Prima

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Tre settimane. Cinque giorni.
Non si spegne il dolore. Brucia e mi divora ogni secondo che passa. Mi cammina addosso come un verme, strisciando all'interno di ogni piccola parte di me che ogni tanto cerca di riprendersi. 
Freddie mi ha lasciato tre giorni dopo l'appostamento sotto casa sua. Adesso sta con un' altra.
È divertente come il mio istinto si prenda gioco di me. Se avessi saputo che a quella festa maledetta c'era anche lei, mi sarei almeno mentalmente preparata alla catastrofe. Invece come tutte le catastrofi è arrivata inaspettata,potente,dolorosa. Ha lasciato dietro di se distruzione e oscurità che sto ancora cercando di gestire.
A tratti, piccoli e brevi sto meglio.
In altri momenti invece, quelli più frequenti e bui sono distrutta.
Non piango da giorni, non mangio molto, sorrido quasi sempre. Il mio è un modo di affrontare il dolore discutibile. Non vedi niente quando mi guardi, io a mia volta non sento nulla ed è questa la cosa che mi spaventa di più.
Mi sento scavata, svuotata e allo stesso tempo colma di sentimenti brutti, egoisti, soffocanti.
<<Qualcuno glielo ha detto.>> sbotta Kaya. I piedi ciondolanti dalla panchina.
L'aria inizia a scaldarsi. Siamo venute al parco per respirare un po'. Ultimamente mi sembra di avere in continuazione carenza di ossigeno.
<<Ormai che importa? Comunque adesso sta con Marie.>>
<<Lo so,ma non è giusto. È un'idiota. >>
Sospiro. Pensarlo con lei mi fa venire il vomito.
<<Purtroppo non lo è.>>
<<Come stai oggi?>> mi chiede Kay con il viso preoccupato.
Nelle ultime settimane non ha fatto altro che mandarmi messaggi,papiri lunghissimi,mi è venuta a prendere e si è dedicata a me. Non mi ha lasciata sola cosa che stranamente non rimpiango affatto. Rimanere sola con i miei pensieri mi spaventa più di qualsiasi altra cosa.
<<Di merda.>> Le sorrido. Oggi è davvero uno schifo.
Ma lo schifo passa,il dolore anche,il vuoto si riempie piano piano. Il punto qui non è quanto fa male,il punto è Freddie che non torna, che non mi bacia, che sta con un'altra.
Non riuscirò mai a dimenticare e questo sovrasta qualsiasi forma di dolore.
<<Tu ci credi nel destino Kay?>>
<<Dovrei?>>
<<Io ci voglio credere un po'.>>
Spilucca una margherita e poi torna a guardarmi. Gli occhi scuri confusi.
<<Adesso abbandonarmi all'idea che non lo rivedrò mai più mi sembra impossibile. Voglio credere invece che se davvero io e lui ci apparteniamo per davvero prima o poi torneremo a far parte l'uno della vita dell'altro.>>
Kaya sospira. <<Lo sai come la penso. Meglio di alzare il culo e fare qualcosa non ce n'è.>>
Già,ma non è facile fare qualcosa quando non c'è più nulla di cui parlare, nulla da recuperare.
<<Lui sta con un'altra Kaya.>>
E che altra aggiungerei. Una delle ragazze più belle di Groove.  Esotica, bellissima, con tanto di famiglia allo sbaraglio. Una prelibatezza per Freddie, che non fa altro che andare ad impelagasi  con chi sta peggio di lui.
Pensare di essere stata dimenticata, buttata nell'oblio profondo della sua testa mi squarcia in due.
Per me, nessun profondo sarà mai abbastanza da poterci lasciare il suo ricordo a marcire.

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