Capitolo 1.32

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La sveglia del cellulare di Victoria suonò a tutto volume alle sette e mezzo di mattina.

Victoria che ancora dormiva sperò di sognare ma purtroppo era tutto vero. La sveglia, la mattina, il reportage. Aprì un occhio, poi un altro e fece per allungare un braccio per spegnere quello strazio di cellulare rumoroso.

Quando si mosse per arrivare al comodino si bloccò senza riuscire a muovere il braccio. Si ricordava di essersi addormentata più vicino al comodino di quella posizione.

Corrugò la fronte, perplessa provando a capire dove stesse dormendo. E dove fosse Sergio, soprattutto.

Voltò la testa leggermente notando che era girata su un fianco dando le spalle al ragazzo. Portò una mano dietro di lei allungandola verso Sergio e il suo palmo subito incontrò i suoi addominali, appena dietro la sua schiena. Allora realizzò.

Sergio aveva un braccio attorno alla sua vita e Victoria aveva dormito con la testa appoggiata all'altro braccio del ragazzo disteso lungo i cuscini.

Appena Sergio sentì la mano di Victoria sui suoi addominali, sopra la maglietta, sorrise.

"Vedo che non hai perso l'abitudine" commentò.

Victoria in quel momento sobbalzò sciogliendo qualsiasi possibile abbraccio, saltando seduta sul letto.

Sergio aprì gli occhi di colpo, stiracchiandosi e sbadigliando.

"Che fai? Sei impazzita?! Di prima mattina ti verrà un colpo davvero prima o poi!"

"Oddio" disse Victoria arrivando finalmente a spegnere la sveglia.

Il ragazzo aprì completamente gli occhi perplesso. "Perché sei così spaventata?"

"Hai visto come..cioè..abbiamo noi..."

"Scusami non me ne sono accorto. Sai che io mi muovo di notte."

Victoria corrugò la fronte. Come aveva fatto a dormire così abbracciata a lui? Come aveva potuto il suo cuore guidarla nel sonno profondo ancora tra le sue braccia?

"Non è colpa tua. O almeno mi auguro."

"Certo perchè io volevo abbracciarti stanotte sai com'è non avendo un orsacchiotto!" esclamò lui.

Victoria sospirò. "Sei nervoso di prima mattina? Neanche tu hai perso le abitudini vedo.."

Sergio sbuffò. "Non mi è piaciuto il risveglio così brusco. Sii più dolce..."

"La prossima volta che dormiremo così farò in modo di non svegliarti" ribatté lei.

"Ci sarà una prossima volta?" sorrise curioso Sergio.

Victoria lo guardò un attimo. Aveva capito perché si comportava così.

"A te non dispiaceva dormire così!! Ma...!!!" disse colpendolo con un cuscino.

Sergio si mise a ridere parando il colpo con le mani. Buttò il cuscino per terra sorridendo.

"Scusami ma a quale uomo dispiace dormire così con una come te?"

"Una come me?! Hey!! E' della tua ex che stai parlando! Un po' di rispetto!"

Il ragazzo si fece serio per un momento, il termine "ex" non lo entusiasmava, ma non poteva evitarlo.

"Ok dai mi alzo, vado a farmi licenziare da Del Bosque poi faccio le valige e torno a Madrid a rimpiangere la mia carriera sportiva... " sospirò sollevandosi dal letto.

"Io chiamo la reception intanto..così ci liberano! Mi manca l'aria..." disse Victoria prendendo il telefono. Attese qualche secondo, si spiegò in inglese. Non passarono neanche cinque minuti e la porta venne subito aperta con grandi scuse.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now