13. Paure.

3.4K 96 2
                                    


Se mi conoscessi veramente, scapperesti anche tu.

~13~
Paure.

Apro lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla fievole luce che entra dalla finestra. Guardo istintivamente il braccio che mi sta cingendo la vita, Ash.
Cerco di liberarmene, ma il ragazzo stringe ancora di più la presa.

«Da qui non ti muovi, piccolina.» ordina con voce roca.
«Allora fammi girare.» cerco di mettermi sdraiata su un fianco di fronte a lui, per quanto la sua presa me lo conceda.
«Sei ancora più bella appena sveglia.» sentenzia fissandomi negli occhi, improvvisamente sento il corpo inebetito, questo ragazzo mi fa uno strano effetto.
«Non è la prima volta che mi vedi di prima mattina, Ash. Adesso fammi andare a lavare va.» riesco a liberarmi dalla sua presa, e corro velocemente in bagno. Per quanto mi possa piacere, ho paura di affezionarmi ad Ashton, anche se penso di averlo già fatto.
Lo ammetto, ho paura di innamorarmi veramente, di non essere abbastanza, di amare e non essere amata, ho paura di fidarmi delle persone, di soffrire, non riesco mai a fare quello che vorrei. Mi limito sempre in tutto.
È per questo che dovrei andarmene, non voglio soffrire, non voglio far del male. Va sempre a finire così, non riesco mai a dimostrare quello che provo e perdo tutto.

Mi lavo, cercando di tranquillizzarmi un po', l'acqua ha sempre avuto questo effetto su di me.
Quando esco dal bagno vedo Ash, abbracciato al mio cuscino con gli occhi chiusi.
Mi vesto velocemente con le prime cose che mi capitano sottomano, preparo il borsone e mi avvicino a lui, lo guardo dormire beatamente.
Gli passo una mano tra i capelli e gli lascio un bacio leggero in fronte, andandomene prendo una sua maglietta e gli lascio un biglietto:

"Non sono abbastanza, ho paura di farti soffrire e di soffrire io in primis. Se mi conoscessi veramente, scapperesti anche tu. Scusami."

Penso che per qualche settimana, forse più, non mi farò vedere.
Lo faccio sia per me, ma soprattutto per lui, anche se mi dispiace.

~~~

«In realtà mi va bene anche un'appartamento piccolo.» cerco di convincere l'agente immobiliare da circa mezz'ora sulla grandezza della casa.
«Signorina Smith, siamo a San Diego, le case piccole sono le più ricercate.» mi spiega gentilmente Lenny, un signore all'incirca sulla sessantina, che molto probabilmente ha passato quasi tutta la sua vita in questa agenzia.
«Senta, Lanny. Non importa qualsiasi appartamento andrà bene, basta che sia una cosa veloce.»
«Ce n'è uno qui vicino, disponibile in giornata.»
Dopo aver compilato tutte le pratiche burocratiche, Lanny mi accompagna all'appartamento.

~~~

Sistemo i vestiti in camera, composta solo da un letto ed un armadio. La casa è spoglissima e già sento nostalgia di Ash, ma non posso fargli del male.
Mi sdraio sul letto fissando il soffitto soprappensiero, quando inizia a suonare il telefono.
"Numero sconosciuto"
Accetto la chiamata rimanendo in attesa che sia l'altra persona a parlare per prima.
«Lacy?» sento la voce della persona che mi sta affollando la mente da più di un'ora.
«H..Hey.» dico cercando di nascondere il tremolio causato dall'effetto che questo ragazzo mi fa.
«Senti, vedi di tornare immediatamente. Non sai cosa voglia dire per me riuscire a provare qualcosa dopo tempo, e tu ci sei riuscita. Quindi per favore vieni.» quando pensavo fosse solo la mia voce a tremare, noto queste parole uscire con altrettanta incertezza dalle sue labbra.
«A..Ash, io non riuscirò a dimostrarti niente, come sempre, e ti perderò. Perdo tutti, non riesco ad amare tanto meno essere amata. Ho paura di farti soffrire.» dico cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Potrà sembrare strano perché ci conosciamo da poco, ma con Ash ho subito sentito una strana sensazione.
«Lacey, ti voglio. Ti voglio qui, ora.» detto ciò sento un bip è noto che la chiamata è finita.

Adesso cosa faccio ?
Torno da lui ?

Cammino in giro per l'enorme casa appena presa, cercando di reprimere i brividi.
Mi mette ansia stare da sola in una casa così grande, spoglia.
Mi sento sola, persino Hav e Ron non li ho più sentiti, decido di scrivergli l'ultima volta.

"Grazie per aver risposto, ancor di più per avermi chiesto come sto. Evidentemente la nostra amicizia, era più una questione di bisogno da parte vostra di compagnia."

Ero la ragazza decapitato di football, oltre ad essere una delle migliori atlete della scuola, e forse, solo adesso mi rendo conto che loro mi hanno sempre usata per farsi vedere o per altri scopi, anche perché si eravamo amici sin dall'asilo, ma lo siamo diventati soprattutto alle medie, prima di allora non ci frequentavamo molto.
Ho lasciato perdere tutto per loro, evitando le altre persone, okay forse anche perché ho un carattere particolare e preferisco stare da sola, ma anche loro hanno fatto la loro parte.

Metto da parte il pensiero di quelle persone, sperando di sbagliarmi sul loro conto.
Ormai è sera e dopo essermi fatta una doccia, mi addormento sul letto con la maglia di Ash addosso.

[N.A.]

Eccoci qui!
Cosa sta combinando Lacey ?

Farà la scelta giusta!?

Haven e Ronald sembrano ormai un ricordo passato, e lei non vuole averci più niente a che fare, avrà fatto bene ?

Hasta luego nenes.
G.

Wanderlust. || A. J.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum