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Amanda's pov
Sono viva.

Continuo a ripetermelo sperando di abituarmi all'idea.

Ero convinta di voler morire, di voler essere libera, di voler abbandonare tutti, ma sto capendo che forse non è stata l'idea migliore che io abbia mai avuto.

È da almeno due giorni che sono chiusa in questa stanza, la camera del moro.

Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, non dopo quello che abbiamo vissuto.

Qualche volta ha provato a iniziare un discorso, ma sono sempre stata zitta.

A Jace invece non so cosa sia preso.

Si comporta in modo strano, è rigido, severo e freddo.

La copia in castano di Sebastian.

Anche se per ora di schiaffi ne ho ricevuti pochi, inizio ad avere paura di lui.

È cambiato.

Prima era sempre pronto a rassicurarmi, a tranquillizzarmi e a promettermi che mi avrebbe salvato.

Mentre ora sembra quasi che io sia un'estranea per lui.

Vorrei che Cameron mi proteggesse quando sta con me, ma anche quando grido il suo nome nessuno mi viene a salvare, come sempre.

La porta si apre solo per i pasti che spesso vanno al cane dei vicini e raramente per ammirare Cameron o Jace.

Proprio mentre fantastico su quanto avrei bisogno di un abbraccio dal moro, vedo la maniglia abbassarsi e degli occhi verde smeraldo spuntare.

Jace.

Immediatamente evito il suo sguardo e mi metto nella mia solita posizione.

Lui mi raggiunge con due grandi falcate e mi gira intorno, come un falco che non vede l'ora di mangiare la sua preda.

Mi sento come una tigre in gabbia, privata del suo istinto, con gli artigli tagliati e la museruola.

Voglio essere felice ma non so come, non ricordo più come si fa.

Quindi per il momento mi devo limitare ad aspettare, aspettare che Cameron si accorga di quale mostro è diventato il suo amico.

-Perché con me parli e con Cameron no?-domanda sorridendo famelico.

Perché se non lo faccio, lui non mi picchia, a differenza tua.

Vorrei dirlo, urlarlo, farlo capire a tutti ma non posso.

Non so per quale motivo Jace abbia deciso di trattarmi così, mi ha sconvolto.

Mi ero abituata al tenero e dolce ragazzo che mi aveva sorretto quando ero svenuta, che mi aveva consolata quando ero triste, che mi aveva abbracciato quando mi ero svegliata dal coma, piangendo di felicità.

Ora non sembra neanche più lui, e la cosa mi spaventa non poco.

-Perché con lui ho un rapporto diverso.-azzardo una risposta che di certo lo farà andare su tutte le furie.

Infatti subito mi costringe a guardarlo in quegli occhi che sembrano abissi, capaci di farti entrare in un altro mondo.

-Bene, allora, da oggi fino a quando non ti darò l'ordine contrario, ti comporterai come fai con me, sono stato chiaro?-

Già è difficile obbedire ad una persona, figuriamoci a due!

Non riesco a credere che il moro permetta tutto questo.

Lui si dovrebbe preoccupare per la mia salute, dovrebbe controllare come sto e non abbandonarmi nelle mani di uno psicopatico.

Ancora una volta mi rendo conto di quanto sia sola, abbandonata da tutti e lasciata a vivere la mia miserabile vita.

BAD ANGEL[Cameron Dallas]Where stories live. Discover now