Capitolo 1.29

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Un'altra pesante giornata di lavoro stava per concludersi.

Victoria aveva appena spento il computer e stava raccogliendo le sue cose per andare a casa quando la sua segreteria arrivò di corsa traballando sui tacchi alti.

"Victoria, il capo di vuole ai piani alti."

La ragazza si sfilò gli occhiali da vista, perplessa. "Che vuole?" domandò a bassa voce mentre le due camminavano verso l'ascensore. Vi entrarono, salirono velocemente di alcuni piani.

"Non lo so" disse la segretaria "ha detto che ti deve parlare."

Victoria guardò di fronte a sé, le porte scorrevoli si aprirono. Ripassò la settimana passata mentalmente..niente di strano. Non c'erano state riunioni, né casi particolari dei quali discutere.

Cosa voleva allora?

Camminò verso l'ufficio, la segreteria la lasciò lì davanti. Aprì la porta, arrivò di fronte alla scrivania e la poltrona del capo redazione.

"Oh prego signorina Sanz si sieda!" esclamò. Sembrava felice - stranamente, soggiunse tra sé e sé Victoria.

La ragazza, un po' intimorita, si sedette curiosa.

"Mi aveva chiamata?"

"Sì. Le devo assegnare un pezzo."

"Fantastico. Ma..non ho ricevuto nessun avviso di solito manda le direttive via mail.."

"Sì lo so ma di questo devo parlare personalmente lei...è coinvolta."

Victoria corrugò la fronte, dubbiosa. Cominciava a girarle per la testa cosa potesse essere, ma preferì non pensarci troppo perché non si realizzasse la sua paura.

"Coinvolta?"

"Il pezzo che ha scritto sulla nazionale è piaciuto un sacco a tutti, qui e ai lettori fuori..."

Victoria chiuse un momento gli occhi, se non fosse stata già seduta sarebbe sicuramente svenuta. Ecco cosa voleva, ecco perché diceva "coinvolta". Le mancò la terra sotto ai piedi mentre lui parlava.

"Ecco, la nazionale farà una trasferta in Austria per un'amichevole tra due settimane. La partenza è mercoledì alle otto e mezzo a Las Rozas. Sa dov'è?"

Victoria prese la busta che le passò il capo, con tutte le direttive e lo guardò c'erano orari, indicazioni, piantine dell'Austria, materiale per il reportage.

"Sì sì so dov'è." avrebbe tanto preferito non saperlo.

"Eccellente! Ah comunque non si preoccupi, la sua storia con Sergio Ramos non verrà per niente strumentalizzata..lei si limiti a...fare il suo lavoro, li segua in trasferta per vedere com'è il calore della gente in Europa nel vederli e cose varie..sa cosa piace alla gente! In queste due settimane cominci a pensare e poi....parta faccia anche una vacanza ha lavorato un sacco da quando è tornata dalle vacanze di Natale! Non che non lo apprezzi però...."

Victoria si alzò, trasse un sospiro e strinse a sé la busta.

"Può andare ora."

"Certo. Allora...grazie per il pezzo." mentì. In realtà avrebbe pure fatto un reportage su una notte in un cimitero con i lupi mannari e i vampiri, piuttosto che una trasferta con.....Sergio.

Sicuramente la notizia avrebbe esaltato tutti, Cesc, Gerard, Pepe..era da un sacco che non li vedeva e francamente le mancavano un po' quei matti, però sapeva che avrebbe dovuto confrontarsi non solo con i suoi amici ma anche con...Lui. E questa cosa non andava per niente bene. Non dopo quello che era successo e stava per succedere l'ultima volta che si erano visti.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora