Perdita.

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THEO.
Erano passati due giorni e Jenny non si era ancora svegliata.
Derek dormiva in ospedale.
I miei genitori restavano sempre a lavoro per controllarla e quando tornavano a casa erano distrutti.
Io andai a dormire da Scott,i miei amici non volevano che restassi solo a casa.
E nel frattempo a Beacon Hills erano arrivati altri cattivi,gli Oni e The dread doctors...
E non avevamo più tracce di Malia e Alan,stavamo seriamente perdendo ogni piccola speranza...

Andare a scuola era orribile,tutti che mi guardavano,parlavano sottovoce,mi indicavano,era orribile,era difficile non avere Jenny al mio fianco,non poteva finire tutto così,non ora,non lei,lei è sempre stata una ragazza forte,non si è mai buttata a terra,non ha mai smesso di lottare...

"Hey Theo",Stiles mi venne incontro,lo salutai con un cenno della mano,"Ti va di venire con me e Kira da Chris per chiedergli se ha trovato qualcosa sugli Oni?"."Non lo so,vorrei...Amico sono inutile okay?!".Mi sedetti con un nodo alla gola sulla panchina in giardino,sbuffando mi imitò,"Senti Theo",lo guardai,il suo tono di voce lo faceva assomigliare a quello di un alpha,"Anche io sono umano,non ho zanne,non ho una vista mozzafiato,non ho un udito super fino.Ma se non ci fossi io,eheh,bhe Scott,Jenny e tutti gli altri sarebbero morti da tempo e non sto scherzando,i piani di Scott fanno schifo,Derek e Jenny attaccano senza riflettere,Lydia non conosce bene ancora i suoi poteri,Kira bhe lei è Kira,Peter morderebbe tutta Beacon Hills...Ma anche se sono un umano,loro hanno bisogno di me e noi abbiamo anche bisogno di te,non sei inutile,sei Theo e sei utile",finì il tutto con un sorriso da angioletto,il classico sorriso di Stiles,il suo discorso mi aveva fatto riaccendere la lampadina del morso...
LOUISE.
Passai davanti la stanza di Jenny,il mio paziente poteva aspettare,la guardai attraverso il vetro,era immobile ma viva,"Devi ancora aspettare",Richard si mise accanto a me,"So","Se le darai i poteri indietro ora che si trova in queste condizioni peggioreresti solo che la situazione","Ernest non sa ancora quando potrebbe svegliarsi",mi strinse a se,"Abbi fiducia amore mio,ha solo bisogno di riposo".
"Scusate",ci girammo verso la nostra destra,vedemmo il vice sceriffo Parrish con un piccolo mazzo di fiori in mano,"Salve",lo salutò Richard stringendogli la mano,"Posso vedere Jenny?".Gli sorrisi e gli apri la porta della stanza.
DEREK.
Andai nel vecchio bunker degli Argent,quando vi entrai trovai delle strane cose,delle colonne di vetro piene d'acqua,due tavoli d'acciaio,degli strumenti strani e tante altre cose che però non erano le attrezzature classiche di un cacciatore,annusai bene l'aria,c'erano degli odori a me sconosciuti,frugai fra le varie scatole e cassetti pur di capirci qualcosa.

Ad un tratto sentì dei rumori,erano dei passi.
Sei passi diversi.
Tre persone.
Non potevano essere gli Oni,loro escono solo di notte,ed erano appena le tre del pomeriggio.
Mi nascosi dietro un doppio muro,aspettando di vedere di chi fosse questa specie di laboratorio...
LYDIA.
Dopo scuola decisi di andare a vedere se la situazione di Jenny fosse migliorata.
Quando arrivai in ospedale i Marsan avevano finito il loro turno,ma sapevo che gli avrei trovati nella camera della loro figlia,ma quando aprì la porta della stanza,accanto a Jenny trovai il vice sceriffo,stava leggendo una rivista e sul tavolino c'era un piccolo mazzo di fiori,"Uh?Lidya",lo salutai con un piccolo sorriso,giusto un po' accennato,"La mia amica sta meglio?".Si alzò per lasciarmi la sedia,"Si,così mi hanno detto i suoi genitori",le presi la mano,le accarezzai la guancia calda,a differenza degli altri giorni aveva ripreso il suo colore naturale,"Le vuoi molto bene",annuì,"Lei è l'unica amica che ho",ripensai alle parole che mi disse Allison tempo fa

"Dovrai aiutare Jenny ogni volta che avrà bisogno.Lo sai che questi lupi hanno la testa dura e agiscono senza pensare.Ma tu sei quella più riflessiva del gruppo,quindi tocca a te aiutarla"

Dopo tre ore di sonno,sentii dei mugolare,come un cucciolo di cane,alzai la testa dal bracciolo,non era un cane,era Jenny che si stava togliendo l'ago della flebo,con un scatto le bloccai le mani,"Nono questa ti serve",mi guardò stordita,"Chi sei tu?".

Ti proteggerò a costo della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora