Capitolo 2.29

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"Dov'è la coroncina di fiori?!" urlò Sara dalla cabina armadio, mentre Victoria sistemava l'orlo del vestito.

"Dentro il cassetto!!" rispose la ragazza concentrata.

Ines, in piedi sopra il piedistallo da ore, attendeva che le due finissero di prepararla.

"Posso anche vestirmi da sola!" sbuffò.

"Zitta. La sposa non deve fare nulla se non...stare ferma."

"E piangere!" annunciò Sara tornando con la coroncina.

"Piangere?! Perché dovrei piangere?" protestò Ines che a queste formalità non era propriamente abituata.

"Perché..sei incinta e quindi sei più emotiva e soprattutto perché al matrimonio si piange!" spiegò con naturalezza.

"Tu non hai pianto al tuo matrimonio" disse Ines ancora perplessa, indicando Victoria lì davanti.

La ragazza si rialzò dopo aver finito con l'orlo e sorrise.

"Certo che ho pianto. Domanda a Sergio. E' una consuetudine.."

"Per la legge dello stato americano io sono già sposata, perciò questa è solo una cerimonia ufficiale..non piangerò."

"Per la legge dello stato spagnolo non lo sei. E nemmeno per quella catalana. Perciò piangerai" sorrisero in coro Victoria e Sara.

"A proposito di testimoni" ripartì Ines dopo aver fatto loro una smorfia "non dovevano portare i..."

La porta si aprì di scatto. Ines indietreggiò sul piedistallo spaventata dall'urlo disumano delle due ragazze che temevano fosse Cesc entrato per sbaglio nella stanza dove si stavano ancora preparando.

In realtà era Sergio, immobile con delle scatole in mano, di fronte alla porta, spaventato più di tutti dall'urlo che avevano cacciato.

"Sergio!!" esclamò Victoria stizzita "Puoi dire che sei tu prima di entrare?!"

"Ehm..sapevo che eravate qui non pensavo che..."

"Porta sfortuna vedere la sposa prima del matrimonio!" esclamò Sara spingendolo fuori.

"Sara, io sono già sposato! E quella non è la mia sposa. Seppur bellissima.." disse alzando gli occhi verso Ines immobile come una bambola sopra un espositore.

Victoria, ai piedi della pedana, corrugò la fronte, guardandoli.

"Grazie..almeno una persona normale esiste in questo giorno" gli rispose Ines sorridendo.

"Non so come fate voi maschi a non emozionarvi mai." borbottò Sara.

"Fate tutto voi, a noi non ci rimane nemmeno l'emozione..." esclamò verso la giornalista.

La ragazza ritornò a sistemare la coroncina sul tavolo, mentre Sergio raggiunse Victoria al centro della stanza.

"Questi sono i fiori che mi avevi chiesto.."

"Oh perfetto." sorrise lei aprendo le scatole di plastica trasparente e tirandone fuori i fiori per le damigelle e i testimoni.

"Cesc dov'è?" domandò Ines guardando Sergio.

"E' nell'altra stanza con Iker. Stava parlando con la chiesa per le ultime coordinate."

"Fuori com'è?" domandò Victoria, preoccupata.

"Eh, questa era la notizia brutta."

Le tre ragazze spalancarono gli occhi guardando il giocatore, sempre più ansiose.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora