56- la fine della fine

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-ho sempre pensato che la vita fosse così, non appena trovi la felicità te la strappano via- disse Naruto stringendo la mano del corvino
-tu sei la mia felicità ma sei ancora qui- sussurrò lui aumentando la presa
-ne sei sicuro sas'ke?- il biondo gli sorrise e solo in quel momento notò come la sua figura sembrasse sfocata quasi trasparente
-Naruto...-
-ti hanno mai detto che sei bellissimo quando piangi?- il corvino guardò le loro mani, ma presto quella del biondo scomparì lasciando solo la sua, da sola nel buio.

Il corvino si alzò di scatto dal letto finendo per terra, Velocemente si portò una mano al cuore che batteva a mille nel petto, l'aveva fatto di nuovo... Non era la prima volta che faceva quel sogno, anche se da quando si erano trasferiti gli capitava più raramente c'era lo stesso e doveva ammetterlo, era frustrante vivere con la paura che quell'incubo possa diventare realtà. Ignorando il dolore alla schiena per via della botta sul pavimento si alzò liberandosi dalle coperte in cui era incastrato e si mise a sedere sul letto prendendosi la testa fra le mani, non ce la faceva più, ogni volta che dormiva faceva quell'incubo  se Naruto non era con lui, era come una fobia, Ma lui sapeva che era lì, che non sarebbe più scappato. 
-sas'ke- sussurrò il biondo posandogli un bacio sul collo mentre lasciava scivolare le mani sui suoi fianchi per stringerlo a se
-l'ho fatto di nuovo...- borbottò abbandonandosi contro di lui
-ho sentito, che ne dici di dormire ancora un po'? È notte fonda-
-dov'eri?-
-Misa non riusciva a prendere sonno e mi ha chiesto una favola, poi mi sono perso nei miei pensieri e...-
-ti sei addormentato- concluse il corvino girandosi per guardarlo in faccia
-già- le loro labbra si incontrarono dando inizio ad uno di quei baci dolci, senza quella fretta o quella passione.
-Domani mattina tocca a te portare misa all'asilo, non credi di dover dormire?- chiese il biondo stendendosi sul letto portando con se il corvino
-domani è sabato Dobe, abbiamo tutta la notte per noi-  mormorò Sasuke lasciando sfiorare le loro labbra, il biondo sorrise lasciando scivolare le mani sulla schiena nuda del corvino stringendolo a se
-sono due settimane che non lo facciamo- 
-lo so, ma non viviamo per quello- il biondo sbuffò, il corvino si rifiutava di farlo quando Misa era in casa, ma la mattina in un modo o nell'altro non riuscivano a concludere mai niente.
-Misa dorme come un ghiro, potremmo uscire qualche ora...- sussurrò il biondo lasciando scivolare le mani sui glutei sodi del corvino stringendoli
- Non possiamo lasciare una bambina di 4 anni in casa da sola Dobe- Naruto gonfiò le guance offeso e mise un piccolo broncio che fece sorridere il corvino
-ma dorme! È innocua...- il corvino gli prese il labbro inferiore tra i denti mordendolo e succhiandolo fino a farlo diventare leggermente rosso
-non verrò da nessuna parte con te- sussurrò il corvino, il biondo serrò la mascella infastidito
-sai Cosa? Resta con Misa. Io vado a farmi un bagno- disse spostando il corvino da sopra di se ed alzandosi iniziando a frugare nell'armadio alla ricerca di un costume
-Dobe...- il biondo lo guardò male e velocemente si cambiò uscendo dalla stanza. Sapeva che Sasuke si sarebbe arrabbiato, ma odiava quando faceva così. Lo stuzzicava e poi non voleva concludere niente, tanto valeva manco iniziare se poi doveva sbrigarsela da sola. Il biondo si chiuse la porta di casa alle spalle e il suo sguardo si fermò sulla macchina posteggiata lì vicino, in un primo momento voleva andare a fare un giro, ma sapeva benissimo che il corvino sarebbe andato in panico se fosse andato via, così si limitò ad andare in taverna e raggiungere la spiaggia, anche se era notte fonda la luna illuminava abbastanza per permettere di vedere e poi lui e sasuke avevano messo delle lanterna qua e la sulla spiaggia o sugli alberi per illuminate un po', gli era sempre piaciuta la sabbia, trovava rilassante affondarci i piedi, sentire come più si andava a fondo più diventava fredda.  con passo traballante si lasciò cadere contro un albero posando la fronte contro le ginocchia, era diventato impossibile sopportare il corvino, era come se si stesse vendicando, come se si stesse gustando l'antipasto della sua vendetta. In fondo doveva aspettarselo, gli era sembrato strano che non si fosse arrabbiato al suo ritorno, ora sapeva che lo era, in fondo era scomparso per tre mesi ed era tornato come se niente fosse. Forse meritava questo trattamento, in fondo sapeva anche lui che se fosse stato sasuke a sparire non l'avrebbe mai perdonato, sarebbe rimasto per sempre con quel senso di abbandono, con la paura di non rivederlo più. Ma allora perché era arrabbiato con lui? Erano due settimane che lo prendeva in giro, in confronto ai tre mesi in cui era scomparso questo era niente, allora perché non riusciva a stare zitto a subire? Sasuke aveva messo da parte il suo orgoglio, lo aveva aspettato, perché lui non riusciva a fare lo stesso? Si era sempre immaginato che sarebbe stato lui ad inseguire Sasuke, invece era il contrario, suonava così strano, forse perché aveva sempre visto sasuke come il ragazzo freddo e irraggiungibile dietro cui si nascondeva. Credeva di essere impazzito quella sera, alla festa a casa di Shikamaru, quando sasuke ci aveva provato con lui in camera, gli era sembrato un brutto scherzo, ma alla fine non ci aveva pensato due volte a lasciarsi andare tra le sue braccia, era riuscito a guadagnarsi la sua fiducia con una frase, e manco lui se ne era accorto. Era così strano come in pochi mesi fosse riuscito a combinare tutti quei casini, sakura, Kiba, suo padre, Misa, Gaara, Sasuke... ne erano successe di cose, eppure erano rimasti così, alla fine era tornato dalla sua cotta, da quell'amore sbagliato delle elementari, che aveva dimenticato con sakura ma che era tornato in così poco. Quante cose non gli erano ancora chiare? Tante, forse troppe, ma non riusciva a dargli una spiegazione, aveva semplice dimenticato, come se non fosse successo niente, come se non gli portasse niente di tutto quello. Si era rinchiuso nella sua bolla con Sasuke, e stava bene, malgrado tutto era felice, perché anche se arrabbiato lui era lì, anche se lo odiava per  quello che aveva fatto, anche se la vendetta era il suo pensiero principale, era lì, e questo gli bastava.
-Dobe- il biondo alzò lo sguardo e sorrise al corvino che accennò una smorfia
-sas'ke-
-Sei senza speranze- disse porgendogli una mano che il biondo la prese lasciandosi tirare in piedi
-lo so, ma è bello sapere che mi verrai sempre dietro- disse stringendo la stoffa della maglia del corvino tra le dita
-tsk. Non sarà per sempre- borbottò spingendolo contro l'albero per lasciar scontrare le loro labbra, il biondo gli allacciò le braccia al collo stringendolo a se, trovava impossibile capire cosa passava per la testa del corvino, era come se conoscesse il suo corpo a memoria e ogni volta che lo sfiorava lo faceva impazzire, anche volendo non sarebbe mai stato in grado di fare il minimo di resistenza, aveva bisogno di quel contatto, era il suo ossigeno.
-Naruto...hai mai pensato di aver sbagliato tutto?- un masso cadde sul cuore del biondo che fu costretto a deglutire per riuscire a parlare
-c-che intendi?- 
-Ti sei mai pentito di quello che hai fatto? Di tutto quello che ti ha portato fino a qui?-
-dovrei?- il corvino scrollò le spalle allontanandosi di qualche passo da lui
-ogni volta finiamo per litigare, non riusciamo ad avere una conversazione che duri più di 5 minuti, che sia per via di un litigio che per via di un bacio o altro. Non ti sei stancato? Non sei stufo di dover sopportare le mie lagne? Di non poter fare quello che vuoi per colpa mia?- il biondo lo guardò confuso
-ma io faccio quello che voglio- disse, come se fosse la cosa più ovvia al mondo - è vero, a volte vengo condizionato da te, ma se sono qui non è per via dei tuoi incubi. se non sono andato via è solo perché non voglio- 
-Ma io...-
-tu sei uno stronzo, arrogante, e a volte anche insensibile, pensi quasi sempre a te stesso e non ti preoccupi di cosa pensino di te gli altri. Ma allora? So qual'è il tuo problema, perché è anche il mio- disse il biondo superando sasuke per sedersi sulla sabbia puntando lo sguardo sul mare e sul fruscio delle onde che si infrangevano negli scogli -all'inizio me lo chiedevo spesso..."sono qui perché devo farlo, lui mi ha aspettato per tre mesi, non posso abbandonarlo, in fondo è quello che mi merito" devo... È proprio quello il problema, ogni gesto carino o dolce, anche gentile, tutti pensato sempre che sia fatto per dovere..."devo farlo perché glielo devo"..."Devo farlo perché è lui"..."devo farlo perché se lo merita"... ma è sul serio così? Quante volte le persone nella propria vita se lo chiedono? "Sono qui perché voglio o devo?" Le nostre vite sono piene di obblighi, ma anche di libertà. "Perché devo stare qui? Che ci guadagno a stare con uno che non vuole concludere niente? Con uno che si dispera se non mi vede al suo fianco? Che non mi lascia libertà?" ma è proprio quello il nostro problema, perché devo? Non sono obbligato a stare qui, potrei prendere ed andarmene, come avevo pensato prima, ma perché sono rimasto? È vero, ho pensato alla tua reazione, per questo sono qui, ma non è perché devo stare per non farti stare male, ma perché voglio stare qui, voglio stare con te, a costo di dover restare nel letto la mattina e tenermi la pipì fino a quando non ti svegli. Mi fai incazzare, litighiamo sempre e sono due settimane che in un certo senso mi rifiuti, ma non mi importa. In fondo sapevo fin dall'inizio che sei un teme davvero crudele, ma volevo stare con te, voglio restare con te. E dio Non so più che dire- sussurrò il biondo accennando un sorriso
-a costo di doverti tenere la pipì fino a quando non mi sveglio? Che cavaliere- il corvino accennò una risata
-Teme insensibile!- urlò il biondo tirandosi in piedi e puntando un dito contro il corvino che accennò un ghigno -guarda che è davvero difficile tenersela quando scappa!-
- se vuoi ti compro dei pannolini- ribattè incrociando le braccia al petto divertito
-Temeeee!- Il biondo gli si lanciò addosso facendo finire a terra entrambi
-Sei un completo idiota!- sbottò cercando di liberarsi dalla presa del biondo
- guarda che ho parlato col cuore!-
-mi fa piacere sapere che manco pensando col cuore sai dire una cosa sensata, lasciami!-
-Non ho detto una cosa insenstata- sussurrò il biondo
-invece si, era una contraddizione totale. Sei rimasto perché non volevi che stessi male-
-già-
-ma hai pensato questo perché ti senti in colpa, perché devi restare dal momento che è per colpa tua che sto così-
-Non è vero- sussurrò lasciando cadere la testa sulla sua spalla -sono rimasto perché tengo a te, perché malgrado il tuo carattere di merda voglio restare tra le tue braccia per sempre-
-continuo a pensare che sei un idiota-
-non è vero, non lo pensi, è solo che sei troppo orgoglioso per ammettere che ho ragionato meglio di te-
-tsk. Idiota-
-ti amo anche io- il corvino fece una smorfia strigendo il biondo a se
-dillo ancora-
-ti amo-
-ancora-
-ti amo sas'ke-
-tsk. Idiota- e sorrise, malgrado gli venisse da piangere, quel piccolo sorriso era sincero, perché amava sentire come quell'idiota si scervellasse per cercare di risolvere problemi che non esistevano.

***

-come sei crudele teme! Alla fine manco hai ascoltato quello che ho detto!- mormorò il biondo mettendo il broncio offeso
-si che ho ascoltato, solo che sapevo già perché non eri andato via-
-allora perché mi hai lasciato parlare!?-
-perché sei davvero dolce quando cerchi di farmi capire cosa pensi-
-sei un bastardo!-
-Non è colpa mia se sei così idiota da non capire le domande-
-io l'avevo capita!-
-io ti avevo chiesto se ti eri mai pentito delle tue scelte, Idiota-
-Vaffanculo!- il corvino accennò una risata
-susu, Non ti arrabbiare!-
-sei un pezzo di merda!-
-dai amore-  biondo si girò verso di lii di scatto e gli puntò un dito contro
-m-mi hai...chiamato amore!- il corvino arrossì leggermente ed incrociò le braccia al petto
-Tsk. L'ho fatto solo per farti smettere di urlare- borbottò evitando il suo sguardo
-ceeerto, e io ci credo sas'ke-
-sarà meglio, perché se non succederà ti ammazzerò di botte-
-come sei cattivo sas'ke!- Il biondo si stese su di lui e gli fece un sorriso malizioso -mi hai chiamato amore, mi ami così tantoooo-
-oh ma stai zitto!- sbottò premendogli una mano sulla bocca, il biondo gliela Leccò facendogliela togliere di scatto
-fai schifo- disse guardandolo male
-ma come, ti fa schifo questo? Eppure ho fatto molte altre cose con questa lingua che ti dovrebbero schifare- il corvino lo guardò male
-pervertito-
-mh? Sei te che pensi male sas'ke, io mi riferivo a quando ho-
-fossi in te non continuerei se la frase contiene il verbo baciare e il nome Kiba o sakura-  biondo alzò le mani in segno di resa
-sei geloso-
-dobe-
-segnerò questo giorno sul calendario! Prima mi chiami amore ed ora sei anche geloso!-
-se non finisci subito questo giorno finirà sulla tua tomba-
-Non mi uccideresti mai-
-ah no?-
-mi ami, anche se non lo dici mai ne sono sicuro-
-ti amo- il biondo gli sorrise accoccolandosi contro di lui
-dovresti dirlo più stesso-
-vorrà dire che te lo dirò una volta al mese-
-eeeh!? Io te lo dico ogni giorno!-
-infatti sei noioso-
-temeee!- il corvino lo baciò prima di sorridergli
-sei così infantile-
-e tu bast- Sasuke gli poggiò una mano sulla bocca zittendolo
-mi fai impazzire quando fai così. Anche se mi fai incazzare ogni giorno, non riesco a smettere di pensare che sei perfetto- sussurrò lasciando scontrare le loro fronti
-se sono così perfetto smetti di stuzzicarmi e concludi quello che incominci da ormai due settimane- disse spostando la sua mano
-ma se l'abbiamo appena fatto-
-e Allora? Sei già stanco?-
-fossi in te non mi sfiderei-
-ma io L'ho già fatto-
-sei un idiota- disse il corvino spingendosi su di lui lasciando scontrare le loro labbra.

FINE.

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Where stories live. Discover now