Capitolo 1.13

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Il mio Sergio? Aveva sentito bene? In tutto questo come se non bastasse, il ragazzo era rimasto impassibile, come se si aspettasse un appellativo del genere, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

E lei da dove veniva? Cosa voleva? Chi era? E perché lo chiamava "il mio Sergio"? Furono solo alcune delle domande che esplosero come dinamite nella testa di Victoria che ebbe come la sensazione improvvisa che la terra sotto ai suoi piedi tremasse.

Guardò Sergio, seria, sperando capisse che aveva assoluto bisogno di spiegazioni. Sergio però non ricambiò lo sguardo se non con un'espressione tranquilla. Natalie era così sorridente e felice di aver detto quelle parole di fronte a tutti che non si accorse delle facce attonite attorno a lei.

"Certo io...scusate.." balbettò voltandosi e andando verso Ines ancora al bancone.

Victoria lasciò il gruppo, sconvolta, e con espressione assente si avvicinò alla cugina.

"Salve" disse al barista "una vodka doppia tripla quello che c'è di più forte."

Il barista la guardò perplessa poi si voltò obbedendo all'ordine di Victoria.

"Hey hey hey ti avevo preso la coca-cola!"

Victoria abbassò le spalle avvertendo una fitta allo stomaco.

"Zitta. Non ho mai desiderato di ubriacarmi come in questo momento."

"Che è successo?"

"Si da il caso che Sergio sia qui con quella....Natalie."

"Insieme a quella?! Oddio ma è...un manico di scopa!"

"Che lo sia o no, è qui con lei. Il mio Sergio..." disse imitandola.

"L'ha detto lei?"

"Io sono solo la giornalista...a quanto pare."

"Oh non dire così! Vedrai che c'è sicuramente una spiegazione.."

"No non c'è! Lui è qui con quella modella venuta fuori dal mondo delle Barbie, ed io sono una cretina perché ancora una volta ci ho creduto..."

"Smettila. Vedrai che l'apparenza inganna. Magari è un'amica, o una cugina, o è sposata che ne sai! Glielo hai chiesto!"

"Il mio Sergio ti dice qualcosa?! Direi che una cugina chiama così il proprio parente certo!!" protestò prendendo in mano il bicchiere di vodka dall'odore insopportabile per quanto alcol ci fosse dentro.

Ines sospirò. "Senti tu bevi la coca-cola ma non fare cavolate!! Intanto io vado ad indagare..." e sparì tra la gente a ritmo di musica.

Rimasta sola, Victoria guardò dentro il suo bicchiere, in silenzio: era stata una stupita. Era riuscita a cascarci.. doveva prevederlo, prima di arrivare lì aveva tutto sotto controllo e in quel momento il mondo le era crollato addosso. Le favole non esistevano, né i finali felici. C'era solamente sofferenza e ingiustizia: più guardava la sua vodka e più ci credeva.

"Non vorrai mica berlo spero..." la voce di Sergio la svegliò da quei pensieri.

Victoria sentì di nuovo la fitta allo stomaco: avrebbe voluto spaccarglielo in testa il bicchiere ma non lo fece solo per non macchiarsi di omicidio e finire in galera il resto dei suoi giorni.

Doveva fargliela pagare, non c'era dubbio. Non poteva permettergli di prenderla in giro, ancora una volta.

"Perché ti interessa qualcosa?!" ribatté senza nemmeno guardarlo.

Il ragazzo si sedette accanto a lei, toccandole con la sua mano quella della ragazza.

Victoria si scansò con uno scatto secco e repentino.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now