Prima

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"Non volevo dirtelo, ma non ce la faccio. Io ti amo, ti amo come un pazzo e non so che fare. Sto bene ma sto anche di merda, non posso più tenerlo per me."
L'altra notte io e Freddie siamo andati al ponte. Quello del nostro primo appuntamento.
Diroccato, freddo, umido.
Niente è cambiato dal giorno in cui seduti su quelle rocce scivolose, ci siamo visti per la prima volta con occhi diversi.
Ci siamo abbracciati, cuore contro cuore.
Sono rimasta in silenzio attaccata a lui per cinque minuti buoni.
Ce l'avevo sulla punta della lingua quel "ti amo".
L'ho guardato negli occhi e mentre sorrideva non ce l'ho fatta a parlare.
Probabilmente avrebbe fatto troppo rumore.
Due giorni dopo sul mio telefono lampeggia alle tre di notte di un inutile venerdì, questo messaggio.
Quando non ce la fai a parlare dei tuoi sentimenti e finalmente esplodi in un milione di scintille colorate, le parole hanno un peso diverso.
Di " ti amo" Freddie me ne ha detti pochi nei tanti anni insieme. Tutti emozionanti, sempre come se fosse la prima volta, ma questo.
Due anni senza parlarci, guardarci.
Due anni passati a baciare qualcun altro e a viverci insieme tutto quello che in una coppia deve essere condiviso.
Eccole qui le parole che sopra ogni cosa mi spaventano da morire, quelle a cui non ho mai creduto se non quando sono uscite dalla sua bocca.
Lo rileggo almeno quattro volte prima di rispondere.
Me lo immagino sdraiato nel letto, con i capelli tutti spettinati, la pelle abbronzata nella semi oscurità, con la faccia seria e preoccupata. Bello come solo lui sa essere.
"Ti amo anche io Freddie,da morire amore mio."

Game OverWhere stories live. Discover now