Capitolo 1.31

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Victoria aveva appena concluso la telefonata con Marco dopo altri dieci minuti di chiacchierata. La decisione era stata quella di "fargli sapere in seguito" poiché lì per lì quella domanda l'aveva spiazzata.

Così, dopo il bagno in pieno relax, si era avvolta nell'asciugamano azzurro a disposizione dall'albergo e aveva aperto la porta del bagno per ritornare in camera a prendere i vestiti puliti. Sembrava un'operazione semplice se non fosse che, alzando gli occhi verso la porta, si era ritrovata davanti niente meno che il suo ex.

"Oddio!!!" aveva urlato facendosi sentire probabilmente fine a Madrid.

Sergio sgranando gli occhi si era spaventato più per l'urlo che per la presenza di Victoria indietreggiando verso la porta di scatto.

"Cosa - ci - fai qui?!?!?!" esclamò col fiatone per lo spavento, la ragazza.

Sergio la squadrò, allargando uno dei suoi sorrisi sul viso. Era da tanto che non lo vedeva e la cosa contribuì all'aumento del battito del suo cuore già spaventato di per sé.

"Non dovevamo parlare?!"

"Sì ma..io...non dovevi venire qui!!!" disse stringendo a sé l'asciugamano per paura di "imbarazzanti inconvenienti."

Sergio, tranquillo e con le mani nelle tasche dei pantaloni, la guardava quasi sorpreso dalla sua reazione esagerata.

Victoria invece avrebbe voluto sparire all'improvviso, sotterrarsi per le condizioni in cui era e per avere i suoi occhi puntati addosso.

"Ma me l'hai detto tu!" corrugò la fronte lui.

"Sì ma che c'entra! Io..dai..vai..ti chiamo io..."

"Ormai che sono qui..aspetto che ti vesti...non preoccuparti. Non voglio farti prendere un raffreddore."

Victoria rimase zitta a guardarlo. Dopo un po' di silenzio, Sergio, non capendo, parlò di nuovo.

"Beh? Ti sei congelata?"

"Esci da qui!!! Mi pare ovvio!!!"

Il ragazzo sorrise. "Siamo stati assieme per mesi, giravi per casa unicamente con le mie magliette addosso e ti creo problemi adesso?!"

Appunto per quello che aveva detto e per come si erano messe poi le cose, gli creava problemi in quel momento - avrebbe voluto dirglielo, ma rimase zitta e altamente imbarazzata.

"Sergio..esci-dalla-camera." disse, categorica.

Il ragazzo si appoggiò alla porta a braccia conserte. Se c'era una cosa che Victoria aveva imparato era che non bisognava mai sfidarlo, ma se ne ricordò troppo tardi.

Sospirò, rimanendo stretta nel suo asciugamano che improvvisamente era diventato troppo corto.

"Ti prego, esci." provò con le buone maniere.

"E' una questione di principio. Non posso credere che tu sia..imbarazzata per una cosa del genere. Non mi sconvolgo mica."

"Chiamo la sicurezza" sparò a caso Victoria provando a farlo uscire. Non ce l'avrebbe mai fatta a cambiarsi con lui lì davanti.

Sergio roteò gli occhi sorridendo.

"Ti diverti vero?" disse lei con sguardo infastidito.

"Sì devo dire di sì. Mi mancavano questi tuoi...exploit."

"Non sono exploit" disse quasi schifata "esci da camera mia e rientri tra cinque minuti ok?"

"Vuoi che mi tolgo la maglia così siamo pari e non ti senti in imbarazzo?" la provocò Sergio.

Trilogia con Sergio RamosWo Geschichten leben. Entdecke jetzt