37-bacio rubato

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-scusi il ritardo- bofonchiò Naruto entrando in classe con il cappuccio della felpa tirato sulla testa
-Uzumaki, il cappuccio- il biondo lanciò un occhiata al professore che si ammutolì lasciandolo andare a sedere, lentamente sistemò le sue cose sul banco, e Gaara notò subito le mani ancora fasciate, erano giorni che le teneva così, e non accennava a dire come si fosse fatto quei tagli.
-Naruto?-
-mh-
-dove sei stato?-
-dovevo vedere una persona, niente di importante- rispose il biondo vago guardando fuori dalla finestra, in realtà aveva lo sguardo perso nel vuoto, sentiva ancora la pelle pulsare, come se avesse mille cuori che battevano all'impazzata, faceva male, ma non gli importava, voleva soltanto finire la scuola, non poteva assentarsi, non ora, non per qualche graffio. Quella mattina aveva parlato con Reiko, erano giorni che la seguiva per crecare di capire che le succedesse, ed ora che lo sapeva voleva soltanto finire quello che aveva iniziato.
-Naruto? Mi stai ascoltando?- disse il rosso afferrandolo per una spalla costringendolo a girarsi, il biondo preso alla sprovvista non fece in tempo a fare resistenza e i loro sguardi si incrociarono, il rosso sgranò gli occhi ed anche le labbra si schiusero prima di venire serrate con la forza fino a farle diventare una linea retta, gli occhi verde acqua si scurirono e la presa sulla spalla del biondo aumentò.
-Gaara- sussurrò il biondo mettendo una mano su quella dell'amico cercando di allentare la presa
-è una settimana...una cazzo di settimana che vieni a scuola ogni giorno con un livido in più o qualche cerotto. Sono stufo del silenzio. È arrivato il momento di dirmi che stai combinando-
-te l'ho già detto, niente di cui tu debba preoccuparti-
-e questo lo chiami Niente? Hai la faccia che è uno schifo, le mani ricoperte di bende... vorrei proprio sapere che nascondi sotto i vestiti-
-Non nascondo niente.-
-se vedrò un altro cerotto, livido o benda su di te giuro che sarò io a farti male Naruto- disse il rosso puntandogli un dito al petto prima di tornare a seguire la lezione. Naruto guardò ancora per qualche secondo l'amico prima di tornare con lo sguardo alla finestra, Gaara aveva ragione, non poteva continuare così, ma doveva farlo, se non per lui, almeno per Reiko, le aveva fatto una promessa e l'avrebbe mantenuta.
Istintivamente il biondo portò una mano sulla fronte dove sentì il cerotto che copriva l'ennesimo taglio, e scese lungo la guancia anch'essa coperta dai cerotti, faceva male, ma poteva sopportarlo, almeno si distraeva, era così difficile stare a distanza da Sasuke, quando pensava a lui sentiva il cuore stringersi in una morsa, e lo stomaco fargli male, come se la colazione ne avesse abbastanza di stare lì e volesse uscire. Gli occhi gli si chiusero e subito nella sua mente apparve la figura del corvino, quanto lo odiava... lo odiava così tanto, avrebbe voltuo così tanto urlargli in faccia come stava, come si sentiva veramente. Gli mancava, sentiva che stava impazzendo, voleva sentire di nuovo le mani del moro che lo toccavano, anche per spingerlo via, gli bastava sfiorarlo, voleva farlo così tanto, ma sapeva che se si fosse fatto tentare non avrebbe più smesso, se Lo sfiorasse alla fine lo toccherebbe, è non poteva. Lo odiava. Ma lo voleva.

~~~

Il biondo guardò di nuovo nell'armadietto, come se stesse cercando qualcosa mentre gli altri stavano iniziando ad uscire dagli spogliatoi, quando la stanza cadde nel silenzio il biondo sospirò iniziando a sbottonarsi la camicia prima di toglierla e prendere la canotta ma qualcuno gliela tolse dalla mano, il cuore del biondo iniziò a battere a mille mentre tutti i muscoli di tesero, sapeva perfettamente chi era, solo lui aveva questo effetto sul suo corpo. Il biondo si girò costringendo i piedi a non muoversi, non si sarebbe avvicinato a lui, non doveva farlo. Gli occhi scuri del corvino lo scrutarono, si fermavano su ogni livido o graffio che aveva il biondo, mentre sentiva la voce morirgli in gola
-posso riavere la mia maglia?- il tono del biondo era indifferente, come se stesse parlando con uno qualunque, è Sasuke lo sentì, sentì qualcosa trafiggergli il cuore, ma in fondo era colpa sua. Il corvino strinse la maglia tra le dita ed abbassò lo sguardo su di essa, perché l'aveva presa? Lui doveva stare lontano da Naruto. Non doveva più avere a che fare con lui. in fondo lo stava facendo per lui, e non sembrava soffrirne.
- Allora? Non ho tutto il giorno- il corvino tornò a guardare il corpo del ragazzo, tutti i muscoli erano tesi, e in quel momento notò che malgrado i lividi e i graffi era dimagrito, e l'addome era più definito.
-Uchiha, la maglia- disse il biondo, ormai sicuro che non l'avrebbe riavuta, infatti il corvino Non accennò a porgergli la canotta, si limitò a far incontrare i loro sguardi, le labbra del biondo si serrarono, il suo cervello cercava di comandare il suo corpo, che moriva dalla voglia di saltargli addosso, ma il suo cuore continuava a battere nel petto, cercando di convincerlo a fare quello che diceva lui. Il biondo si avvicinò ed afferrò la maglia cercando di tirarla via dalla presa del corvino che era sicura su quel pezzo di stoffa.
-Sasuke- disse il biondo tirandola ma il corvino non lasciò la presa. -che cazzo di problemi hai?- chiese spingendolo contro gli armadietti, il corvino lo guardò sorpreso, ed anche Naruto lo era, l'aveva toccato, aveva ceduto, ed infatti come già sapeva Non gli bastava, voleva di più, e lo fece, lo baciò. nel momento stesso in cui le loro labbra si sfiorarono la mano del corvino mollò la maglia arpionandosi alla cintura del biondo per non scivolare a terra, e lo sentiva, sentiva le gambe cedergli, come se avesse corso per quattro chilometri senza mai fermarsi. Naruto sospirò, come se si fosse tolto un peso di dosso e si spinse verso il corvino approffondendo quel bacio, sentì le sue mani fredde accarezzargli la schiena, sfiorargli il collo ed accarezzargli il viso in parte coperto dai cerotti come il resto del corpo, il suo tocco era delicato, come se avesse paura di romperlo, il biondo sentì delle fitte attravversargli tutto il corpo, ma le ignorò come aveva fatto fino a poco prima, sentiva il ginocchio destro cedere, quello non era sopportabile, infatti un mugolio lasciò la sua gola, il corvino si allontanò leggermente ma il biondo si spinse di nuovo verso di lui lasciando cadere la maglia a terra per stringergli una spalla. Sasuke scambiò le pozioni lasciando scontrare la schiena del biondo con gli armadietti ed istintivamente portò le mani sui glutei del ragazzo sollevandolo, il biondo si irrigidì, era la prima volta che succedeva una cosa del genere, non avrebbe mai pensato che sasuke potesse sollevarlo come se fosse una piuma, non l'aveva mai fatto prima e non sembrava averci pensato, era come se l'avesse fatto per abitudine. Il biondo si scostò
-lasciami- sussurrò cercando di riprendere fiato, il corvino lo mise giù lentamente ma non appena il biondo toccò terra si abbassò a prendere la maglia prima di scappare fuori dallo spogliatoio. Lo odiava. Lo odiava perché quello che era appena successo tra loro era la stessa cosa che accadeva tra lui e Karin ogni giorno. Ma non poteva non accennare un piccolo sorriso, non l'aveva respinto, aveva baciato lui anche se stava con Karin.

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now