23- 4 anni

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Il moro spalancò la porta dell'aula e si guardò intorno, ma la chioma bionda di Naruto era assente, infastidito buttò la borsa ai piedi del banco e raggiunse gli altri
-cagnaccio- disse afferrando il braccio di kiba
-mh...Uchiha-
-dov'è Naruto?- lo sguardo di kiba vagò per la stanza, come se stesse pensando ad una risposta da dargli
-pre...- il castano si bloccò- è a casa, questa notte non ha dormito e dal momento che quando mi sono svelgiato aveva preso sonno l'ho lasciato a casa- disse passandosi una mano tra i capelli
- perché non ha dormito?- il castano lo guardò sorpreso
-Non ti ha detto niente?-
-parla e basta-
-non posso. Sono cazzi suoi Uchiha e se lui non ti ha detto niente vuol dire che non devi sapere niente- disse allontanandosi. Il moro lo guardò per qualche secondo, prima di prendere il telefono dalla tasca e scrivere al biondo, che stesse dormendo? Ma la risposta alla sua domanda arrivò subito perché Naruto aveva letto il suo messaggio, ma la risposta non arrivò. Il moro sospirò, odiava Quando le persone non rispondevano ai suoi messaggi. Finiva sempre per preoccuparsi, ed odiava preoccuparsi.
Nella mente del moro galleggiavano Ancora le parole della madre, aveva passato tutto il fine settimana a ripeterglielo ma non riusciva a capirne il perché. "Tesoro, ricordati di lasciarlo in pace questa settimana" ma  perché? In fondo sarebbe stato a casa sua quell'idiota. Ma lo faceva solo perché sua madre aveva insistito. Ma perché non voleva venire? La mente del moro era già davanti alla porta di casa Uzumaki, mentre il suo corpo era ancora lì, in quella classe di merda. Il telefono squillò e Velocemente il moro lo prese sperando che fosse un messaggio del suo Dobe, ma sfortunatamente era solo un messaggio di sua madre che gli diceva di tornare a casa dopo le lezioni. Il moro sbuffò e andò a sedersi al banco, il telefono stretto nella mano.
La porta della classe venne aperta di nuovo ed entrò la preside
-Naruto?-chiese a Kiba
-È peggio del solito, non è manco rimasta a casa, non so dove sia andato.- disse il castano avvicinandosi alla donna, che annuì ed uscì. Quel cane pulcioso gli aveva mentito.

~~~

Il moro si sbattè la porta alle spalle e si tolse le scarpe bagnate. Aveva iniziato a diluviare e ovviamente non aveva l'ombrello. Il moro sbuffò è si passòuna mano tra i capelli gocciolanti. Non odiava la pioggia, ma gli stava altamente sul cazzo quando lo conciava così. Sembrava che si fosse buttato in una piscina. Con l'umore sotto zero e i vestiti gocciolanti si avviò verso il salone, gli serviva un asciugamano.
-mamma mi serve un...ma che...- il moro fu travolto da un peso che lo spinse contro il muro stringendoli le braccia al collo, conosceva a memoria quel corpo, il modo in cui si incastrava con il suo, l'avrebbe riconosciuto anche da bendato. Il moro ricambiò la stretta guardando la madre confuso
-devo andare a lavoro, sono in ritardo. Sasuke nel forno avete la cena, tornerò tardi- disse alzandosi dal divano e prendendo la borsa- a dopo caro- disse accarezzando la spalla di Naruto e uscendo di casa in fretta.
-dov'eri?- chiese il biondo stringendo ancora di più la presa
-a scuola, dove credevi che fossi?-
-sei tutto bagnato-
-sta diluviando-
-E se tua mamma non ci fosse stata? Dovevi stare a casa- disse il biondo
-sei tu che dovevi venire a scuola-
-credevo di farcela, fino a ieri andava tutto bene. È successo all'improvviso. Sas'ke- disse il biondo iniziando a piangere, il moro lo allontanò e gli accarezzò le guance rigate dalle lacrime
-che succede?- gli chiese, ma il biondo negò con la testa stringendogli la camicia -se non mi spieghi come posso capire?- continuò posando le mani sulle sue spalle per non farlo avvicinare
-sono quattro anni- sussurrò il biondo -mi ha abbandonato da quattro anni, ma sto sempre così. Perché fa così male ogni volta?- continuò colpendo il petto del moro con un pugno, seguito da tanti altri, il moro gli strinse i polsi, ma malgrado il biondo facesse resistenza in quel momento non aveva forza, infatti presto si arrese
- Dobe, starei qui per delle ore, ma sto facendo la pozza, devo fare la doccia e cambiarmi- disse il moro, Naruto alzò lo sguardo inondando lo stomaco del moro che si contorse a vedere gli occhi color cielo del suo Dobe in quello stato
- no- disse cercando di allacciargli le braccia al collo ma senza successo, il moro gli lasciò un bacio sul naso e lasciandogli i polsi si allontanò iniziando a salire le scale, in pochi secondi il biondo gli fu dietro e lo seguì fino in camera, il moro aprì la porta del bagno andando ad aprire il rubinetto della vasca. Quando si girò andò a scontrarsi con il biondo
-il bagno? Ma così ci metti di più- protestò fermandogli le mani che avevano iniziato a slacciare la camicia, il moro sospirò
-fortuna che volevi stare a casa da solo questa settimana- disse il moro afferrandogli la maglia e togliendogliela, il viso del biondo andò in fiamme, in fondo tutte le volte che gli levava la maglia succedeva qualcosa. Il moro si tolse la camicia e i pantaloni e lanciò un occhiata al biondo che era rimasto immobile a fissarlo. Il moro si girò e prese il flacone del sapone, versandone la maggior parte nella vasca lasciando che sulla superficie dell'acqua si creasse uno strato abbondante di schiuma.
-hai cambiato idea? Non vuoi più starmi attaccato?- gli chiese tornando a guardarlo
-non è quello, ma ogni volta che...- il biondo non finì la frase che le labbra del moro erano sulle sue, il biondo si alzò sulle punte lasciando incontrare le loro lingue. Ecco perché non era rimasto a casa, voleva vederlo, voleva parlargli, voleva toccarlo. Sapeva che non avrebbe dovuto, ma si sentiva così bene con lui, Sasuke riusciva a farlo sentire protetto, amato.
Il moro si allontanò e dopo essersi tolto i boxer entrò nella vasca osservando il biondo che stava diventando ancora più rosso di prima
-beh? Vieni o no? Vuoi restare a guardarmi?- il biondo gonfiò le guance in imbarazzo e Velocemente si Calò i pantaloni della tuta insieme ai boxer ed entrò nella vasca sedendosi tra le gambe del moro che gli strinse i fianchi lasciandogli un bacio sul collo
-perché non me l'hai detto prima?-
-Non lo so- sussurrò il biondo poggiando la testa sulla spalla del ragazzo che aumentò la presa
-sas'ke, sono felice, credo-
-ah si? E perché lo sei?-
-Non lo so, ma...-

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now