12-casa

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-fanculo- disse spingendosi su di lui facendo combaciare le loro labbra.
La mano del moro si posò sulla schiena di Naruto attirandolo a se, come per paura che potesse scappare.  la lingua del biondo passò sulle labbra sorprendemente calde e morbide del moro che non aspettò oltre a schiuderle, in fondo da quanto voleva quello che era riuscita ad ottenere sakura? Una vita, e finalmente era suo, finalmente il suo Dobe si era avvicinato. Ormai aveva capito la mentalità di Naruto, e sapeva che questo era successo perché aveva perso il controllo, se si fosse approfittato di lui l'avrebbe perso. Dopo il tradimento di sakura avrà chiuso anche le relazioni, ogni cosa romantica, cercherà di evitarle perché ha una cicatrice su pelle ora. Ma poteva farlo. Poteva farlo tornare come prima. Se era riuscito ad ottenere un bacio, avrebbe ottenuto tutto, doveva solo avere pazienza.
-sas'ke- sussurrò Naruto allontanandosi leggermente, gli occhi spalancati e le guance tutte rosse per l'imbarazzo, il moro spostò le mani alzandole in segno di resa e velocemente il biondo si allontanò
-i-io...-
-Sei leggermente sporco di cioccolato, perché non vai a fare una doccia?- il biondo annuì Velocemente e sussurrando delle parole sconnesse si rinchiuse nel bagno scioccato.
-dio- sussurrò il biondo appoggiando la schiena contro la porta -l'ho baciato... dio...l'ho fatto...non mi ha picchiato...l'ho baciato e ha ricambiato...dio mio...- Naruto colpì le guance con le mani e sorrise, un sorriso sincero, dolce.

~~~

Quando Naruto uscì dal bagno il moro lo superò chiudendosi dentro per lavarsi, Quando entrò nella stanza del moro notò che le coperte erano state cambiate con un paio pulite, questa volta di un rosso sangue al contrario delle altre che erano azzurre. Sul comodino trovò una fetta di torta al cioccolato e alle fragole con un biglietto affianco

Visto che so cucinare Dobe?

Naruto scosse la testa e dopo essersi passato una mano tra i capelli prese la torta iniziando a mangiarla. Era buona, non poteva mentire.
-È di tuo gusto?- Naruto alzò lo sguardo puntandolo sulla figura del moro e non poté evitare di arrossire, l'unica persona che aveva visto in quello stato era Kiba. Ed era certo che le differenze erano molte. Il moro entrò nella stanza lasciando che le gocce d'acqua bagnassero il pavimento. Lo Stava facendo apposta. Era entrato in camera solo con quel cazzo di asciugamano allacciato alla vita apposta. Ne era certo. Ma non sarebbe cascato nei suoi giochi, non otterrà niente da lui.
Il biondo tornò a fissare la torta continuando a mangiare anche le lo stomaco gli si era chiuso, il suo udito sembrava amplificato, sentiva ogni minimo rumore prodotto dal moro, ma non avrebbe ottenuto niente.
-dopo...vado a casa- sussurrò il biondo tornando a guardarlo
-Tu... cosa!?- il moro si girò gli occhi sgranati la maglia mezza infilata -Perché!?-
-Non mi piace...fare il mantenuto, ho una casa...solitamente le persone vivono nella propria casa- continuò trattandosi il gomito a disagio
-c'è Gaara- disse ovvio il moro, sicuro che sarebbe rimasto con lui
-Non posso scappare per sempre, in fondo Gaara...mh...posso...ignorarlo-
-vengo con te, si vengo anche io-
-io non credo che...-
-te ne stai andando per...quello che È successo prima?-
-eh? No! Non è per quello-
-Allora perché non ti posso accompagnare?-
-mh...da quando...si insomma...da quel periodo Non è mai entrato nessuno... cioè, solo Kiba, Sakura e Gaara... e la mamma di Kiba che viene a fare le pulizie...e fa la spesa...e ogni tanto mi porta la cena...-
-dici che non vuoi fare il mantenuto e poi usi la madre di Kiba come domestica?-
-È diverso! Quando sono tornato a tokyo...non potevo restare da solo, e così dal momento che Kiba era il mio...amico più stretto, sua madre è diventata la mia...mh...tutrice-
-ma non vivi a casa loro-
-quella è casa mia...nella sua stanza...non posso lasciare quella casa per molto tempo...c'è lei li...e poi kurama...credo che kiba sia passato a prenderlo ma non posso...devo tornare...-
-quindi non mi vuoi perché hai paura-
-mi dà altamente fastidio rivelare il posto in cui abito a tutti- sbottò infastidito
-sono già stato in casa tua naruto-
-ma eravamo piccoli... e poi...aaah va bene, basta che andiamo- il moro sorrise soddisfatto e dopo essersi finito di preparare uscì di casa seguito dal biondo.

~~~

In macchina il biondo prese il telefono, solo in quel un momento di si accorse di avere 50 chiamate perse da Gaara, Sakura e la madre di Kiba, il cuore di Naruto perse un battito, che fosse successo qualcosa a Kiba? Sua madre non lo chiama mai, o almeno non così tante volte... che diavolo stava succedendo? Il biondo deglutì e serrò il cuore in una gabbia. Qualunque cosa succeda, niente sentimenti.

Quando arrivarono davanti a casa Uzumaki il biondo scese Velocemente e senza aspettare il moro entrò nel cancello della villa, si guardò in torno, non notava niente di strano, i fiori erano al loro posto, belli come sempre, la porta era Chiusa, le finestre chiuse, le tende tirate, che Gaara non fosse in casa? I fondo era mattina, era sicuro che fosse a scuola.
Il biondo afferrò le chiavi di casa e si ritrovò a non riuscire ad infilare la chiave nella serratura per quanto gli tremava la mano, il biondo chiuse gli occhi, non era tutto normale.
-oi- Sasuke poggiò la mano sulla sua infilando la chiave, lentamente il biondo aprì la porta
-sono a casa...- disse, come ogni volta, nessuna risposta.
-non credo che...- iniziò il moro ma un rumore di passi che correvano lo interruppe velocemente la figura di sakura spuntò dalla porta e abbracciò naruto, il biondo schiuse le labbra sorpreso ma quando vide comparire le figure di Gaara e Kiba strinse la ragazza a se, Kiba lo guardò, conosceva quello sguardo.
-come...è successo?- 
-io...ho provato...ma...mi dispiace naruto...io...è colpa mia...io...- balbettò sakura, il biondo la strinse
-non è colpa tua, ne sono certo- sussurrò, ed era così, potrà anche averlo tradito, ma la conosceva, sapeva che non era colpa sua.
-naru- il biondo guardò Gaara, e sentì i lucchetti sul cuore sciogliersi, lentamente sciolse l'abbraccio con la ragazza
-sto bene, sul serio- sussurrò sorridendo leggermente
-io...-
-Non dirlo-sbottò guardandolo male-puoi dire che ti dispiace quanto cazzo vuoi, ma ti assicuro che peggiori soltanto le cose- 
-siete...entrati...lì?- chiese il biondo, Gaara lo guardò, e naruto fu costretto a chiudere gli occhi
-Vado in camera- sbottò allontanandosi- Sasuke, Kiba venite o tornate a casa?- i due ragazzi lo seguirono al piano superiore senza dire una parola.
-quindi ora anche Sasuke fa parte del club?- chiese Kiba una volta che naruto chiuse la porta della stanza, il biondo annuì distrattamente e si sedette a terra le ginocchia strette al petto
-credevo che fosse con te- sussurrò il biondo
-ero passato la settimana scorsa ma Gaara ha detto che saresti tornato e non c'era motivo di portarlo via, non mi ha lasciato nemmeno entrare in casa-
-hey, Non...fare così- disse Kiba, la voce diventata sottile il piccolo sorriso in faccia per nascondere gli occhi velati di lacrime
-io...gli volevo bene- disse naruto
-sakura era scioccata, stava entrando quando l'ha superata, è stato sfortunato...la macchina è passata proprio in quel momento...-
-Non mi servono i dettagli- disse naruto interrompendolo- perché Sakura è venuta qui mi interesserebbe- 
-era preoccupata credo-
-okay-
-Non poteva vivere per sempre...- mormorò sasuke
-era ancora un cucciolo...-
-Dio... se non fossi andato via...- disse Kiba -Naru...so che sei arrabbiato con lei, ma non potresti...parlarle? Si sente in colpa, è tutto il giorno che piange-
-che le dovrei dire? Che non è colpa sua? L'ho già fatto, se lei non mi avesse tradito... se lei non...che poi che cazzo significa che Gaara è entrato nella sua stanza?-  disse cambiando discorso
-ah non chiederlo a me- Kiba alzò le mano in segno di resa- in fondo è Gaara, fino a quando lo vede lui...-
-no!- urlò il biondo alzandosi in piedi -Non mi frega un cazzo di chi l'ha visto! Nessuno doveva entrare in quella stanza! Nessuno!- urlò afferrando il colletto della maglia di Kiba
- naruto calmati, non è colpa sua- Sasuke lo allontanò con uno strattone
- lasciami- sussurrò ma il moro non mollo la presa
-ti ho detto...smettila- sussurrò Cercando di sfuggire dalla presa del moro.
-io...vado in bagno- mormorò Kiba uscendo in fretta dalla stanza, quando la porta si chiude sasuke mollò la presa sulle braccia di Naruto
-tutto okay?- il biondo annuì
-se vuoi ti compro un gatto- disse il moro
-si- disse il biondo abbracciandolo -voglio un gatto, un gatto nero con le macchie bianche- Sasuke sorrise e annuì
-lo avrai-

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora