26. Distrazioni

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Tranquilla, con me sarete sempre al sicuro.

~26~
Distrazioni.

La fila in cassa è lunghissima, e la mia pazienza è sempre troppo poca.
Metto sul rullo la Spesa, ed una mano mi tocca la spalla, mi giro di scatto con uno sguardo omicida, ma una volta vista la persona mi tranquillizzo leggermente.

«Lacey, che piacere rivederti.» sorride portandosi una mano sulla testa rasata.
«Brad, giusto? Posto insolito per trovare dei piloti» dico più concentrata nel sistemare la spesa che altro.
«Diciamo che non è proprio il nostro ambiente eh?! Vuoi una mano?» si offre gentilmente, ma nego con una mano libera e dopo poco la cassiera inizia a passare i vari prodotti che devo acquistare, oggi Sophie passerà la giornata con noi, e voglio ci sia più cibo possibile, insomma ai bimbi piacciono i dolci e poi non si sa mai le venga un attacco di fame improvvisa.
Una volta salutato Brad, scambiato i numeri di telefono, e preparato le borse mi avvio alla macchina, non vedo l'ora di tornare a casa.

«Vi porto in un posto speciale.»
Annuncia Ash da dietro la porta della cameretta.
«E dove ci porteresti?» Soph incrocia le braccia sul petto, immagino lo faccia soprattutto per ragioni scenografiche, e tira fuori la lingua per metterla in bella mostra al fratello.
Il ragazzo si avvicina e scompiglia i capelli della sorellina che inizia a ridere sommessamente, dopodiché ridendo a sua volta si china su di me «ti amo» le sue labbra sfiorano il mio collo delicatamente, provocandomi I soliti brividi.
Mi ritraggo, sorpresa di sentire la mia voce rispondere «dove andiamo?»
«tranquilla, con me sarete sempre al sicuro.» annuncia esaltato.

«Disneyland!» Sophie esce dall'auto insieme a noi, sorpresa quanto me, tra tutti i posti possibili mai mi sarei aspettata Ash potesse portarci qui.
Ci dirigiamo tutti e tre verso l'ingresso, con la bimba per mano tra noi.
Ad Ash continua a suonare il telefono, e cammina portandolo spesso davanti al viso per leggere ciò che gli scrivono.
So che non mi tradirà mai, non mi devo preoccupare.
Cerco di convincermene, continuando a camminare.
Dopo il galeone dei pirati, passiamo per altre attrazioni,la casa infestata, e poi Sophie mi trascina con sé a farsi una foto con Mikey e Minnie Mouse.
Dopo aver girato per ore interminabili decidiamo di andare a prenderci qualcosa al Blue Bayou il ristorante più vicino al momento.
«Allora piccolina cosa ti è piaciuto di più?» chiedo alla bimba seduta di fianco a me, mentre sorseggiare il suo the freddo e divora la sua crêpe.
«devo dire che il castello delle principesse disney è stata la cosa più bella, però anche topolino è topolina.» mentre lo dice la sua lingua cerca di ripulire tutta la Nutella andata a finire su tutta la faccia.

Vedo Ash un po' distante, non ha ancora parlato da quando siamo arrivati, il che mi fa pensare che gli sia successo qualcosa.

«Fratellone, Cy, grazie mille per oggi.» Sophie si stacca dal collo del fratello per passare all'attacco sul mio. Oggi ha deciso di CHIAMARMI Cy, perché dice che suona da supereroina.
La zia l'aspetta davanti all'ingresso e saluta noi con un solo cenno del capo.

In macchina regna il silenzio, fino a quando non riesco più a trattenermi.
«Ash cosa sta succedendo?»
«Niente»
«No, non è vero. Basta bugie, ricordi?»
«devi rimanerne fuori, non sono cose belle»
Smetto di parlare e una volta arrivati a casa, non entro. Prendo le chiavi della mia macchina e chiamo Brad.
Risponde praticamente subito
«Ehi, Corse in programma tra poco?»
«Flash, allora corse tra macchine sta sera in zona non ce ne sono, però io faccio un salto ad una festa all'aperto in Jeffrey Park tra mezz'ora dovrei andarci» calca accento sull'ultima parte, come se mi stesse invitando indirettamente.
«sono in giro, dove abiti che passo così mi fai strada?»
Mi avvio verso l'indirizzo di Brad, pensando a cosa possa passare per la testa in questo momento al mio ragazzo, quando il telefono inizia a suonare.

«Lacey, dove cazzo sei?» sento la rabbia di Ash persino attraverso il telefono, e le mie guance arrossiscono immediatamente.
«Voglio svagarmi un po', ci vediamo.» rispondo secca
«Non fare stronzate, dimmi dove sei che ti vengo a prendere.»
«No Ashton, non decidi sempre tu. Non rispondi alle domande che ti faccio, hai segreti che influiscono sul rapporto che hai con le altre persone, devo sapere.» sono stanca di dovergli sempre andare io incontro, sento delle lacrime calde scorrere lungo il viso e trattenendo i singhiozzi me le asciugo.
«Torna a casa, non so per che ora torno, ma tu vai a casa. Ti amo Lacey, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata da due anni a questa parte.»

«Uao» sono le uniche parole che mi escono dalla bocca, una volta arrivati in Jeffrey Park, un'enorme falò é acceso al centro del grande giardino, macchine e moto sono parcheggiate ordinatamente in uno spazio poco distante. La miriade di persone canta, balla, beve, fuma, mentre della musica a palla rimbomba per tutto l'isolato «e a volte è anche meglio» dice sorridendo

Dopo circa una ventina di minuti, in cui Brad mi ha presentato dei suoi amici, la musica si interrompe improvvisamente lasciando tutti delusi.
Si sentono alcuni spari in lontananza e la folla inizia ad urlare e correre da tutte le parti, cercando di ripararsi.
«Los Diablos, sono qui! Scappate, prima che ci uccidano tutti!» Brad mi afferra il braccio e mi trascina con lui verso le macchine, iniziamo a correre quando una macchina si ferma davanti a noi, la sua Camaro. Perché è qui?
«Lasciala» ordina con la pistola puntata contro la testa del mio amico ed un passamontagna calato sul viso.
«Spararmi, ma lei non la tocchi» Brad mi si para d'avanti per proteggermi, gli afferro una spalla e dopo avergli detto di stare tranquillo mi avvicino alla mia macchina.
Ma Ash si siede al posto del passeggero e la sua macchina viene presa da un ragazzo che gli fa segno di stare tranquillo e gli urla qualcosa in spagnolo, che sembra voler dire "te la porto a casa"
«cosa cazzo ci fai qui? E per giunta con quello sfigato» sbraita guardandomi fisso negli occhi, si toglie il passamontagna e si passa una mano nei capelli. Gli spari in sottofondo, mi spaventano ed ogni colpo mi toglie il respiro.
«e tu cosa ci fai qui con una pistola, un passamontagna ed un'intera gang a sparare alle persone?» sbotto di colpo urlandogli tutti quello che mi passa per la testa al momento.
«À San Diego devi sopravvivere bimba, ed io lo so fare davvero bene. Non voglio metterti in mezzo a tutto questo, ti amo e voglio che tu sia al sicuro»
«Non voglio bugie Ash»
«Ogni cosa a suo tempo bimba, questo non è né il momento né il posto, andiamo a casa dai.» alle sue parole non posso fare altro che urlare, un urlo basso, breve ma pieno di rabbia, frustrazione.
«Okay» metto in moto l'auto, stringendo tra le mani il volante, come se potesse aiutarmi in qualche maniera.
«Ti amo non dimenticatelo» mi prende il viso tra le mani ed inizia a baciarmi, mentre una sua mano mi afferra la coscia.
Intanto il sottofondo degli spari è sparito.

[N.A.]

Eccoci con un altro capitolo.
SPERO VI piaccia come sempre, se così fosse lasciate qualche stella 🌟 e qualche commento 💭

Un beso para vos.
G.

Wanderlust. || A. J.Where stories live. Discover now