54- così uguali ma così diversi

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Il corvino si lasciò cadere sul letto e il suo sguardo cadde sul posto accanto al suo, vuoto, come sempre. Velocemente si girò dandogli le spalle, non sopportava vedere il letto vuoto, era così stressante.  La porta si aprì dolcemente  e il rumore di qualcosa che si appoggiava sul comodino gli fece chiudere gli occhi
-sasuke, qui c'è qualcosa da mangiare-  -Vai via- mormorò il corvino stringendosi nelle spalle
-tesoro...-
-vai via- urlò lanciandole un cuscino, la donna lo prese al volo
-io non capisco, che ti serve per ritrovare la felicità?- mormorò la donna posando il cuscino ai piedi del letto
-svegliarmi al suo fianco. Non chiedo molto voglio solo...- qualcosa di buttò sul letto e quando un braccio abbronzato si posò sul suo fianco sentì il respiro mancare
-perché non ti giri, chiudi gli occhi e li riapri?- il corvino si girò lentamente e quando la sua guancia toccò il cuscino schiuse gli occhi incrociando lo sguardo del biondo
-ma buongiorno- il corvino strinse una mano a pugno e quando il dolore delle unghie nella pelle si fece sentire aprì del tutto gli occhi -dormito bene?- il corvino non rispose, si limitò a portare una mano sulla guancia di Naruto, sentiva la sua pelle delicata contro le dita, sentiva il calore del suo corpo, sentiva i muscoli che si mossero quando gli sorrise.
-h-hey!- disse il biondo arrossendo leggermente quando il corvino salì a cavalcioni su di lui -ti vorrei ricordare  che- il corvino si chinò su di lui lasciando sfiorare le loro labbra prima di prendergli il labbro inferiore tra i denti, Naruto sussultò e un leggero gemito ruppe il silenzio nella stanza, il corvino si avventò su quelle labbra che aveva desiderato ogni giorno negli ultimi mesi, e quando le loro lingue si scontrarono Sasuke sospirò, era come una dipendenza, ne voleva sempre di più, non si sarebbe mai stancato di quelle labbra morbide e carnose, del corpo magro e di quell'accenno di muscoli che lo facevano impazzire. Non riuscendo a trattenersi le mani del corvino si posarono sulle guance del biondo scendendo lungo il collo e attraversando il petto coperto dalla stoffa della maglia fino all'addome, con una delicatezza che tradiva il bacio rude lasciò scivolare le mani sotto la maglia accarezzando il corpo del biondo che si tese sotto il suo tocco. Quando il rumore della porta che si chiudeva raggiunse le orecchie del corvino le due mani afferrarono il tessuto che divideva i loro petti, il biondo si alzò di pochi centimetri e il corvino gli tolse la maglia prima di premere le labbra sulla mascella rilassata del biondo scendendo lungo il collo, voleva scriverci il suo nome, voleva dire a tutti che era suo. Moriva dalla voglia di urlare a tutti che solo lui poteva avere quello, che solo lui era riuscito a guadagnare la sua fiducia quando tutti l'avevano persa.
-sas'ke- il respiro del biondo gli sfiorò l'orecchio e il suo stomaco si rivoltò annodandosi
-mh-
-sei la persona più bipolare della terra-
-tsk. E tu mi interrompi solo per questo? Ho di meglio da fare che stare qui a sentire te che mi dai del bipolare-
-tipo?-
-recuperare tempo perso- il biondo schiuse le labbra per ribattere ma Sasuke lo baciò lasciando incontrare nuovamente le loro lingue. Naruto lasciò scivolare le mani sulle coscie del corvino fino all'oro dei pantaloni in cui si infilarono, dolcemente gli strinse i glutei e lo spinse avanti lasciando scontrare i loro membri, il corvino gemette sulle sue labbra e si spalmò sul suo petto come un gatto in cerca delle carezze del padrone, con una spinta del bacino Naruto scambiò le posizioni, il corvino non obbiettò si limitò ad allacciargli le gambe ai fianchi cercando di far scontrare le due erezioni 
-il tuo senso di dominio è in vacanza?- chiese il biondo sulle sue labbra
-se ti da fastidio ti lego alla testiera del letto e ti violento-
-tanto lo farai lo stesso- 
-Non voglio più farti male- mormorò il corvino alzando leggermente la testa in cerca delle labbra del biondo
-non mi hai mai fatto male-
-ho visto i lividi che ti lasciavo-
-mi sono mai lamentato?-
-stai forse cercando di farmi capire che lo vuoi in culo?- chiese facendo un leggero sorriso
-e te vorresti stare sotto?- il corvino attirò il volto del biondo a se lasciando incontrare le loro labbra, gli bastava stare con lui, non gli importava tutto il resto, voleva solo sentire che era lì, sapere che non stava sognando, che era tutto vero.
-ieri c'eri...eri sul serio qui- sussurrò il corvino con voce spezzata, aveva chiuso gli occhi cercando di impedire alle lacrime di scendere, si sentiva così dannatamente fragile.
-da oggi sarò per sempre qui, anche se mi urlerai contro, anche se mi odierai.  Sarò con te per sempre che tu lo voglia o meno- il corvino lasciò che un leggero mugolio lasciò la sua gola, non sapeva cosa dire, non sapeva nemmeno cosa fare. Nella mente del corvino comparve l'immagine di Naruto, sotto di lui, con le mani legate alla testiera costretto a fare tutto quello che voleva lui, il corvino trattennè il respiro e si alzò a sedere come se si fosse scottato portandosi con se il biondo che si lamentò infastidito.
-sas'ke...che ti prende ora?- il corvino gli lasciò dei leggeri baci sulla mandibola scendendo verso il collo, le sue mani, fredde come al solito, percorsero tutta la schiena fino alle spalle prima di scendere afferrando l'orlo del pigiama che strinse tra le dita. Naruto gli si strinse contro, lasciando che le sue labbra si increspassero in un sorriso, aveva visto anche lui il cambiamento del corvino, anche il suo tocco era diverso, ma non in quel momento, era come se fossero tornati indietro nel tempo, era tutto come prima, il tocco rude del corvino, che lo faceva impazzire, perché si, non gli importava dei segni, ma quando lo stringeva, quando lo mordeva, si sentiva così bene, non sapeva il perché ma più il corvino usava la violenza più era felice, si sentiva importante, sentiva che sasuke non riusciva a stare senza di lui, si sentiva desiderato, e Naruto lo sapeva, l'aveva sempre saputo che sotto quei gesti frettolosi e violenti c'era dell'amore che riservava solo per lui. Ma se da una parte quei gesti lo rendevano felice dall'altra lo rendevano ancora più triste. Sasuke lo amava, era stato tre mesi senza avere notizia di lui, ed era bastata un occhiata per capire tutto il dolore che aveva provato, lo aveva fatto soffrire, aveva subito le conseguenze di una cosa di cui non aveva colpa, ma ancora oggi, dopo tre mesi senza avere nessuna notizia lo trattava allo stesso modo, continuava ad amarlo. E questo faceva più male di quanto avrebbe mai immaginato.
I suoi pensieri si dissolsero nel momento in cui le labbra del corvino si allontanarono dal suo corpo
-perché ti lasci fare tutto questo?- sussurrò lasciando che il suo respiro caldo sfiorasse il collo del biondo -perché vuoi che ti faccia male? Sei masochista per caso?-
-perché è bello, sentire la presa ferrea delle tue mani su di me, le tue labbra sul mio corpo, non mi interessa se lasci i segni, voglio solo che mi stringi.-
-ma non ti fa male?-
-Non mi importa del dolore.- Naruto allontanò il viso dalla spalla del corvino, era pronto ad incrociare quegli occhi color pece, pronto a non capire per l'ennesima volta cosa provava, ma si sorprese, perché anche il corvino si tirò indietro, anche se di pochi millimetri, giusto lo spazio per allineare le fronti che si incontrarono, la sua mezza luna, il suo ragazzo, il suo tutto, ed era così strano riuscire a leggere quegli occhi scuri, era così strano vedere un sorriso dolce sulle sue labbra, gli occhi pieni di amore, era così strano, ma lo faceva spesso, quante volte lo aveva guardato così? Tante, troppe. E quante volte lui lo aveva fatto star male? Lo aveva abbandonato, lo aveva lasciato lì, lui, che lo aveva desiderato così a lungo alla fine se ne era andato, senza pensare al suo ragazzo, senza pensare a cosa avrebbe provato.
-so cosa si prova ad essere vittima di quegli sguardi.-mormorò il corvino attirando ancora di più a se il biondo
-Come avrai sentito in giro, anche mio padre è morto, aveva una malattia e non ce l'ha fatta. Credo sia per questo che Reiko ti aveva detto che se non avessi capito io non l'avrebbe fatto nessuno, non l'ha detto per quello che siamo, ma perché so cosa provi dal momento che l'ho sentito in prima persona, il vuoto che si crea, la consapevolezza di essere solo... più di una volta in questi mesi mi sono interrogato sul perché ti avessi urlato contro, ma era così ovvio che non ci pensavo, non riuscivo a capire quello che provavi perché non ci pensavo. Continuavo a pensare a noi due. Solo noi due, non te e me, noi due. Non ho minimamente pensato al segreto che cercavi di custodire...pensavo solo che non ti fidavi di me, che non aveva senso continuare questo noi, ma quando il noi si è distrutto, quando te ne sei andato, ho capito perché non ti fidavi, perché non volevi raccontarmi il tuo passato, non c'è cosa peggiore di vedere le persone a cui tieni guardarti con pietà, essere tristi per te, è come essere in un incubo senza fine, tutti diventano buoni, ti fanno regali...ma è tutto finto, manovrato da quell'emozione...- i pensieri del biondo volarono alla sera in cui aveva parlato con mikoto, aveva detto che anche sasuke era caduto e non si era rialzato, che viveva nell'illusione di aver superato quella piccola caduta. Naruto si strinse a lui e gli passò le mani sulla schiena nuda
- ieri avevo detto una cosa nella doccia- mormorò
-che volevi chiarire?-
-che ho una casa al mare- lo corresse il biondo, Sasuke si irrigidì, e la presa su di lui aumentò lasciando scontrare i loro bacini, sorpreso il corvino sussultò strozzando il gemito che arrivò lo stesso alle orecchie del biondo -io...so che non dovrei...mi sento egoista a voler una cosa simile...- borbottò il biondo
-cosa?-
-non ti sto chiedendo di stabilirti là sia chiaro, ma potresti venire...qualche volta- il tono del biondo si affievolì e terminò in un sussurrò
- se continui a muoverti verrò di sicuro- disse il corvino facendo un sorriso furbo, il biondo arrossì leggermente
-ma sei te che mi muovi!- protestò incrociando le braccia al petto lo sguardo del corvino scese sull'addome prima di tornare sul biondo, era bello, stupendo. Lo aveva sempre trovato bello, anche quando gli altri lo deridevano. Era speciale, diverso. Il comportamento infantile, e sempre allegro, accompagnato agli occhi azzurri e i capelli biondi davano quell'idea da Angelo che lo faceva brillare di popolarità alle superiori, si vedeva che non era giapponese, anche la pelle abbronzata aumentava la differenza tra loro, Naruto era il giorno, mentre lui la notte. Alle elementari e alle medie tutti li mettevano a confronto, finendo per prendere in giro il biondo, perché era diverso, perché erano invidiosi. Loro due erano gli opposti, Naruto rappresentava tutto ciò che splendeva, mentre lui era il buio, i capelli corvini, gli occhi pece, il carattere freddo e distaccato che con il biondo si era tramutato in tutt'altro.  Ancora ricordava il giorno in cui era tornato a scuola dopo l'assenza di due anni, era cambiato così tanto, era dimagrito, aveva quell'accenno di muscoli che faceva impazzire le ragazze, e il viso era cambiato, dando ancora di più l'idea di Angelo ingenuo.
-la smetti di fissarmi?- borbottò il biondo a disagio sotto lo sguardo attento del corvino
-voglio guardarti- disse Sasuke -voglio svegliarmi ogni mattina accanto a te, voglio vederti a colazione, a pranzo ed anche a cena, voglio addormentarmi stringendoti, e voglio vederti in giro per casa senza maglietta.-
-vuoi fare un bel regalo a tua madre allora- il corvino socchiuse gli occhi e con una spinta fece stendendere il biondo sul letto
-ti ammazzo se solo provi a farti vedere senza calze da lei- sussurrò il corvino poggiando le mani ai lati della sua testa
-è una cosa un po' contraddittoria sai?-
-Non vedo dove sta il problema-
-tua madre vive in sta casa, non crederai mica che mi spoglia ogni volta che devo entrare in camera e mi rivesta per uscire-
-Ma io non ho mai detto che volevo restare in sta casa- 
- Ma tu...hai tutti qui e...-
- sai... con mia madre ne avevamo parlato tante volte, spesso mi chiedeva che avrei fatto se mi avessi chiesto di andarmene con te-
-e te?-
-dicevo che ti avrei seguito ovunque-
-è stata mikoto a dirmelo, mentre venivo qui l'ho chiamata, è stata lei a dirmi di portarti via di qui, io sarei rimasto qui. Io rimarrei qui. Non sei obbligato a venire con me, posso restare qui-
-per fare cosa? Vederti cambiare strada ogni volta che vedi Kiba o gli altri?- Il biondo storse la bocca ed evitò di rispondere, anche kiba gli aveva scritto, la metà dei messaggi erano scuse, altri parlavano delle sue giornate, o erano spiegazioni delle sue azioni idiote. Ma lui non sapeva, non era arrabbiato con lui, non più. Era solo ferito. -Dobe, ti sei incantato?-
Il biondo sbattè gli occhi qualche volta sorpreso dalla vicinanza dei loro volti e il suo sguardo fu subito catturato dalle labbra schiuse del corvino, sottili e morbide, perfette.
-beh?- chiese il biondo
-cosa?-
-hai intenzione di baciarmi o vuoi restare così per sempre?-
-preferirei finire il discorso- Naruto mise il broncio e il corvino si chinò prendendo tra i denti il labbro inferiore tirandolo leggermente, il biondo mugolò soddisfatto e fece scivolare le mani sull'addome del corvino fino ad incontrare l'orlo dei pantaloni, lentamente infilò il pollice sotto la stoffa seguito poco dopo dalle altre dita e le intere mani, dolcemente  passò le mani sui glutei prima di sfiorare l'erezione del corvino che si lasciò scappare un gemito che si perse nel loro bacio, il corvino percorse con una mano il corpo del biondo infilandosi sotto di lui e con una spinta gli alzò il bacino lasciando scontrare le loro erezioni, il biondo gli strinse le gambe ai fianchi lasciando che ad ogni loro movimento i membri si sfiorassero, la mano di sasuke gli strattonò i pantaloni che si abbassasono e il suo sguardo cadde sull'osso del bacino
-perché hai un tatuaggio? E perché è una mezza luna?- chiese il corvino alzando lo sguardo sul biondo che sentì il viso in fiamme

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now