Capitolo 3.03

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Hold up

hold on

don't be scared

you'll never change whats been and gone

may your smile (may your smile)

shine on (shine on)

don't be scared (don't be scared)

your destiny may keep you warm

<< I passeggeri del volo IB4532 diretto a Londra - Heatrow sono pregati di effettuare il check-in al desk numero 40, grazie. >>

La voce metallica dell'altoparlante fece trasalire Victoria, seduta in sala d'aspetto con il suo trolley vicino.

Vicino a lei, Sofia, compostamente seduta accanto a lei, con in mano la sua bambola.

"Dove vai, mamma?" domandò curiosa - quella domanda spezzò il cuore di Victoria.

"Al lavoro." sorrise, accarezzandole i lunghi capelli chiari.

"Ma non vai a Madrid?" chiese.

"Questa volta devo andare un po' più lontano ma...torno presto."

"Quando? Domani?"

"No. Tra un po' più di giorni..però torno." fece mentre dentro di sé ogni convinzione di partire si faceva sempre più piccola.

"E noi rimaniamo con papà?" domandò, quasi chiedesse conferma.

"Certo."

"Ma papà gioca."

"Andrete con la nonna a vedere le partite" sorrise.

La bambina sgranò gli occhi, entusiasta. Aveva sempre adorato andare allo stadio a vedere papà giocare.

"Che bello!! Possiamo andare con la nonna!!" esclamò quando Andrés la raggiunse, sedendosi nella panchina vicino a lei. Dietro di lui fece il suo ritorno Sergio che invece si sedette dall'altra parte, vicino alla moglie.

"Andare dove?" domandò alla figlia.

"Allo stadio papà! Mamma ha detto che possiamo venire a vederti con la nonna!" fece entusiasta lei agitandosi sulla sedia.

Sergio guardò Victoria e si sorrisero.

'Cause all of the stars

are fading away

just try not to worry

you'll see them some day

take what you need

and be on your way

and stop crying your heart out ...

"Mi sa che è ora di andare!" fece lei, prendendo un sospiro e alzandosi.

Sergio si alzò subito dopo di sé, caricandosi sulle spalle Andrés e prendendo per mano Sofia.

Victoria trascinò il suo trolley verso il gate. Era ora del check-in, dell'imbarco, della partenza.

Una morsa le strinse lo stomaco bloccandole quasi le vie respiratorie. Provò a deglutire, per sciogliere il grande nodo che sentiva, ma non fu possibile.

Si voltò verso la sua famiglia, si abbassò prendendo entrambi i bambini a sé.

"Mi mancherete davvero.." fece con la voce rotta dall'emozione. Sergio rimase immobile, lì vicino, a guardare la scena con il cuore che gli si scioglieva nel petto.

"Anche tu mamma" dissero in coro i due.

"Torni?" domandò Andrés, preoccupato.

"Certo che torno amore, certo" fece lei sentendo una lacrima fredda scenderle lungo la guancia.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora