Capitolo 2.32

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"Siamo sicuri che riusciamo ad entrare?" domandò Sara, al fianco di Iker, all'ingresso del locale.

La gente sembrava non starci nemmeno.

"Hanno avuto una soffiata, sanno che ci sono io stasera perciò c'è così tanta gente" spiegò Cristiano sorridendo mentre la sua ragazza scuoteva il capo esasperata.

Sergio si voltò indietro, guardandolo. "Perdonatelo perché non sa quello che fa" disse guardando il resto degli amici.

"Oh Ramos che vuoi? Di certo non sono qui per vedere te...o Iker...che siete già sposati.."

Irina, la fidanzata del portoghese, voltò la testa corrugando la fronte. "Scusami perché tu non sei impegnato?!?!"

Victoria si mise a ridere. "Fossi te chiuderei la bocca Cris" esclamò guardando il ragazzo.

Il calciatore le rivolse un sorriso prima di riuscire a mettere piede nel locale.

Una marea di gente stava pressata in pista, non c'era nemmeno posto per muoversi.

"Ma quanti sono?!" domandò Iker impressionato.

"Non lo so. So che era da un sacco di tempo che non vedevo così tanta gente in discoteca!"

"Ma davvero sono qui per Cristiano?" rise Sara.

"Mi auguro di no sennò ce ne andiamo" suggerì Victoria guardando l'amica.

Poco dopo vennero raggiunti da una specie di cameriere che facendo dei gesti tra la folla a Cristiano, li indicò una porta secondaria.

"Dove andiamo?" domandò curiosa Irina.

"Non volete che io mi mischi ai comuni mortali, vero?" fece ridendo.

Entrarono dalla porta secondaria percorrendo un corridoio scuro fino ad una stanza adiacente, secondaria, molto più riservata e tranquilla con molto più spazio e una serie di tavoli dove potersi comodamente sedere a chiacchierare.

Il loro era il più grande, posto al lato della stanza, prenotato da chissà quanto tempo prima.

"Questo è il locale più glamour di Madrid!" spiegò Gonzalo guardandosi intorno. "Ne ho letto la recensione in internet.."

"Non hai niente da fare eh?" scherzò Karim vicino a lui.

"Ha parlato il tuttofare" lo prese in giro l'argentino.

"Ma qualcuno sa come si chiama?" fece ad un certo punto Victoria, curiosa. "Non abbiamo nemmeno visto il nome all'ingresso.."

"Olas!" esclamò Gonzalo sorridente e super informato.

Victoria posò il suo bicchiere sgranando gli occhi. Il nome le suonò familiare: era lo stesso nome che aveva nominato Roberto nel messaggio inviatole che aveva finto di non aver ricevuto.

Trasse un respiro, guardando per un momento Sergio che tranquillo si stava divertendo con i suoi amici. Decise di non dire nulla, sperando che Roberto e i suoi vecchi amici fossero ammassati nella sala "normale" e non in quella privata dov'erano loro probabilmente troppo esclusiva perché potessero entrarvi persone "comuni".

"A che pensi?" le domandò Sergio vedendola con sguardo preoccupato fissare il suo bicchiere di fronte a sé.

"A niente" sorrise Victoria guardandolo. Prima che potesse aggiungere qualcos'altro, la musica fece eco nella sala. I ragazzi iniziarono ad agitare quando sentirono le prime note. Il dj aveva selezionato, per scaldare la pista, una canzone che a quanto pare era una delle preferite dei giocatori del Real: Hotel Room Service di Pitbull.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora