35-che ti succede?

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Il biondo attraversò i corridoi guardando gli altri con la coda dell'occhio, sentiva gli sguardi su di se e sentiva la rabbia crescere, come a voler far notare la sua aurea agli altri intimandogli di lasciarlo in pace.
Erano passati due o tre giorni da quando Sasuke aveva scelto Karin, ma poco importava, stava bene così, non aveva bisogno di lui per essere felice, poteva trovare la felicità ovunque.
Ma la sua idea Non cambiava, avrebbe fatto pentire sasuke della sua scelta, lui l'aveva sostituito con una ragazza, ma Naruto era diverso, voleva far impazzire il corvino e sapeva di esserne capace, sapeva che tutto quello che gli aveva detto era la verità, non sapeva perché si fosse allontanato ma questa volta non avrebbe sofferto solo lui.
L'aura di rabbia che lo circondava andò a scemare fino a svanire e il biondo portò una mano alla cravatta allentandola leggermente e sbottonando i primi bottoni della camicia prima di nascondere nuovamente la mano in tasca, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto tirarle fuori e che tutti le avrebbero viste. Sentiva il cuore battergli nel petto, sapeva che si sarebbero preoccupati, che non l'avrebbero lasciato solo fino a quando non avrebbe parlato, e lo pensava, pensava sul serio quella cosa, ma non sarebbe successo. Chi gli avrebbe chiesto cosa si fosse fatto? Nessuno. Era di nuovo solo in quella bolla nera che era la sua vita.
Qualcuno gli finì addosso e il biondo fece appena in tempo a stringere il corpo esile a se per non farlo finire a terra. Delicatamente allentò la presa ritrovando a scontrarsi con gli occhioni verdi della ragazza dai capelli scarlatti
-sbaglio o era già successa una situazione simile?- chiese il biondo fermandola per un braccio impedendole la fuga, lo sguardo della ragazza si spostò sulla sua mano e Naruto mollò la presa come se avesse preso la scossa rimettendo le mani al sicuro in tasca
-che hai fatto?- chiese la ragazza afferrandogli il braccio per guardare la mano piena di tagli
-sono caduto-
-sei un pessimo bugiardo, dovresti andare in infermeria, esce ancora del sangue- mormorò
-sto bene- dei mormorii fecero alzare gli sguardi ai due e Quando la più piccola notò di essere al c'entro dell'attenzione di tutti gli studenti nel corridoio arrossì mollando la mano del ragazzo
-io...devo andare...si- disse allontanandosi, ma il biondo si ritrovò a seguirla, non sapeva perché, il suo corpo si stava muovendo da solo.
-aspetta, non mi hai detto il tuo nome-
-Reiko- sussurrò lasciando che il colorito del suo viso si avvicinasse a quello dei capelli, Naruto le sorrise
-di che anno Sei?-
-Ultimo-
-Ultimo? Credevo che fossi...si insomma sei così piccina- disse, in effetti era davvero bassa, gli arrivava a mala pena alla spalla.
- non è colpa mia, sono nata così, Non posso farci niente- disse, il tono diventato improvviamente più distaccato, come se stesse ripetendo per l'ennesima volta una frase studiata a memoria
-non volevo offenderti-
-Non fa niente- il biondo non poté evitare di notare come somigliasse ad Hinata, il modo di arrossire e quel sorriso timido, anche se di aspetto erano totalmente diverse avevano un aspetto del carattere uguale.
-Ti prendono in giro per via della tua altezza?- aveva parlato senza pensare, di solito non pensava mai, agiva e basta, e infatti il più delle volte faceva solo casini.
- ormai sono abituata- sussurrò abbassando lo sguardo sulle sue scarpe
-sarai anche bassa, ma sei davvero carina. Ora devo andare in classe, ci vediamo in giro- il biondo le sorrise prima di allontanarsi per andare in classe, ma quel piccolo sorriso andò a scemare dopo pochi passi, c'erano solo due classi dell'ultimo anno, ed una era la sua, quindi l'altra doveva essere per forza quello di Reiko. Non sapeva perché, ma quando aveva visto lo sguardo afflitto della ragazza per via delle prese in giro per la sua altezza gli si era stretto il cuore, ma c'era di più, quello sguardo non era solo afflitto, era spaventato, e la sua curiosità premeva in lui, voleva capire il perché di quello sguardo.

~~~

-Naruto, credo che dovresti smetterla- sussurrò Gaara quando notò la smorfia sul viso del compagno
-di fare cosa?-
-hai le mani a brandelli, non puoi continuare così, devi smetterla-
-se ti riferisci al scrivere accetto solo se lo fai te al mio posto- mormorò il biondo sorridendo leggermente senza staccare lo sguardo dal foglio
-hanno notato tutti le tue mani, prima tiravano a sorte per decidere chi mandare a chiedere spiegazioni, hanno paura della tua risposta-
-allora non chiedetemi niente, risolverete tutti i problemi-
-Naruto, in qualsiasi guaio tu ti sia cacciato...siamo tutti preoccupati, non puoi arrivare un giorno a scuola con le mani piene di tagli ancora sanguinanti-
-Non sono autolesionista...giusto per avvisarti.-
-Non sei così debole, so che non lo faresti mai-
-Io non lo so- sussurrò il biondo, ed era vero, si sentiva così fragile, come se fosse sul punto di rompersi in mille pezzi
-Non dare peso agli altri, pensa solo a te stesso- disse il rosso
-pensavo a me stesso, alla mia felicità quando mi sono avvicinato a lui, e guarda com'è finita.-
-Mi dispiace essermene andato...-
-mica devi farmi da baby-sitter-
-ma non hai nessuno che...- Gaara non finì la frase. il biondo era già scomparso dalla classe. Il foglio su cui stava scrivendo bagnato dalle lacrime.
-Naruto...che ti succede? Sembri un angelo a cui hanno strappato le ali- borbottò il rosso sfiorando la carta umida. Non era come le altre volte, era abituato a vederlo triste, vuoto. Ma era tutto diverso, non sapeva cosa dire, come doversi comportare. Non sembrava triste, manco il suo sguardo lasciava trasparire qualcosa, stava bene, almeno all'apparenza. Era sempre riuscito a leggere dentro l'amico, ma questa volta era diverso, i suoi occhi erano azzurri come il cielo, senza manco una nuvola a coprirli, ci si leggeva solo felicità e benessere ad un primo impatto, ma lui aveva scovato anche la rabbia per via di Sasuke. Ma c'era qualcos'altro, una consapevolezza, ma non riusciva a collegarla, sembrava che avesse perso qualcosa di importante, ma non sembrava centrasse il corvino. Che ci fosse qualcosa che non gli aveva detto? Stava succedendo davvero qualcosa a Naruto? Cosa? Perché stava così? Perché non riusciva a capire? Il rosso sentì un senso di panico impossessarsi di lui. aveva paura. Era terrorizzato. Qualcosa stava succedendo. Naruto non era bravo a nascondergli le cose, ma questa volta ci stava riuscendo, gli stava tenendo qualcosa nascosto. Non era da lui stare zitto con Tutti, in quel momento aveva solo lui, nessuno sapeva che gli stesse succedendo e questo peggiorava solo la situazione. Forse stava male per Kiba, ma sapeva anche lui che non era per quello, non direttamente almeno, forse era una delle cause. Naruto perché stai diventando così? Perché ti stai lasciando trascinare via? Perché...non lotti più? Che è successo di così grave?

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now