Prima

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<<Quindi vi siete baciati?>> Mi chiede Kay tutta emozionata.
<<Si, Dio mi sento una ragazzina ma sono così felice Kaya.>>
<<Certo che lo sei Beth,l'hai visto?>>
Sfodera la sua faccia da pervertita e si mette a rovistare nel mio armadio.
Rido. <<L'ho visto Kay credimi.>>
<<E Trey? L'hai più sentito?>>
Sospiro. Ho parlato con lui poco dopo il compleanno di mia madre, prima di vedermi con Freddie, ma non sono stata del tutto sincera.
Non ce l'ho fatta a dirgli che mandavo a puttane due anni di relazione perché ho sempre amato qualcun altro.
Non volevo fargli tanto male, essere tanto crudele.
Voglio bene a Trey, ma non potevo andare avanti mentendo a me stessa, tanto prima o poi sarebbe venuto fuori.
<<No, non ci ho più parlato.>>
<<Hai fatto la cosa giusta Beth.>>
<<Già, vorrei solo non avergli fatto male.>>
<<Starà bene.>>
Lancia un vestito sul letto e si volta a guardarmi. Le cosce morbide fasciate in un paio di jeans neri, gli occhi vispi truccati leggermente.
<<Mettiti questo e andiamo a quel dannato posto.>>
<<Kaya guarda che non è poi così male, secondo me ci divertiamo.>>
***

Kaya mi ha scongiurato di accompagnarla allo Skyline, l'unico locale in centro aperto quando fa questo dannato freddo.
Il suo ragazzo Simon è qui con lei e i suoi amici, e Kay aveva bisogno di compagnia.
È qui Trey e anche Freddie.
Meraviglioso.
Quando ha saputo che sarei venuta con gli amici di Simon e Kay si è infastidito e così me lo sono ritrovato davanti mentre eravamo in coda con Holly, la sua migliore amica.
Mi ha ignorata ovviamente, ed io ho fatto lo stesso.
Nessuno sa di noi e per il momento vorrei che le cose restassero tali, non voglio ferire Trey ancora.
<<Kay,mi presti la felpa? Sto congelando.>>
<<Certo.>>
Mi infilo la felpa di Kay, spengo la sigaretta e torno dentro.
L'interno del locale è un ammasso informe di corpi.
Tutti si dimenano, si muovono, cantano, con i bicchieri pieni stretti tra le dita.
<<Brava.>>
Una mano calda mi sfiora il collo, la sua voce secca e dura mi sorprende.
<<Guarda che é acqua.>> Gli dico a denti stretti, spiaccicata con la schiena addosso a lui indico la bottiglia che ho tra le mani.
<<Vieni con me.>>
Mi afferra per un polso e mi conduce fuori dal locale.
Cammina svelto, mangiandosi il cemento con quattro lunghe falcate.
Mi si piazza davanti e mi scruta furioso.
<<Bhe, che è successo?>>
<<Questa di chi è?>> Strattona la felpa grigia con fare sprezzante.
<<Stai scherzando?>>
<<Di chi cazzo è!>> Strilla.
Sono sconvolta dalla rabbia e dalla paura che leggo nei suoi occhi.
Sembra inferocito e allo stesso tempo debole, come preso in ostaggio dalle sue sensazioni.
<<È di Kay, Freddie, ma che problemi hai?>>
Si passa una mano tra i riccioli scuri, aggrovigliati e spettinati come al solito.
<<Non mi prendere per il culo Beth.>>
Sgrano gli occhi incredula. Non ci posso credere, sta davvero facendo tutto questo casino per una dannatissima felpa?
<<Freddie è di Kaya, che cazzo!>>
Mi fisso la giacca grigio scuro, troppo grande semplicemente perché Kay è decisamente molto più formosa di me, che a malapena riempio i miei di vestiti.
Faccio per andarmene, ma Freddie mi blocca.
<<Lasciami immediatamente.>> Dico gelida.
Non si oppone, lascia andare la presa senza smettere di guardarmi.
Me ne vado e lo lascio lì seduto su un muretto di cemento con la sua frustrazione.
Non ho intenzione di ricominciare a farci la guerra per una stronzata.
Torno nella calca appiccicosa, cerco Kay tra i visi colorati di blu dalla luce soffusa, ma non riesco a trovarla. Intravedo Trey, che altissimo spicca tra le teste di tutti.
Mi arrendo e mi metto a ballare in un angolo affollato sperando di incrociare Kay tra il via vai di gente.
Poi lo vedo sgomitare tra la folla. Nonostante mi abbia fatta incazzare non posso fare a meno di cercare i suoi occhi.
Freddie intreccia le dita alle mie in silenzio tra i corpi in movimento.
Nasconde le nostre mani sotto una coltre di gente e mi porta fuori.
<<Ho fatto un casino. >> Esordisce. Così, limpidamente, appena mettiamo piede nell'aria fresca.
Lo guardo esaminando ogni dettaglio della sua espressione.
Il modo in cui increspa le labbra quando si incupisce, le mani ficcate nelle tasche, gli occhi seri, quasi tristi.
Si sente in colpa.
E fa bene.
<<Andiamo a parlare da un'altra parte.>>
Cammino lasciandomelo alle spalle. Riesco a sentire i suoi occhi attraverso il vestito leggero.
Mi fermo tra due auto, dove la strada non è più illuminata, lontano da occhi curiosi.
Freddie si piazza davanti a me e mi sorride.
<<C'hai una faccia da schiaffi.>>
<<Dici?>>
<<Dimmi Freddie>>
Si avvicina a me lentamente. Infila una gamba tra le mie cosce e mi accarezza la guancia.
Cerco di restare impassibile, di non scompormi e di non perdere completamente il senso della ragione.
<<Mi dispiace amore, davvero, sono un coglione.>>
Deglutisco con forza, persa nei suoi occhi color carbone.
<<Direi che hai esagerato. Sono stronzate queste Freddie, devi fidarti di me. Devi farlo, ti prego.>>
<<Credevo che uno di quei coglioni ci avesse provato.>>
Lo guardo di traverso. So da dove proviene il suo dubbio, esattamente da dove provengono le mie insicurezze. Non ci ha mai fatto bene pensare al passato, ma purtroppo le ferite che ci siamo inflitti ci hanno squarciato in punti difficili da ricucire.
<<Io lo so che non è facile per te, lo so che ho fatto un milione di cazzate, ma anche io mi sento così Freddie. Pure io sto ricominciando da zero con la sola certezza di quello che sento quando sono con te.>>
<<Io impazzisco vicino a te Beth. Divento matto.>> Mi sussurra. Si accende una sigaretta e si allontana un po'. <<Quando sto con te io mi sento nel cazzo di paradiso, ma sto di merda allo stesso tempo. Mi sento sopraffatto, non lo so quello che mi succede.>>
<<Quello che succede a me.>>
<<Ci siamo fatti troppo male.>>
Aspira avidamente il fumo e lancia il mozzicone lontano.
Sono stufa di pensare al passato, vorrei che tutto fosse semplice, che il nostro amore ed il nostro non riuscire a stare separati ci bastasse.
<<Ehi,>> Gli sfioro le guance accaldate e lo attiro a me. Fronte contro fronte. <<È te che voglio. Tu mi..Non te lo riesco neanche a spiegare quello che mi fai.>>
In questo parcheggio freddo, con il cielo nuvoloso e i cuori pesanti, Freddie mi bacia ed è come tornare a respirare.

Game OverWhere stories live. Discover now