BAD ANGEL[Cameron Dallas]

#25#

-Aiutatemi a stenderla suo letto.-

Quando la sollevo noto che è molto leggera e una teoria subito scacciata si fa strada nella mia mente.

La poggiamo sul materasso per poi coprirla con il caldo piumone.

Provo a vedere se ha la febbre ma, toccandole la fronte noto che è quasi fredda.

Ok, forse la mia ipotesi è reale ma no, non può essere.

-Amico spiegami questa storia dell'adozione.- domanda Jamie curioso.

-Sinceramente ne so poco ma avete visto anche voi il risultato di un anno insieme alla sua "famiglia". Mi ha solo detto che si arrabbiava per niente e che le faceva ciò che voleva, niente di più.- affermo sconsolato.

Mi guardano tristi e penso che devo dirgli di non usare quello sguardo con Amanda, almeno se non vogliono farsi molto male.

C'è un attimo di silenzio, nel quale tutti pensiamo la stessa cosa: la proteggeremo a costo della vita.

Amanda's pov

-Smettila Eric mi fai male!-

-Sei tu che non riesci a difenderti piccola.-

Basta mi sono stancata! Io voglio poter avere dei fratelli normali, che mi fanno ridere e divertire, che giochino con me.

E invece no, non fanno altro che darmi fastidio e umiliarmi, dicendo che devo imparare a difendermi da sola.

Giordan mi guarda divertito e gli lancio uno sguardo di supplica, che lui ignora completamente, anzi, se possibile, ride ancora di più.

Mi schiaccio contro l'angolo della stanza, portandomi le ginocchia al petto, sperando che così mi lasceranno in pace.

-Te l'ho detto mille volte che non devi nasconderti ma affrontare i problemi.-

-Ti prego Eric lasciami stare, non ti ho fatto niente!-

Mi prende per un braccio, facendomi alzare e andare davanti a lui.

-Ti lascerò stare solo quando sarai in grado di combattere contro di me, cosa che al momento mi sembra impossibile, quindi...-

Una lacrima solca la mia guancia, seguita da mille altre.

Ci ho provato, ci ho messo tutta me stessa per cercare di migliorarmi, ma per loro non è mai abbastanza.

Mi dicono che devo fare di più, che mi devo impegnare, ma veramente, è il mio massimo, più di qui non potrò mai andare.

Ma loro non lo capiscono, non si accorgono che mi stanno distruggendo.

-Facciamo così: se per cinque minuti riesci a difenderti e combattere, puoi tornare in camera, altrimenti staremo qui fino a quando non ci riuscirai ok?-

So perfettamente che non è una domanda, perciò annuisco semplicemente, aspettando che il tempo parta.

-Via!-

Ok, cinque minuti, cinque minuti di concentrazione e poi sono libera.

Vedo che alza una mano e che quindi mi vuole dare uno schiaffo, mi abbasso appena in tempo per schivarlo.