16. Il nonno.

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La miglior officina
di tutta San Diego.

~16~
Il nonno.


«E⃟ la vincitrice è.. Lacey Smith! Si signori, la nipote di Orlando Smith, vincitore per dieci anni di fila, avete capito bene, DIECI ANNI delle wild race!» sento una voce maschile parlare con enfasi al microfono, rimango stordita dalla carica di adrenalina, gli auto parlanti  posti in ogni angolo continuano a tuonare.
Dov'è Ash ?
Con la macchina lentamente torno alla linea di partenza,  vedo il mio ragazzo intento a parlare felicemente con un altro, mi affianco a loro e cerco di sorridere forzatamente.
«Bimba, sei stata fantastica» Ash si affaccia al finestrino e mi lascia un bacio casto sulle labbra, sento un odore strano, acre, misto al sapore di birra.
«Andiamo a parcheggiare, T e Chase ci sanno aspettando allo stand della corona. Hanno visto la tua gara comunque.» sorridendo e salutando il tipo con cui stava parlando, Ash entra in macchina ed insieme andiamo a cercare parcheggio.
«hai uno strano odore addosso.» dico infine, Ash non risponde ed inizia a ridere. Lascio perdere, e continuo a guardarmi intorno, è troppo chiedere un parcheggio?!

La ricerca sembra infinita, i pochi parcheggi sono tutti pieni, ma nonostante tutto riusciamo a trovare un posto poco distante dallo stan della birra.
«Finalmente, non ce la facevo più.» dico sorridendo in direzione di Ash, ha in espressione un po' persa, continua a guardarsi in giro come se avesse paura di qualcosa.
«Stammi vicino.» dice poi al mio orecchio, con voce roca.
Annuisco, mettendomi di fianco a lui, cercando di non perderlo nella folla.
Con una mano mi porta dietro la sua schiena e si ferma improvvisamente, cerco di sporgermi per vedere cosa succede ma la statura di Ash me lo impedisce.
«Cos'abbiamo qui ? » sento la voce di un uomo, dall'accento non sembra californiano.
«Niente che ti possa interessare Tyler.» improvvisamente l'intero corpo di Ash si irrigidisce, sento i muscoli della sua schiena sotto la maglietta, non capisco cosa stia succedendo.
«Ma, è maleducazione non condividere i giochi. I tuoi non te l'hanno insegnato ?» vedo una mano cercare di spostare Ash, ma d'un tratto il ragazzo per quanto possibile, si irrigidisce ancor di più, mi spinge indietro e in pochi secondi è  sull'uomo.
Pugni, tanti pugni. Non so in che condizioni possa essere l'uomo, Tyler se non sbaglio, vorrei intervenire per cercare di far smettere Ash, ma sono come paralizzata, non ho mai assistito a nulla del genere, se non ad una piccola rissa di Ron alle medie per uno stupidissimo insulto a Haven.

Tyler tira fuori un coltello ed io perdo un battito, devo fare qualcosa, ma cosa ?
Ash sembra non accorgersi dell'oggetto metallico finché non se lo ritrova a pochi centimetri dalla gola, la sua espressione è impressionante, sembra che tutto ciò non lo possa toccare minimamente, apatica direi.
Con una mano liberatosi dall'uomo sotto di lui, prende una pistola che aveva dietro la schiena, eppure non l'avevo notata, non pensavo portasse quell'oggetto anche qui.
Punta l'arma in bocca all'uomo, il quale sbianca improvvisamente.
«Ash!» cerco di urlare e sovrastare le innumerevoli voci e grida «Ashton fermati.» mi avvicino e lo prendo per un braccio, il mio ragazzo mi guarda truce, Tyler invece ha uno sguardo strano.
Ash alla fine si alza, e senza dire niente inizia a camminare, trascinandomi con lui.

Una volta raggiunto lo stand, mi guarda e mi sposta una ciocca di capelli «Ti amo Lacey» sentendo quelle parole non posso fare a meno di abbracciarlo, poso il viso nell'incavo del suo collo ed inspiro profondamente il suo profumo.
«Ti amo anche io» dico soffocata tra le sue braccia.
«Andiamo dagli altri dai.» mano per mano ci incamminiamo verso Chase e T, la gente quando vede passare Ash, o saluta o si sposta evidentemente spaventata.
Sia io che lui facciamo finta che la rissa non sia successa, ed allora cerco qualche informazione su mio nonno, Orlando, dieci anni di fila campione delle Wild Race, impressionante.
«Si né ho sentito parlare, ho sentito anche dire che aveva in officina qui a San Diego,
Vedrai Bambolina che qualcuno si farà vivo sta sera.» Chase tra un boccone e l'altro cerca di raccontarmi qual poco che sa.
«In che senso?» chiedo non avendo ancora capito.
«Nel senso che qualcuno che conosceva tuo nonno, si farà vivo sta sera per presentarsi e congratularsi con te.» il ragazzo di fronte a me appoggia il panino nel piatto ed inizia a guardarsi intorno.
«Ah.. » non so cosa pensare, voglio sapere di più su queste gare e cosa c'entri mio nonno, sconsolata mi passo una mano tra i capelli.

Come predetto da Chase molte persone sono venute a congratularsi con me per la vincita, compreso il ragazzo che competeva con me.
3.467$ una somma non male, considerando che ho solo corso.
Mentre stavo parlando con una ragazza, curiosa su come avessi usato il Nox, un uomo sulla sessantina chiede di poter parlare con me per qualche secondo.
«Piacere Curt, tu se Lacey giusto? Sei identica a tuo nonno.» ha gli occhi lucidi, sembra una persona buona, anche se camuffata da piercing, tatuaggi e un fisico possente per la sua età.
«Lo conoscevi?» chiedo con voce tremante.
«Certo tesoro lavoravo nella sua officina.» annuisce Curt, mostrando un sorriso con alcuni denti d'oro.
«Quindi aveva davvero un officina?»
«La miglior officina di tutta San Diego.» scuote la testa sospirando per qualche secondo. «Adesso è abbandonata a se stessa, chissà se..»

[N.A.]

Okay, dovrei smetterla con i finali aperti, non li sopporto neanche io.

Ad ogni modo, non sono tanto orgogliosa di questo capitolo, non mi convince del tutto.

Voi cosa ne pensate ?

Non vedo l'ora di vedere cosa succederà con l'officina del nonno.

Non vedo l'ora di finire questo libro perché il finale che ho in mente mi piace troppo.

Hasta luego nenes.
Ily.
🌺
⋆G.

Wanderlust. || A. J.Where stories live. Discover now