Capitolo 3.23

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Victoria fissava il soffitto e tanto per cambiare la sua testa stava esplodendo di pensieri.

Quella mattina ancora di più delle altre volte. Il motivo? Semplice: aveva fatto l'amore per la prima volta con Javier.

Quella sera, quella notte appena trascorsa, per la prima volta si era spinta talmente oltre il confine che aveva immaginariamente tracciato. Aveva deciso di fidarsi di Javier a tal punto da scegliere di passare una notte con lui. Il risultato? Non poteva dire con certezza che cosa avesse provato.

Era lì, tra le sue braccia, Javier la stava baciando, e l'abbracciava sussurrandole quanto fosse felice per quel passo importante che avevano fatto insieme; lei era in silenzio, con lo sguardo fisso che nel buio si perdeva nella stanza, quasi attendesse che quel momento finisse. Non riusciva a pensare a niente, né a cose belle né a cose brutte, stava solamente vivendo il momento incapace di provare emozioni. Nemmeno negative.

Che cosa le era successo? Che cosa era accaduto in lei nel momento in cui il suo cuore era andato a pezzi? Non era Javier il suo equilibrio? Non era Javier il suo momento di felicità? E allora perché nel condividere qualcosa di così intimo e importante con lui non riusciva a provare nemmeno un briciolo di felicità? Forse non si ricordava più cos'era, forse....

Si sentì pizzicare sulla spalla, una sensazione familiare e fastidiosa che subito le fece spalancare gli occhi e tornare indietro, in un flash rapidissimo, a molto tempo prima...

Mesi prima.

"Tagliala!!" protestò Victoria scrollando la spalla.

"Ma perché!? Tutti mi dicono che sono più sexy con la barba perché dovrei tagliarla?!" sospirò Sergio solleticandole la spalla, abbracciandola per dietro, mentre stavano distesi sul letto, appena svegli.

Victoria si lamentava sempre perché la barba appena incolta di Sergio le dava fastidio. Ogni volta era una lotta e alla fine però, vinceva sempre lei. Sergio dal canto suo adorava darle fastidio in quel modo anche perché finivano sempre per discutere e poi fare dolcemente pace...

"Tua moglie non è "tutti", essendo tua moglie ho la precedenza su molte cose."

"Ah e decidere come devo essere rientra nei tuoi compiti?"

"Sì. Ovviamente. Tagliala!" ripeté convinta aprendo gli occhi e voltandosi verso di lui.

Sergio la teneva tra le braccia, senza lasciarla andare. Una cosa che faceva sin dal primo momento in cui avevano dormito insieme, una cosa che Victoria adorava. Avrebbe potuto stare ore e ore tra le sue braccia, senza muoversi, solamente ascoltando rapita il ritmo del respiro di Sergio e del cuore contro il suo.

"No! Voglio provare a farla crescere.."

"Nemmeno per scherzo! Tagliala!" ripeté cercando di liberarsi dalla stretta.

Sergio sorrise, cominciando a lottare per trattenerla a sé. La forza del ragazzo era almeno il doppio di quella di Victoria perciò gli risultava anche facile bloccarla a sé come un placcaggio di rugby.

Victoria provò a lottare ugualmente - com'era solita fare - ma dopo un po',stanca,si arrese.

"Guarda che non mi avvicino più se non te la tagli come si deve!"

"Che fai minacci ora?" sorrise il ragazzo prima di darle dolcemente un bacio.

Victoria adorava quei momenti, a volte non vedeva l'ora di svegliarsi la mattina per rimanere lì con l'altra metà del suo cuore, anche solamente a guardarlo negli occhi o scambiarsi baci come quelli.

"Ti amo" sospirò lei, stringendosi al suo petto.

"Anche io, piccola" rispose, con altrettanta dolcezza.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now