6-ultimo giorno

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L'ultimo giorno. Due parole che facevano nascere il sorriso sul volto di naruto, le vacanze di Natale, le aveva aspettate per tanto tempo, era ancora insicuro, non sapeva se restare a casa o andare dal padre, in fondo sarebbe stato solo in entrambi i casi, ma forse era meglio di staccare un po' da tokyo, gli avrebbe fatto bene, sopratutto per chiarire che non provava assolutamente nulla per sasuke, non che ce ne fosse bisogno, sapeva che era innamorato di sakura, ma il dubbio che il moro fosse ancora nella sua mente gli metteva ansia, sopratutto quando parlava con sakura, si sentiva sporco, non che l'avesse tradita o altro, ma il solo pensiero che potrebbe essere innamorato del moro lo faceva sentire male, troppo.
-tutto okay? Sei strano- il biondo annuì continuando a camminare nelle strade innevate della grande città ignorando i fiocchi di neve che gli ricadevano davanti agli occhi
- Oggi usciamo?-
-No.- fu una risposta secca, manco aveva ascoltato la domanda della ragazza, era su un altro pianeta, manco lui sapeva dire a che stava pensando
-ma che ti prende!?- la rosa si fermò costringendo anche lui a fare la stessa Cosa
-scusa, è che ho dormito poco sta notte e ho la luna storta-
-se vuoi ti accompagno a casa, non hai una bella cera-
-No tranquilla, andiamo a scuola, non voglio arrivare in ritardo- il biondo sembrava essere tornato quello di qualche giorno Prima, depresso e lunatico, la rosa non sapeva che gli passasse per la testa ma preferì restare in silenzio, non voleva alterarlo ancora di più
-ti sei offesa?-
-no-
-perché non parli più?-
-non ho niente da dire-
-sakura-
-si?-
-ti amo- la ragazza gli sorrise dolcemente lasciandogli un leggero bacio sulle labbra e riprendendo a camminare trascinandosi Naruto appresso.

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5 minuti, solo 5 e poi sarebbe stato libero, giusto il tempo di mettere tutto nello zaino che la campanella suonò e l'uragano biondo si catapultò fuori fermando la sua corsa solo quando andò contro qualcuno sbattendo il naso contro il suo petto
-scusa- il biondo alzò lo sguardo incrociando gli occhi color verde acqua di Gaara Che gli sorrideva leggermente mentre al suo fianco c'era Sakura che era uscita prima dalla classe per andare al bagno
-dovresti guardare dove cammini- scherzò il rosso spettinando ancora di più i capelli del biondo
- scusa Gaara, ero troppo eccitato per la fine della scuola-
-hai già deciso cosa farai?- si intromise sakura staccando lo sguardo dal telefono
-ci ho pensato su durante le lezioni e credo che andrò da mio padre-
-e quanto starai?-
-credo che ci starò fino alla fine delle vacanze, forse un po' di più-
-Ora devo andare, mia mamma è passata a prendermi, ci sentiamo poi, ciao naru-la rosa gli lasciò un bacio sulla guancia per poi correre fuori dall'istituto
-io Vado, devo fare delle compere, ci vediamo dopo a casa naru- anche Gaara lo salutò per poi allontanarsi, era rimasto solo, e non aveva la più pallida idea di cosa fare, Kiba era svanito nel nulla e degli altri non c'era traccia. Naruto sbuffò, sistemandosi lo zaino sulla spalla e avviandosi verso casa, doveva ancora avvisare il padre della sua visita e comprare il biglietto, sarebbe stato un pomeriggio molto lungo...sopratutto perché il padre era molto più chiacchierone di lui e ogni volta che parlavano lo teneva al telefono per ore mentre parlava dei suoi casi, non che gli dispiacesse,anzi, amava i racconti del padre, e in fondo gli sarebbe piaciuto un giorno raccontare le sue storie al figlio o alla figlia.
I suoi pensieri si spostarono improvvisamente su sakura, era strano perché era sicuro del fatto che la rosa avesse il lucidalabbra in classe, mentre quando si erano salutati era sparito, poi anche il suo comportamento, sembrava...distaccata..
Il biondo si siede uno schiaffo da solo, si stava arrampicando sugli specchi, sakura era come sempre, e il lucidalabbra poteva anche averlo tolto, non c'era niente che non andava, niente tranne lui.

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now