8-salvami

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Il viaggio era stato abbastanza tranquillo, alla fine era tornato prima del previsto, non aveva voglia di saltare dei giorni di scuola, era curioso di sapere la reazione del rosso dal momento che non sapeva del suo ritorno, chissà che aveva fatto in quei giorni, magari aveva trovato una r... Il biondo si diede una botta in testa da solo, non doveva pensarci, anche se il suo era un dubbio quasi infondato non aveva motivo di crederci no? In fondo, è uno dei suoi migliori amici, non avrebbe motivo di farlo, ne era sicuro, era tutto uno stupido malinteso, doveva solo ignorare quel peso che aveva sul cuore, in fondo, era inutile preoccuparsi, meglio restare felici, finché ne aveva l'opportunità, era meglio non sprecarla.

È possibile che un posto che era stato suo per anni potesse sembrargli così strano? Non sembrava casa sua, la sentiva...non sua, come se fosse il luogo di un delitto, e infatti aveva ragione, un delitto stava per essere commesso.

Era tranquillo, si stava comportando come sempre cambiava soltanto la sua espressione, era felice, come ai vecchi tempi. Che fosse tornato sul serio quello di prima? Beh, se era riuscito a tornare a galla Non sarebene più annegato, ne era certo.
Aprì il cancello guardando come sempre se ci fosse della posta, ma non ne trovò, per un attimo pensò che fosse strano ma poco dopo rimosse quel pensiero andando alla porta, ci mise qualche minuto per trovare le chiavi, tutto quel silenzio lo distraeva, sembrava che fosse l'unico al mondo.
Quando finalmente le trovò schiuse la porta fino ad aprirla del tutto per poi chiuderla dietro di se
-ciao Gaara, sakura-
-n-naru...non è...-
-Vado di sopra- il biondo gli sorrise, per poi andare tranquillamente al piano superiore, come se non avesse visto la sua ragazza senza maglia mentre baciava il suo migliore amico, in fondo, una cosa del genere non lo avrebbe di certo fatto tornare nel buio no? In fondo...erano soltanto due persone di cui si fidava, perché mai dovrebbe aver voglia di morire? In fondo...stava benissimo da solo. Poteva benissimo vivere senza il ragazzo che lo aveva tirato su di morale per anni, il ragazzo che sapeva tutto di lui, il ragazzo di cui si fidava ciecamente, poteva vivere anche senza di lei, in fondo, le donne... gli fanno schifo. Sanno soltanto abbandonarlo, sakura, sua madre... solo bugiarde, hanno sempre mentito. È tutta colpa loro se sta male, è sempre stata colpa loro, e sempre loro sarà. 
Il biondo si buttò sul letto passando la manica della felpa sul viso per asciugare le lacrime, perché piangeva? Era da solo. Come piaceva a lui. Stava nel buio, nella solitudine, quel posto che amava. Ma perché desiderava la luce? Non voleva restare da solo, non voleva essere abbandonato da tutti, ma nessuno sembrava capirlo.

"se hai bisogno, di qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi"

Naruto si alzò di scatto dal letto puntando lo sguardo sulla porta da cui provenivano delle grida, lentamente si alzò, era stanco di quella vita, era stanco di tutti.
-mi ero perso nei miei pensieri, cosa succede?- la sia aspressione era felice, come quando era entrato in casa, come negli anni passati, era...radioso.
-naru...-
-si, sakura?-
-io...mi dispiace...non...-
-Non devi scusarti. In fondo già si sapeva che la davi a tutti- il tono era tagliente, era passato in pochi secondi da una emozione così radiosa ad una buia, quasi spaventosa.
-ma che cazzo ti prende? Ti sembra il modo!?- intervenne il rosso, il biondo sospirò tornando a sorridere
- sai... Non mi sarei mai aspettato un colpo basso, vado via, vado da mio padre, poi, torno e scopro che la mia ragazza mi tradiva, con il mio migliore amico, una delle poche persone che avevano visto il vero me. Forse farei meglio a non fidarmi di nessuno, siete tutti pronti a trafiggere l'altro, fino ad ucciderlo, ma in fondo...è questa l'umanità, è una guerra continua, e non ci si può fidare di nessuno, a questo mondo, anche un fratello potrebbe piantarti un coltello nel cuore-
-naruto...-
-Non mi interessa.- con una spallata superò il rosso trascinandosi a forza fuori da quella che era diventata una prigione, gli aveva piantato un coltello nel cuore, fratello...era proprio ingenuo... lo era sempre stato, ma in fondo, ormai è nel buio, tanto vale lasciarsi trasportare.

" se hai bisogno, di qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi "

Ancora quella frase, ancora la stessa immagine, perché mai avrebbe dovuto afferrare la mano che gli tendeva? Se prima voleva tornare nella luce del giorno ora voleva restare nel buio della notte, con la pioggia a bagnargli i vestiti, a confondersi con il suo umore. Non aveva bisogno di una mano per trovare la felicità, non la sua. Non sarebbe mai crollato. Era ancora in piedi, e lo sarebbe sempre stato. Il momento in cui lo chiamerà...sarà solo quando non avrà vie di ritorno.



-naruto?-
-ti prego, salvami-
-ma tu stai...dove sei?-
-al parco dietro alla scuola-
-arrivo-
-sbrigati...ti prego-

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora