Prima

204 24 0
                                    

Non so che cosa aspettarmi da quello che è successo quattro giorni fa. Non ho più sentito Freddie dopo quel bacio e la mia mente non sa come interpretare la cosa. Cerco di restare calma e di non pensarci troppo.
Ricordo a me stessa che non sono così, che non mi faccio prendere dall'ansia, non per un bacio almeno, anche se si sta rivelando più difficile di ciò che pensavo.
Mia madre ha deciso di accompagnarmi stamattina, cosa più unica che rara in genere, ma il freddo e la neve devono averla impietosita.
La saluto velocemente e scendo dall'auto.
Mi stringo nella giacca e affondo il naso nella sciarpa. Ci saranno almeno cinque gradi sotto lo zero.
<<Allora?>> Mi chiede Kay ancora prima che io riesca a dirle ciao.
<<Il fatto che io stia cercando di mantenere la calma ha una qualche importanza per te?>>
<<E dai Betty!>>
La guardo di traverso. Odio questo nomignolo e la mia perfida migliore amica lo sa bene.
<<Sto diventando più pazza io di te! Come può non averti chiamato?>>
Kay ha preso piuttosto bene il bacio tra me e Freddie. A dire la verità ha dato fuori di matto quando le ho raccontato quello che era successo. Credo che sia più emozionata lei di me.
Cerco di rallentare i battiti inutilmente. Quando lo vedo arrivare mi impongo di continuare ad essere in grado di respirare.
<<Kay..>> Bisbiglio mentre lei si gode la scena. Il cortile d'entrata è stracolmo di gente. Un gruppetto di matricole chiacchera animatamente a pochi metri da noi.
Cammina spedito con il cappuccio della felpa tirato sulla testa. Una matassa di capelli gli sfiora gli occhi. Sono più lisci del solito, meno selvaggi.
<<Kay che devo fare?>> Le chiedo improvvisamente allarmata.
Ho la sensazione che tutte le persone sparpagliate per il cortile stiano per assistere alla scena di me che vengo ignorata deliberatamente.
<<Bhe intanto respira.>> Dice Kaya a denti stretti. <<E magari prova a dire ciao.>>
Freddie è a pochi passi da noi. Sorride, il che è un buon segno mi dico.
Sembra rilassato, completamente a suo agio e per niente imbarazzato.
Quando le punte delle sue scarpe quasi toccano le mie faccio per dire qualcosa, ma lui mi blocca.
Mi bacia. Un bacio veloce è decisamente più casto del precedente, ma pur sempre un bacio. Labbra contro labbra, respiro dentro respiro.
<<Buongiorno.>> Sibila contro la mia bocca.
Mezza scuola ci sta guardando, guarda lui e me. Guarda noi, come se fossimo la cosa più strana del mondo. Anche se forse in effetti è così.
<<Buongiorno Kay. >>
Stavolta tocca a me controllare Kaya che sembra apparentemente viva, ma non del tutto ricettiva.
Incredula come tutti, come me.
Avrà proprio questa forma la felicità?

Game OverWhere stories live. Discover now