avanti per dirglielo, ma la scena poco distante, cattura la mia attenzione.
Gli occhi di Scarlett chiusi mentre il suo corpo si muove su quello di quel traditore mi manda fuori .
Stringo le mani a pugno mentre spintonando mi faccio largo .
Afferro con prepotenza il polso di Scarlett portandola dietro alla mia schiena .
-Toglile le mani di dosso- ruggisco.
-Non sapevo fosse riservata- ha la faccia tosta di sorridere .
-Immagino Roxy non sia per niente contenta di questa nuova situazione - prosegue indicando dietro di me .
-Roxy sa benissimo che le mie attenzioni sono solo riservate a lei .Visto che ogni notte è nel mio letto - lo vedo accusare il colpo .
Mi porto ad un passo dalla sua faccia.
Pensava di avermi preso all'amo ma si sbaglia di grosso .
Alza la mandibola in segno di sfida .
-E dimmi allora perché è Scarlett ad essere dietro le tue spalle e non la tua donna?- mi sfida il bastardo.
-Scarlett è una mia amica e come tale non voglio finisca tra le mani di un lurido bastardo traditore - alzo il braccio per colpirlo .
Quando uno strattone mi spinge indietro.
Scarlett.
Allo stesso tempo Roxy urla -No Rider no - .
Il proprietario del locale arriva in picchiata .
Richiamato dalla folla .
Si mette tra me e il lurido.
-Vai a farti un giro Reaper - dice, mentre i miei amici si fanno largo.
-Lascia perdere - dice Ron .
Come può chiedermi di andare?
Lui che era lì.
Lui che ha assistito a tutta la scena .
- Va a casa- si unisce Dereck, mentre Roxy mi spintona per farmi allontanare dicendo di quanto non ne valga la pena, trovando scuse per questo infame .
Come può lei mettersi dalla parte di questo lurido vigliacco .
La scanso con rabbia .
Punto un dito verso Cory, dicendo
-Non finisce qui - poi mi volto verso Roxy -E tu evita di farti vedere questa sera - il mio tono e la mia espressione devono averla terrorizzata .
Muove la testa su e giù.
Lascio tutto alle mie spalle .
Fanculo lui .
Fanculo loro .
Mi dirigo alla macchina, ancora più incazzato di prima .
Apro lo sportello dell'auto e faccio per salire quando lo sportello del passeggero viene aperto .
Scarlett veloce si fionda dentro .
-Scendi da sta cazzo di macchina - dico tra i denti .
Lei scuote la testa .
-Ho detto scendi da sta cazzo di macchina- ripeto .
Lei testarda risponde con un secco
-No -.
Faccio il giro per farla scendere di peso, quando lei avendo capito si chiude dentro .
-Ora lo hai detto .Siamo amici e gli amici ci sono sempre- dice, facendomi rimpiangere di aver mormorato quelle parole .
Le ho dette solo per smontare l'imbecille, ma a lei questo particolare non sembra interessare .
Tiro un pugno alla cappotta della auto frustrato .
So che più tardi me ne pentiro'.
-Bene vuoi questo ? E così sia - torno al mio sportello aperto e mi ci infilo, sbattendolo alle mie spalle.
Mentre lei nel frattempo mette la cintura di sicurezza.
Decisione saggia.
Inserisco le chiavi e faccio partire il motore con le ruote che slittano sull'asfalto .
Se l'è cercata .
Inizio a guidare come un pazzo, facendo sorpassi azzardati, non rispettando gli stop .
Lei resta in silenzio per quasi tutto il tempo, mantenendosi con la mano alla portiera.
Sospirando di tanto in tanto trattiene gli urli .
La sto terrorizzando, ma non me ne curo .
È così che supero i miei cazzo di casini .
L'adrenalina è la mia medicina.
Non mi importa di morire .
Un' ennesimo stop che non rispetto, una macchina che arriva a velocità elevata e io che sterzo bruscamente per evitarla, mentre la nostra macchina iniza un testa coda .
-Cazzo- dico cercando di restare in controllo.
Il suono del clacson dell'altro autista che ci sorpassa, proseguendo per la sua strada .
Le sue urla di paura mi riscuotono, mentre inizia a cantinelare -Oh mio Dio moriremo -
Io che mollo il volante per ritrovare stabilità e la macchina che si ferma .
I nostri respiri affannati a testimoniare la paura provata .
Spengo il motore.
-Tutto bene?- chiedo non appena ritrovo un po di fiato, visto che lei sta tremando di brutto .
- Sei solo un pazzo - mi si scaglia addosso prendendomi a pugni il petto .
Le blocco le mani .
-Hai ragione sono un pazzo. Ti ho detto di farmi andare da solo, ma tu testarda hai voluto fare di testa tua .Tu sei più pazza di me - l'accuso puntandole un dito contro .
Mi guarda come se volesse uccidermi.
-Hai ragione sono stata pazza a seguirti. Pazza a voler fare quello che fai tu .Esserci . Perché tu nonostante mi spingi via ci sei sempre- urla mentre la sua faccia assume una posa incollerita, ma buffa allo stesso tempo.
Scoppio a ridere per l'assurdità delle sue parole .
-Volevi esserci per me e io ti ho quasi fatto morire - torno serio .
-Già perché sei uno stupido, arrogante presuntuoso, pazzo. Permettimi di starti accanto senza rischiare di morire vuoi?- risponde cerca di calmarsi e a fine discorso sorride.
È dichiarato questa ragazza è più pazza di me .
-Dove vuoi andare?- chiedo spostando lo sguardo dal suo, senza darle una reale risposta .
Con la coda dell'occhio la vedo ridere vittoriosa .
-Al lago .Vorrei vedere l'alba lì se non ti dispiace - risponde irradiandosi tutta .
Scuoto la testa e rido .
Mi piace la sua pazzia .
Non so mai cosa aspettarmi da lei .
Metto in moto la macchina,
direzione l'alba di un nuovo domani, forse chissà migliore.

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